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PRESS BULLETIN 1997.




PRESS BULLETIN 81, 31 dicembre 1997.


LA VERIDICITA' DEI CONTI


Quando si conclude un periodo e ne inizia un altro vogliamo sempre fare i conti alla fine. Solitamente però conosciamo già il risultato. Faremo di tutto perchè per noi sia soddisfacente.

La precedente affermazione si conferma ogni anno, quando si celebra il Capodanno. I mass media elencano successi su successi. Perchè tutto questo non sembri troppo sfavillante e quindi poco credibile, si parla anche di pagine di vita nere. Alla fine salta fuori che la nostra direzione è stata quella giusta e che l'anno successivo bisogna solo stare un po' più attenti.

Mi sembra proprio che bisognerebbe fare attenzione. Come genere umano, ci siamo rintanati. La teoria del liberalismo ha aperto le porte a tutto ed a tutti. In questo modo si cercano di nascondere le basi sulle quali l'umanità e tutto quello che questa fa possono fondarsi. L'uomo non è più un essere che abita la terra, ma è un essere che la distrugge in nome del proprio benessere. Per questo gli succede di rintanarsi da solo, e nella tana di tremare dinanzi agli eventi futuri.

A Dio questa situazione non piace proprio. Per mezzo della Regina della Pace ci raccomanda continuamente di uscire alla luce del giorno e di non aver paura di nulla. Ci dice di essere felici, aperti, liberi e di respirare la vita a pieni polmoni. Ne abbiamo pieno diritto. Egli ce lo ha concesso con la nostra nascita e non desidera che qualcun altro ce ne privi. La Vergine come una madre sensibile ce lo assicura. Ci conduce per mano perchè ancora una volta ricominciamo a camminare e comprendiamo che su questa terra si può andare a testa alta.

Il passaggio da un anno all'altro presso il santuario della Regina della Pace a Medjugorje si vive nella preghiera e nel canto. La gioia è comunque presente, ma è diversa dalla "gioia" derivante da canti dissipati e dall'abbondanza di cibo e bevande. Chi la vive cerca di fare una previsione realistica per i propri conti. Forse non è così bella, ma è quello che è e sicuramente sarà meglio la volta successiva.



Fra Miljenko Stojic

NOTIZIE



NOVENA DI NATALE

Nel corso della novena di Natale i parrocchiani ed i pellegrini hanno recitato insieme il Rosario sulla Collina delle Apparizioni e si sono regolarmente radutati per il programma di preghiera serale.



ORGANIZZAZIONE UMANITARIA "AMICI DEI TALENTI"

Già da sette anni opera a Medjugorje il "Fondo amici dei talenti". E' stato fondato da persone che

intendono aiutare giovani di talento a sviluppare i propri doni ed a metterli a disposizione del mondo. Il direttore è Fra Slavko Barbaric.

In questo breve testo intendiamo presentare ed illustrare le sue intenzioni ed invitare alla collaborazione quanti ne condividano gli stessi obiettivi. Grazie alla collaborazione si apriranno a tutti nuove possibilità di attività e si aiuteranno i giovani su un cammino di realizzazione personale e di sviluppo dei doni che Dio ha dato loro, ma non solo per se stessi, bensì per tutti gli uomini.

Il Fondo ha iniziato la propria attività durante la guerra ed ha già aiutato molti giovani nel proprio cammino esistenziale. Tuttavia le circostanze della guerra sono state estremamente sfavorevoli per molti giovani, da un punto di vista sia morale, sia materiale, e per questo hanno bisogno di un maggiore aiuto sotto molteplici aspetti.

Gli obiettivi ed i compiti concreti del Fondo sono:

- finanziamento e sostegno di ragazzi, alunni e studenti di talento;

- promozione degli obiettivi del Fondo al fine di stimolare persone fisiche e giuridiche a fornire i mezzi per sostenere e finanziare i talenti;

- elaborazione di sistemi di sostegno e finanziamento al fine di un sempre più completo sviluppo delle proprie doti e di una formazione più rapida e di qualità;

- collaborazione con università ed enti scolastici, fondi statali ed altri per il finanziamento di alunni e studenti, con organizzazioni comunali, religiose, politiche ed altre, con persone fisiche e giuridiche, in armonia con le disposizioni contenute nei principi fondamentali del Fondo.

In questi anni accademici abbiamo aiutato regolarmente 100 studenti di varie facoltà della Croazia e Bosnia ed Erzegovina, e dato un aiuto "una tantum" a famiglie con due o più studenti. Inoltre cerchiamo di fornire il nostro aiuto in particolari casi sociali.

Pertanto invitiamo sentitamente tutte le organizzazioni nel mondo con obiettivi simili a mettersi in contatto con noi per poter collaborare a questa benefica attività.

Un sincero saluto da Medjugorje.

Mettetevi in contatto con noi al seguente indirizzo o numero di telefono:

"Fond prijatelji talenata"

Domus Pacis

88266 Medjugorje

Bosnia e Erzegovina

Tel/fax: 00387-88-651-549 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00)





L'ASSOCIAZIONE "MEDJUGORJE PER I BAMBINI" HA CELEBRATO IL SUO DECIMO ANNIVERSARIO



L'Associazione "Medjugorje per i bambini", fondata dal pianista svizzero Mauro Harsch un anno dopo la sua guarigione fisica e spirituale del 1986 ha celebrato il decimo anniversario della propria attività nell'ottobre 1997. Questa Associazione cerca di fornire un aiuto concreto ai bambini nel mondo. Cerca soprattutto di aiutare fattivamente i bambini abbandonati ed orfani in India, Brasile, Romania e fornisce già il suo aiuto in Sud-America, Africa e Madagascar. Da citare in particolar modo l'aiuto nella realizzazione del "Villaggio della mamma", per l'accoglienza di bambini abbandonati ed orfani di guerra a Bijakovic - Medjugorje. L'Associazione "Medjugorje per i bambini" ha fornito i mezzi finanziari per la realizzazione di una casa in cui ora vivono sette bambini, di cui si prendono cura suor Zdenka Kozina e Ruzica Ruzic, profuga di Konjic, madre di Fra Dragan Ruzic, un francescano dell'Erzegovina.

Si tratta della prima Associazione benefica sorta per ispirazione degli eventi di Medjugorje. Il desiderio dei suoi fondatori è quello di continuare ad aiutare i bambini poveri ed abbandonati. Perciò nell'ambito delle celebrazioni per il decimo anniversario è stato organizzato un concerto di beneficenza. L'orchestra da camera diretta da Carla Maria Giulini ha tenuto un concerto di grande successo. Il fondatore dell'associazione Mauro Harsch ha inciso nel frattempo un CD, per motivi di beneficenza, con musiche di Mozard e Chopin. Tutti i proventi saranno devoluti per le finalità dell'Associazione.

Quattro volte l'anno l'Associazione distribuisce il suo giornale "Pupoljci" (Gemme). Così lo spirito di Maria di preoccupazione per i bambini si diffonde e porta abbondanti frutti.

Accolgono volentieri informazioni su altre Associazioni e la collaborazione scritta di bambini di tutto il mondo.

Per ulteriori informazioni, rivolgersi alla segreteria dell'Associazione: 00 41 - 91 - 6839902

PRESS BULLETIN 80, 17 dicembre 1997.

LA FANCIULLEZZA DELLA STORIA



Tutti su questa terra hanno un'infanzia, anche il genere umano. Su questo saremo tutti facilmente d'accordo, ma non saremo così facilmente d'accordo su quando questa fanciullezza abbia avuto inizio. Gli scienziati che conoscono solo la scienza, ma non l'anima, cercheranno di definire questo inizio ricorrendo al numero di anni da cui l'uomo ha iniziato ad avvicinarsi biologicamente al suo aspetto attuale. Coloro che conoscono anche l'animo nella vita dell'uomo, cercheranno di determinare tutto questo utilizzando un metodo più adatto. Noi che ci definiamo cristiani, e che siamo scienziati o svolgiamo altre dignitose attività, diremo sicuramente che la fanciullezza dell'umanità è iniziata con Gesù Cristo. Questa espressione ci ricolmerà come il più bello dei doni.

Tutto quello che è accaduto prima di Gesù Cristo sono in realtà solo quei nove mesi necessari perchè un bambino venga alla luce. L'umanità si è sviluppata ed è stata pronta a vedere la luce del giorno. Anche quando è nato Gesù, Egli è stato pronto a venire ed a dire: sono qui. Così Gesù Cristo è diventato la pietra di confine nella storia dell'umanità. Non si può più vivere come se Egli non esistesse o meglio, si può, ma in questo modo la vita diventa ancora più difficile di prima.

Ogni anno in mezzo mondo celebriamo l'evento della venuta di Gesù nella nostra vita. A giudicare dall'esterno, queste celebrazioni sono più o meno sempre le stesse, tuttavia il nostro stato interiore è diverso. Ci sono tra noi quelli per i quali la cosa più importante è rallegrarsi, ricevere qualche regalo, andare a far visita agli amici... e questo è quanto, ma dovrebbe essere diverso. La celebrazione della nascita di Cristo è il momento in cui analizzare il nostro atteggiamento verso quello che Egli ha fatto per ognuno di noi. Solo quando otterremo la giusta condizione, potremo rallegrarci insieme agli altri.

Dio non ci lascia a noi stessi per le vie di questo mondo. Perchè comprendessimo quello che ha fatto per noi e ne traessimo il giusto beneficio, ci ha mandato sua Madre ed Ella di giorno in giorno ci riferisce i suoi messaggi. Desidera insegnarci come proteggere in se stessi la freschezza ed il calore della propria infanzia. Sta a noi comprendere questa saggezza.

Sia come individui, sia come genere umano, abbiamo un determinato numero di anni e gli altri forse per questo ci considerano adulti, ma saremo adulti solo quando avvertiremo in noi stessi il flusso incessante della nostra fonte fino alla nostra anima: solo quando potremo avere la nostra storia personale e collettiva ovvero quando questa potrà avere la propria fanciullezza. E se ci sarà, non sarà fredda e scontrosa, ma calda e soave.



Fra Miljenko Stojic

 



NOTIZIE



NUMERO DI COMUNIONI E NUMERO DI CONCELEBRANTI



Nel corso del mese di novembre presso il Santuario della Regina della Pace a Medjugorje sono state impartite 29.000 sante comunioni e la S. Messa è stata concelebrata da 1388 sacerdoti provenienti dal paese e da fuori, vale a dire 46 sacerdoti al giorno.

Citeremo solo alcuni dei paesi di provenienza dei pellegrini che durante lo scorso mese hanno visitato Medjugorje: Polonia, Italia, Irlanda, Belgio, Germania, Paesi Bassi, Corea, America, Francia, Ungheria, Austria, Romania, Repubblica Ceca, Slovacchia e naturalmente Croazia.



IL NUOVO ANNO



Anche quest'anno nella chiesa di Medjugorje si terrà la veglia di preghiera per il nuovo anno. La veglia inizierà alle 22 e terminerà con la Santa Messa a mezzanotte.



REDAZIONE DEL PRESS BULLETIN



Comunichiamo i componenti della redazione del Press Bulletin:

1. Fra Miljenko Stojic

2. Fra Ivan Landeka

3. Fra Slavko Barbaric

4. Marija Dugandzic

5. Stipe Cavar

6. Kreso Sego



NONO INCONTRO INTERNAZIONALE GIOVANILE DI PREGHIERA



Il nono incontro giovanile internazionale di preghiera si terrà dal 31 luglio al 6 agosto 1998. Riportiamo integralmente il programma dell'incontro:



TEMA DELL'INCONTRO: "VIENI CREATORE, SANTO SPIRITO"



TEMI DELLE GIORNATE:



- 31.VII, venerdì, 18.00 Rosario

- 19.00 Santa Messa

- 22.00 Presentazione del gruppo ed adorazione



1. VIII, sabato: "Spirito Santo - Tu sei Dio"

Hans Buob, Germania

- 9.00 preghiera allo Spirito Santo, Hans Buob

- 16.00 Hans Buob, Ivan Dragicevic



2.VIII, domenica: "Lo Spirito Santo e Maria"

Andrea Gasparini, Italia

- 9.00 Incontro a Podbrdo - Andrea Gasparini, Mirjana Soldo

- 16.00 Andrea Gasparini



3.VIII, lunedì: "Spirito Santo, apri i nostri cuori"

don Cosimo Cavalluzzo, Italia

- 9.00 Preghiera, don Cosimo

- 16.00 Jakov Colo, don Cosimo

- Dopo la Santa Messa serale, processione eucaristica per la parrocchia



4. VIII, martedì: "Spirito Divino e Spirito del mondo"

Suor Elvira, fondatrice della comunità "Cenacolo"

- 9.00 Preghiera, suor Elvira

- 16.00 Vicka Ivankovic, ragazzi della comunità di suor Elvira

- Programma della comunità "Cenacolo" - "Spirito Divino e Spirito del mondo", 22.00-24.00



5. VIII, mercoledì: "Medjugorje - opera dello Spirito Santo"

Fra Jozo Zovko

- 9.00 Preghiera, Fra Jozo

- 16.00 Testimonianze

- I giovani cantano alla Vergine e consacrazione generale alla Vergine



6.VIII, giovedì - Krizevac - "Siate miei testimoni nel mondo"

- Rosario a Krizevac alle 3.00 del mattino - * Santa Messa alle 5.00 del mattino *



RACCOMANDAZIONI



1. Portare con sè:

a. cuffie ed una radiolina con frequenza FM

b. Bibbia, ombrello per il sole e candela per la processione

2. Le persone con strumenti classici (violino, flauto, oboe, ecc.) informino Agostino, responsabile della musica, al numero di fax: 00387-88-651-888. Consentiremo loro di soggiornare presso "Domus Pacis". Nel fax indicate il vostro nome, cognome, indirizzo, età, esperienze, strumento. Vi faremo sapere.

3. I gruppi che parteciperanno all'incontro di preghiera non programmino altre attività durante l'incontro giovanile.

4. La sera c'è la Santa Messa collettiva.



PROGRAMMA GIORNALIERO



9.00-10.00 preghiera mattutina

10.00-11.00 lezioni

11.00-11.30 prova canti

11.30-12.00 lezioni

11.00 preghiera di mezzogiorno

12.30 pausa

16.00-17.00 testimonianze/veggenti ed altri testimoni

18.00 Rosario collettivo e Santa Messa

22.30-23.30 Adorazione



PER TUTTO IL TEMPO CI SARA' L'ADORAZIONE DELL'EUCARESTIA



PRESS BULLETIN 79, 03 dicembre 1997.


PORTATORI DI PACE


Portiamo la pace! E' questo l'appello che la Regina della Pace da anni fa nella parrocchia di Medjugorje. Tutti naturalmente giurano di agire in questo modo. Ma è proprio così?

Nel mondo di oggi alcuni intepretano la pace come l'imporre con la forza ad altri uomini ed altri stati quello che essi pensano siano buono. E' così sono pronti ad appoggiare la corsa agli armamenti, ad ordinare ai singoli ed ai popoli modi di comportarsi, ad illudere falsamente i propri concittadini utilizzando i mezzi di comunicazione sociale ... In breve, essi non sono per la reale verità, ma solo per la "verità" che ad essi può servire per i propri fini egoistici.

Al secondo gruppo appartengono coloro che sono pronti ad accettare la verità per quella che è. Essi amano se stessi ed il proprio popolo, ma anche altri ed i loro popoli. Capiscono che solo la fratellanza universale di tutti gli uomini può condurci alla felicità ed al benessere. Il loro modello è Gesù Cristo che non ha escluso nessuno dalla Sua rivelazione. E' stato il primo ad offrire la Sua mano ad ogni uomo e ad eliminare ogni differenza tra di essi. Sulla base di questo suo comportamento successivamente sono sorti vari movimenti che talvolta non avevano nulla in comune col cristianesimo.

Ci sono anche persone a metà tra queste due posizioni. Non ne parleremo ora, perchè ci condurrebbe lontano.

Cosa fare? Non è forse la risposta semplice? Bisogna accettare quello che la Regina della Pace annuncia. Non ci sono singoli o popoli "più ¨uguali". Lo siamo tutti allo stesso modo. E' arrivato il momento che il disegno di Cristo di fratellanza tra gli uomini finalmente trionfi su questa terra. Anche noi, naturalmente, ne siamo responsabili. Dobbiamo pregare con impegno!

fra Miljenko Stoji



NOTIZIE

LA VISITA DEL VESCOVO BRASILIANO

All'inizio del mese di novembre 1997 il vescovo di Brasilia, capitale dello stato sud-americano del Brasile, monsignor Joao Evangelist Martins Terra è venuto in visita al santuario della Regina della Pace a Medjugorje. Durante la sua permanenza ha accettato con piacere di dire qualcosa sulle sue impressioni ed esperienze. Riportiamo integralmente il testo del colloquio.

Press Bulletin: Innanzitutto vorremmo darle il nostro benvenuto a Medjugorje. Ci dica qualcosa sul suo paese, sulla sua città, Brasilia, sulla cultura del suo popolo, la religione, lo standard...

Vescovo Martins: Vorrei innanzitutto porgere il mio saluto a tutti i lettori. Io sono vescovo vicario di Brasilia e mi chiamo Juan Evangelist Martins Terra. Brasilia è una città nuova ed è la capitale del Brasile. Ha solo trenta anni ed ha già tre milioni di abitanti. Brasilia è una città a forte immigrazione. Sebbene il numero delle sette sia in crescita in Brasile, tuttavia Brasilia è la diocesi con il maggior numero di cattolici. Abbiamo un seminario con 206 seminaristi ed abbiamo anche un seminario dell'ordine francescano con una trentina di seminaristi e poi anche un movimento che si sta diffondendo sempre più nel paese e cioè quello dei neocatecumeni. E' grande anche il seminario dei neocatecumeni, dove si trovano 76 seminaristi. L'anno prossimo verranno ordinati sacerdoti anche una ventina di sacerdoti di questo movimento. Inizialmente a Brasilia c'erano sacerdoti di tutti gli ordini, che arrivavano insieme alla gente. Per la sua immensa estensione, il Brasile assomiglia più ad un continente. E' grande tanto quanto gli Stati Uniti e l'Europa messi insieme. Esiste una mescolanza di popoli e razze diverse; la maggior parte sono portoghesi, italiani ed altri popoli europei. Abbiamo anche una popolazione di colore che trae origine dal fenomeno della schiavitù del sedicesimo secolo ed infine abbiamo una popolazione indigena, ovvero quella degli indios. L'80% di questa popolazione mista è di fede cattolica. Negli ultimi tempi hanno iniziato a manifestarsi varie sette. Si tratta di sette non definite, con una discriminazione molto evidente. Non ci sono differenze tra le sette, hanno solo guide diverse. Penso che si tratti di un fenomeno non noto e transitorio. In opposizione a questi fenomeni delle sette abbiamo un eccezionale movimento carismatico che porta il nome di Rinnovamento nello spirito.

Sono venuto qui insieme a 45 componenti di questo movimento. Abbiamo visitato prima la Terra Santa, siamo stati a Gerusalemme, Nazareth, Betlemme ed abbiamo pregato molto in questi luoghi santi. Dopo ogni pellegrinaggio in Terra Santa torniamo a Medjugorje. Qui a Medjugorje si avverte una speciale devozione alla Vergine. I Brasiliani venerano molto la Santissima Vergine, la Madre di Cristo. In Brasile esiste il santuario di Abresida nel quale la Vergine è apparsa e ci sono anche molti altri santuari dedicati alla Vergine.

P.B.: Quando ha sentito parlare per la prima volta di Medjugorje e da chi è venuto a saperlo?

B.M.: Ho sentito parlare di Medjugorje per la prima volta quindici anni fa. All'epoca mi trovavo in Europa. In Brasile abbiamo una cattedrale consacrata alla Regina della Pace. Marija Pavlovic e fra Leonard Orec nel 1991 sono venuti in visita in Brasile. In quella occasione sono stati presenti alla benedizione dlela prima pietra di questa cattedrale. La radio cattolica di Brasilia porta il nome della Regina della Pace ed ha il grande merito di informare molti sugli avvenimenti di Medjugorje.

P.B.: E' la prima volta che viene a Medjugorje?

Sì, sono qui per la prima volta, in modo inaspettato. Per me è un piccolo miracolo il fatto di trovarmi qui. Sapete, io insegno la Bibbia ed ora dovrei trovarmi a fare lezione in Brasile, ma alcune circostanze inspiegabili mi hanno condotto qui. Per me e per tutto il gruppo è stato in un certo senso un pellegrinaggio miracoloso per poter pregare a lungo ed instancabilmente.

P.B.: Quali sono le sue impressioni da credente, vescovo e pastore della Chiesa?

B.M.: Mi sono recato più volte in visita a Fatima e Lourdes. Ho visto che lì è già tutto concluso, mentre qui, siccome ci sono ancora sempre i veggenti, si avverte la forte presenza della Vergine. Sento che tutto il luogo ed il circondario vivono per la Vergine, non è vero? Tutto il posto vive per la Vergine. Mi stupisce che il luogo non sia grande come Fatima, che è divenuta una grande città; qui non è così. Intorno alla chiesa è stata mantenuta la semplicità. Ieri sono stato a pranzo dai frati di Medjugorje e mi ha affascinato la loro semplicità, anche poi durante la preghiera e la confessione. Ho avuto come l'impressione di trovarmi nelle prime chiese di Gerusalemme. Io sono vissuto ed ho lavorato a Gerusalemme per due anni, come archeologo e docente di Sacre Scritture. Ho lavorato nel deserto della Siria come cappellano in una tribù di Leviti. Penso che tutto questo lavoro mi abbia preparato in modo che ora io possa avvertire qui la grande grazia e benedizione della Vergine.

P.B.: Lei in quanto vescovo e pastore della Chiesa sa che il vescovo locale non è favorevole a questi avvenimenti. La infastidisce questo?

B.M.: No, perchè ci sono anche altri vescovi che la pensano diversamente. Potrei citare il Vescovo di Pescara, un mio grande amico, ed ogni anno andiamo a fare degli esercizi spirituali a San Marino insieme a padre Gobbi. Ogni anni si organizzano esercizi spirituali per vescovi e sacerdoti e spesso viene anche l'arcivescovo di Pescara. In un'occasione mi ha detto che ha chiesto al Santo Padre di questi avvenimenti: "Santo Padre, cosa devo fare quando i fedeli della mia diocesi di Pescara vogliono andare in pellegrinaggio a Medjugorje". "Cosa fanno?" - ha chiesto il Santo Padre. "Pregano e si confessano". "E non è forse questo un bene?" ha risposto il Santo Padre. Io ho lavorato per dieci anni con il Santo Padre ed il Cardinale Ratzinger. Il Cardinale Ratzinger è un uomo meraviglioso, pieno di spirito e molto simpatico. Talvolta sento dire che di lui si dice che è molto severo e serio, ma io penso che sia una persona di grande cuore. In un'occasione gli ho chiesto cosa pensasse di questo movimento. Mi ha risposto che l'albero si riconosce dai frutti, perchè i buoni frutti sono segno della presenza di Dio.

P.B.: Glielo ha detto il Cardinale Ratzinger?

B.M.: Sì.

P.B.: A proposito di Medjugorje?

B.M.: A proposito di Medjugorje e di padre Gobbi. Per entrambi i movimenti.

P.B.: Quando tornerà in Brasile cosa dirà ai suoi fedeli in quanto vescovo e pastore della Chiesa?

B.M.: In Brasile abbiamo pellegrinaggi organizzati per Medjugorje e poi abbiamo anche pellegrinaggi ad altri santuari. I più numerosi sono quelli a Medjugorje, che per me è stata molto interessante e per questo ora sono venuto a rendere grazie alla Vergine per questo bel dono. Penso che questa visita abbia rallegrato molti fedeli della nostra diocesi.

P.B.: Darà il suo supporto a chi vuole venire a Medjugorje?

B.M.: Naturalmente. Inoltre in Brasile abbiamo una pubblicazione settimanale nella quale ci sono tutte le ultimissime notizie su Medjugorje. Le pubblicazioni sono gratuite e quindi vengono lette da molte persone.

P.B.: Infine cosa vorrebbe dire a noi che viviamo qui e lavoriamo tutti i giorni con i pellegrini? Un suo messaggio ai parrocchiani di Medjugorje?

B.M.: Solitamente si dice che nessuno è profeta in patria. Molte persone vengono qui a pregare ma mi chiedo se anche le persone del posto si comportino allo stesso modo. Mi domando anche se i giovai di Medjugorje si rendano conto della grazia che hanno qui, se sanno assumersi questa responsabilità e rendere testimonianza della fede che hanno ricevuto da Dio. La responsabilità non è solo dei sacerdoti, ma di tutti i parrocchiani che si sono consacrati alla Vergine. Gli abitanti di Medjugorje dovrebbero tenerlo sempre a mente.

P.B.: Infine vorremmo ringraziarla e cogliamo l'occasione per raccomandarci alla sua preghiera. A nome di tutti i lettori promettiamo le nostre preghiere a lei ed a tutti i pellegrini che verranno.

B.M.: Anche a me ha fatto molto piacere stare con voi ma purtroppo già oggi pomeriggio torneremo in Brasile.



IN NOME DEGLI INTERESSI DI QUALCUNO

Nel corso di tutta la storia tutti i popoli della terra hanno lottato per essere liberi. Nell'epoca contemporanea lo ha ribadito anche la carta delle Nazioni Unite, nella quale si parla del diritto all'autodeterminazione dei popoli.

Il popolo croato, in mezzo al quale la Regina della Pace è presente dal 25 giugno 1981, non è sempre riuscito ad essere indipendente. Qui sono stati presenti vari regimi stranieri e quindi oggi il popolo è costituzionalmente diviso in due stati: Croazia e Bosnia ed Erzegovina. La libertà è stata ottenuta in questi ultimi anni, passando attraverso una guerra spaventosae imposta.

La venuta della Regina della Pace, le sue parole di monito al mondo di oggi e la libertà del popolo croato non sono solo una volontà. Contro l'una e contro l'altra si è iniziato a lontare sin dall'inizio.

Il compito che svolgiamo presso il santuario della Regina della Pace non è quello di operare in campo politico, ma religioso. Lo abbiamo sempre fatto e lo faremo sempre. Ma quando qualcosa sconvolge i sentimenti politici e religiosi è nostro dovere per lo meno dire qualcosa sulla verità. Dopo il filmato offensivo della BBC del dicembre 1996, lo ha fatto ora anche Channel 4 in Gran Bretagna (20 novembre 1997). Hanno presentato un documento nel quale a tratti ci sono menzogne, a tratti con fatti distorti si cerca di accusare i francescani rappresentandoli come quelli che inventano la Vergine e fanno soldi con l'inganno, il popolo croato appare come genocida ed aggressore e non come vittima, spaventando tutti gli amici di Medjugorje che con tutto questo non hanno nulla a che vedere. Non ha senso difendersi da queste calunnie, ma ha senso solo chiedersi negli interessi di chi facciano tutto questo? E questo solo perchè non li abbiamo aiutati, magari inconsapevolmente, in questa faccenda.



NUOVA STAZIONE RADIO

Martedì 25 novemebre 1997 ha iniziato la propria attività la stazione radio "MIR" - STUDIO MEDJUGORJE. Il direttore è fra Miljenko Stojic e la redattrice capo Marija Duganzic.

Lo scopo di questa nuova stazione radio è quello di essere al servizio dei pellegrini che vengono nella parrocchia di Medjugorje. Speriamo che col passare del tempo raggiunga anche le loro case, dovunque esse siano. La stazione radio è stata benedetta il 7 novembre da monsignor Lazaro Perez, vescovo della città messicana di De Autlan Lalisco.

Ogni vostro contributo a questa stazione radio sarà il benevenuto. Vi preghiamo in particolar modo di inviarci CD con le musiche del vostro paese con le quali vi accoglieremo quando verrete al santuario della Regina della Pace a Medjugorje. Vi ringraziamo anticipatamente.

 



PRESS BULLETIN 78, 19 novembre 1997.

UNA SCUOLA PER LE PERSONE SINCERE

Chi trascorre qualche giorno in più a Medjugorje inizia a notare volti che appartengono a popoli e razze diverse. La persona dopo essersi quindi orientata nello spazio e nel tempo e dopo aver definito il proprio rapporto nei confronti degli eventi di Medjugorje, può dedicarsi all'osservazione di chi lo circonda. Quello che nota può essere riassunto in poche parole: tutti pregano insieme, stanno insieme e nessuno da' fastidio all'altro.

Naturalmente non è stato semplice per loro raggiungere questo stadio. E' stato necessario superare tutti gli schemi abituali e riconoscere che dinanzi agli occhi di Dio siamo tutti uguali. Ripeto, siamo tutti uguali e nessuno lo è di più.

La Regina della Pace è colei che ha aperto questa scuola. E' Lei l'insegnante più importante e Dio ha preparato il programma. Perciò gli studenti di questa scuola portano a termine la propria educazione solo se lo vogliono, indipendentemente dalle proprie attitudini umane. I loro voti sono identici, poichè Dio valuta l'impegno e non solo il risultato raggiunto.

La materia che si insegna non riguarda solo la parrocchia di Medjugorje e non dipende dal numero di studenti. Alla Vergine ed a Dio basta anche un solo studente ed anche in capo al mondo. Essi vanno da lui e desiderano istruirlo. Tutto quello che bisogna fare è aprire le porte del proprio cuore ed iniziare a sillabare le prime lettere di questa scuola. Questa è l'unica ricompensa per ogni momento di apprendimento.

So già chi non si iscriverà a questa scuola: si tratta di coloro che si accostano alla vita in modo non sincero. Essi sanno che Dio guida questo mondo, ma a questo rispondono facendo un cenno negativo con la mano. Ad essi è più caro lo splendore effimero e momentaneo di questa terra che non il Regno dei Cieli che ci attende. Allo stesso tempo so anche chi si iscriverà subito: si tratta di tutte le persone sincere che non hanno paura di superare le difficoltà per giungere alle cose vere. Questa scuola è proprio per loro.

fra Miljenko Stojiæ



N O T I Z I E

NUMERO DI COMUNIONI E NUMERO DI CONCELEBRANTI

Nel corso del mese di ottobre presso il Santuario della Regina della Pace a Medjugorje sono state impartite 139.000 sante comunioni e la S. Messa è stata concelebrata da 3.364 sacerdoti provenienti dal paese e da fuori, vale a dire 108 sacerdoti al giorno.

Citeremo solo alcuni dei paesi di provenienza dei pellegrini che durante lo scorso mese hanno visitato Medjugorje: Polonia. Inghilterra, Italia, Irlanda, Belgio, Germania, Paesi Bassi, Corea, Canada, America, Australia, Francia, Scozia, Slovenia, Ungheria, Brasile, Austria, Romania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Lettonia, Portogallo, Nuova Guinea e naturalmente Croazia.

Alla fine di ottobre sono stati particolarmente numerosi i pellegrini francesi. Circa in 2000 sono venuti a fare visita a Maria in questo santuario. E' ormai una consuetudine che i francesi organizzino gran parte dei propri pellegrinaggi durante l'ultima settimana di ottobre. Questa è anche un'occasione d'incontro per gli organizzatori dei gruppi, per condividere le proprie esperienze ed arricchirsi gli uni con gli altri grazie ai frutti della propria pluriennale attività.



LA FESTIVITA' DI TUTTI I SANTI

In occasione della festività di Tutti i Santi e dei Defunti, è consuetudine che dall'Italia giunga un gran numero di pellegrini. In questi giorni presso il santuario, con pellegrini provenienti da tutto il mondo, si prega in modo particolare per i defunti e soprattutto per quanti sono caduti difendendo la Croazia. I pellegrini stranieri non li conoscono, ma i fedeli di Medjugorje sono diventati grandi amici del popolo croato e benefattori nel periodo della guerra. Hanno vissuto le nostre sofferenze come proprie e le nostre esigenze come le loro. In molti nel mondo hanno sentito parlare del nostro piccolo paese proprio dai pellegrini di Medjugorje ed hanno dato il proprio contributo al popolo sfinito della nostra patria nei momenti più duri. Essi hanno davvero dimostrato di voler vivere la parola della Vergine riportata nelle Sacre Scritture: "... Fate tutto quello che Egli vi dirà...". Sia i parrocchiani di Medjugorje, sia tutti coloro che hanno sentito il suo amore, la sua cura e la sua premura li trasfondono sempre nelle proprie preghiere e su di essi invocano la benedizione di Dio.



VIII. INCONTRO INTERNAZIONALE DEI CENTRI PER LA PACE DEL CENTRO E SUD AMERICA

I rappresentanti dei 20 centri per la pace di tutti i paesi dell'America Latina si sono dati appuntamento l'ultima settimana di ottobre a Medjugorje per l'VIII incontro internazionale dei Centri per la Pace. Questi centri sono sorti come luoghi di incontro di tutti coloro che hanno avvertito l'importantza dell'invito della Vergine a Medjugorje. La loro opera consiste soprattutto nella diffusione del messaggio e nell'organizzazione dei gruppi di preghiera e dei pellegrinaggi. E' già l'ottavo incontro, ma per la prima volta si tiene a Medjugorje. I circa 350 partecipanti hanno trascorso una settimana in preghiera e riflessione, scambiandosi le proprie esperienze di anni nella diffusione del messaggio di pace della Vergine tra tutti i credenti del territorio di lingua spagnola. E' emersa in particolar modo l'esigenza di collaborazione tra tutti i centri per un'autentica diffusione del messaggio della Vergine al mondo.



PREGHIERA PER LA PARROCCHIA DI MEDJUGORJE E PER LA CHIESA LOCALE

La saggezza ci insegna che se vogliamo che un fiume sia pulito dobbiamo innanzitutto cercare di non inquinarne in alcun modo la sorgente. Sin dall'inizio delle sue apparizioni la Regina della Pace ha detto di aver scelto in modo particolare la parrocchia di Medjugorje rendendola la sorgente attraverso la quale scorre il fiume delle sue opere.

Poichè non è sempre facile tenere pulita la fonte su questo pianeta imperfetto, invitiamo tutti gli amici della Regina della Pace ad unirsi al gruppo di coloro che pregano per Medjugorje e per la Chiesa locale. Se essi sapranno quindi vivere le parole della Vergine, il mondo cambierà più semplicemente.

Tutti i giorni recitiamo almeno un Padre Nostro, Ave Maria e Gloria al Padre fino al giorno in cui la Chiesa non riconoscerà le apparizioni della Regina della Pace. Allora decideremo sul da farsi.

Ci farebbe piacere conoscere il numero di coloro che pregano. Naturalmente il successo non dipende solo dal numero.


PRESS BULLETIN 77, 05 novembre 1997.

L' EPOCA ATTUALE


La tragedia umana dell'epoca attuale non è iniziata nel momento in cui è stata inventata la bomba atomica o qualcosa di simile. E' iniziata quando l'uomo ha detto no a Dio. I sostenitori della cosiddetta epoca attuale ricordano quel giorno con orgoglio e gli attribuiscono appellativi illuministici e simili.

In base a questa logica essi non potrebbero essere contemporanei fin quando non aderiscono con il cuore e con l'anima (mi si perdoni, ma essa non esiste), a questo movimento.

Tuttavia le cose non stanno proprio così. Coloro che nei momenti storici di decisivo cambiamento sono rimasti accanto a Dio non sono arrivati a creare la bomba atomica o ad utilizzarla, nè, senza alcun senso della morale, hanno iniziato ad occuparsi di ingegneria genetica e simili. Infatti il loro ruolo è stato quello di fare da contrappeso agli immaturi tentativi umani.

Non ho intenzione di offendere nessuno, ma è davvero da immaturi fare affidamento solo su se stessi. In quanto essere umani, noi siamo purtroppo fragili e delicati. Abbiamo quindi bisogno di qualcuno a cui poterci appoggiare e dal quale andare come una persona cara. E sostanzialmente questo qualcuno è Dio.

La Regina della Pace ci insegna continuamente ad aprirci a questa saggezza. Le sue parole sono contemporanee e sono l'adempimento di tutti quei bei desideri che il mondo di oggi ha. Nonostante il suo allontamento da Dio la civiltà odierna non può dimenticare che l'uomo in qualsiasi momento ha bisogno di essere buono, di avere degli amici...

Ogni giorno che viviamo è la nostra epoca attuale. Il nostro rapporto nei confronti di Dio ci mostrerà se viviamo in questa epoca attuale o se viviamo nella nostra falsa presunzione umana, ovvero in un passato di grandi errori. Chi è dunque conservatore?

Fra Miljenko Stojic



N O T I Z I E

PROGRAMMA DEL SEMINARIO FORMATIVO-DI PREGHIERA

Tema: "IL MOVIMENTO SPIRITUALE DI MEDJUGORJE"

Hotel "Sunce" - Neum, 09.03 - 13.03.1998





Lunedì, 09. 03. 1998

Raduno dei partecipanti

19,00 Eucarestia (Fra Tomislav Pervan - Provinciale dei Francescani dell'Erzegovina)

20,00 Cena

Martedì, 10. 03. 1998

07,30 Preghiera mattutina

08,00 Colazione

09,00 Lezione: "Caratteristiche essenziali di un movimento spirituale" - Dott.ssa Marianne Tigges

10,00 Pausa

10,30 Lavori di gruppo sul tema della lezione

11,30 Incontro con il relatore

12,30 Pranzo

15,30 Incontro con i frati (Fra Ivan Landeka, Fra Slavko Barbaric, Fra Milenko Stojic, Fra Svetozar Kraljevic, Fra Leonard Orec, Fra Jozo Zovko)

17,00 Pausa

18,00 S. Messa (Fra Jozo Zovko)

Cena

20,30 Comunicazioni varie

Mercoledì, 11. 03. 1998

07,30 Preghiera mattutina

08,00 Colazione

09,00 Lezione: "Medjugorje è un movimento spirituale nella Chiesa?" - Padre Dirk Grothues

10,00 Pausa

10,30 Lavori di gruppo sul tema della lezione

12,00 Pranzo

15,00 Incontro con il relatore

16,00 Pausa

16,30 Incontro con i veggenti

17,30 Rosario

18,00 S. Messa (Fra Miljenko Stojic)

Cena

20,30 Adorazione (Fra Ivan Landeka)

Giovedì, 12. 03. 1998

07,30 Preghiera mattutina

08,00 Colazione

09,00 Lezione: "Medjugorje e la Nuova Evangelizzazione - Dott. Fra Ivan Dugandzic

10,00 Pausa

10,30 Lavori di gruppo sul tema della lezione

12,00 Pranzo

15,00 Lavori di gruppo - conclusioni

16,00 Pausa

16,30 Sessione plenaria - conclusioni

17,30 Rosario

18,00 S. Messa (Fra Slavko Barbaric)

Cena

Venerdì, 13. 03. 1998

07,30 Preghiera mattutina

08,00 Colazione

09,00 Partenza per Medjugorje

Ascesa sulla collina delle apparizioni

12,30 Pranzo comune

Ascesa a Krizevac

I relatori del seminario di quest'anno sono:

Dott.ssa Marianne Tigges, nata il 15 febbraio 1942 a Haagen, Westfalia, in Germania. Nel 1967 si laurea presso la Facoltà di Filosofia dell'Università della Westfalia Wilhelm a Münster (pedagogia/teologia/filosofia). Fino al 1979 presta servizio in Africa orientale; dal 1979 al 1983 opera come addetta alla missione papale MISSIO ad Aachen e dal 1983 al 1987 come addetta del pastorale centrale della Conferenza Episcopale tedesca nel settore "Vita spirituale, vocazioni spirituali, servizi ecclesiastici". Dal 1987 al 1991 è la resposanbile presso la Conferenza Episcopale tedesca per le comunità ed i movimenti spirituali. Nel 1991 è stata nominata segretaria della Commissione Episcopale per le vocazioni spirituali ed i servizi ecclesiastici.

 

Dirk Grotheus - nato nel 1928, ordinato sacerdote nel 1955 a Munster, in Germania, Cappellano presso una comunità di operai, catechista presso licei, padre spirituale in una clinica di medicina psicosomatica, consulente matrimoniale e familiare, sacerdote di comunità spirituali. Dal 1958 al 1995 è stato collaboratore teologico del giornale diocesano "Kirche und Leben", rettore provinciale di una casa di suore a Münster. Collabora a simposi teologici ed a pubblicazioni relative alle apparizioni ed ai messaggi di Medjugorje.

Dott. Fra Ivan Dugandzic - sacerdote francescano, appartiene alla provincia francescana dell'Erzegovina. Nato nel 1943 a Krehin Grac, comune di Citluk, in Erzegovina. Dopo la maturità conseguita a Dubrovnik nel 1962, entra nell'ordine francescano. Segue gli studi teologici a Sarajevo e Köningstein (Germania). Viene ordinato sacerdote nel 1969. Prosegue gli studi dopo il diploma conseguendo il dottorato in Scienze Bibliche a Würzburg (Germania). Dal 1990 vive e lavora a Zagabria. Insegna Esegesi del Nuovo Testamento e Teologia Biblica presso la facoltà di teologia cattolica ed i suoi istituti. Pubblica lavori su riviste teologiche specializzate. Tratta temi bibilici vari in modo attuale su giornali religiosi. Ha vissuto e lavorato a Medjugorje in due periodi: dal 1970 al 1972 e dal 1985 al 1988.


PRESS BULLETIN 76, 22 ottobre 1997.


RICONOSCERE I FRUTTI


Un albero si riconosce dai suoi frutti, si dice in un punto del Vangelo. La vita quotidiana ci conferma questo principio innumerevoli volte. Da qui proviene anche quel modo di dire che ha lo stesso significato: tale padre, tale figlio.

La notizia degli avvenimenti nella parrocchia di Medjugorje si è sparsa in tutto il mondo. Questo non è accaduto per qualche particolare motivo propagandistico, ma per la potenza di questa notizia. Sin dal principio gente proveniente da tutte le parti del mondo è venuta a vedere cosa accadesse. Il loro viaggio e la loro venuta spesso non sono stati confortevoli. Il potere ateo comunista ha cercato in tutti i modi possibili di ostacolare questa notizia. Inizialmente dissero che si trattava solo di un grande inganno. Quando non riuscirono più a convincere gli altri a riguardo, iniziarono ad ostacolare la venuta dei pellegrini in vari modi. Le persone del posto vennero rinchiuse in prigione e trattate in modo duro. Lo stesso destino venne riservato anche a persone provenienti da altri paesi, sebbene il potere di allora cercasse in tutti i modi di mostrare una faccia completamente diversa.

Oggi il comunismo non c'è più. Ha spazzato queste zone come un uragano inferocito. Con l'aiuto di persone di altri paesi (anche di quelli che si definivano democratici) ha cercato di ostacolare la propria fine con una guerra feroce. Non ci sono riusciti. E' stato sradicato dalla Croazia come uno stile di vita indegno.

Per la prima volta dall'inizio delle apparizioni i croati hanno potuto pregare la Regina della Pace non solo nelle proprie case, ma anche nella parrocchia di Medjugorje. Nessuno più blocca gli autobus che vengono qui. Ecco perché arrivano in grande numero, poiché sanno che la Regina della Pace ha donato loro uno stato, quella casa a cui ogni popolo ha diritto.

E' sbagliato concludere che solo il popolo croato abbia riconosciuto nella Regina della Pace la propria madre. Ciò è stato riconosciuto da molti popoli di tutta la terra. Per questo motivo hanno iniziato a vivere diversamente. Ora c'è più pace tra questi popoli, più amore nei confronti degli altri popoli, una vita familiare più esemplare c'è meno droga, meno forme di criminalità, meno vendetta e odio Hanno iniziato a vivere la pienezza della vita riconoscendo che l'obiettivo dell'esistenza non è quello di essere più ricchi degli altri, ma, insieme agli altri, essere buoni su questa terra imperfetta.

Questo successo non è stato raggiunto dai movimenti contemporanei con tutti i loro mezzi propagandistici ed i soldi a loro concessi. Hanno iniziato a raccogliere successi proprio quando si sono uniti al "movimento" della Regina della Pace.

I frutti della venuta della Regina della Pace sono quindi evidenti. Non sono frutti cattivi, ma eccezionalmente buoni. Diventano "cattivi" agli occhi degli altri quando si cerca di utilizzarli per i propri fini propagandistici.



Fra Miljenko Stojic

N O T I Z I E




SEMINARIO FORMATIVO-DI PREGHIERA

Come già annunciato nel Press Bulletin n. 72, il quinto seminario formativo-di preghiera per le guide dei gruppi di preghiera, carità e di pellegrinaggio, legati a Medjugorje, si terrà presso l'hotel Sunce di Neum dal 9 al 13 marzo 1998. Il tema del seminario è: "Il movimento spirituale di Medjugorje".

Il numero di posti è limitato dallo spazio ed ogni anno il numero di partecipanti è sempre più elevato. Per questo motivo vi preghiamo di comunicarci la vostra partecipazione al seminario formativo-di preghiera quanto prima ed al più tardi entro la fine di dicembre. Inviare le iscrizioni al numero di fax 387 88 651 444 o tramite e-mail al seguente indirizzo: «medjugorje-mir@medjugorje.hr » (indicando per il Centro Informativo) oppure all'Ufficio Informazioni del santuario.

E' prevista la traduzione simultanea in tutte le lingue dei partecipanti. Il costo dell'alloggio, trasporto e seminario è di 280 marchi a persona in stanza doppia. Il supplemento per la stanza singola è di 40 marchi. Il pagamento verrà effettuato al momento dell'arrivo in hotel all'organizzazione del seminario. C'è la possibilità di trasferimento organizzato dall'aeroporto di Spalato all'hotel Sunce di Neum. Tutti coloro che necessitano del trasporto il 9 marzo devono comunicare l'ora esatta del proprio arrivo ed il numero del volo all'associazione "Medjugorje-Mir" a Spalato al più tardi entro la fine di dicembre al numero di fax 385 21 36 13 54. L'ultimo giorno verrà organizzato il trasferimento da Neum a Medjugorje. E' necessario portare con sé il ricevitore con le cuffie per la traduzione simultanea. Il ricevitore con le cuffie potrà essere acquistato durante il seminario.

Il programma e la biografia dei docenti verranno forniti nel prossimo numero.



SEMINARIO PER I SACERDOTI

Il secondo incontro di sacerdoti sul tema "I SACERDOTI ALLA SCUOLA DI MARIA" si terrà dal 30 giugno al 6 luglio 1998. L'incontro verrà guidato da don Cosimo Cavalluzzo, Joerg Mueller, fra Jozo Zovko e fra Slavko Barbaric. Joerg Mueller, psicoterapeuta di lunga esperienza, parlerà ai sacerdoti del servizio di liberazione (il riconoscimento dell'opera di satana sull'uomo, l'attività da svolgere con queste persone e la differenza rispetto alle malattie dello spirito).

Preghiamo tutti i sacerdoti di portare con sé alba e stola. E' prevista la traduzione simultanea.

Per questo motivo è necessario avere radio e cuffie, che ci si potrà procurare anche durante il seminario. Facendosi dare due intenzioni per le Messe presso l'Ufficio Parrochiale si copriranno le spese per l'alloggio. Per ulteriori informazioni rivolgersi al numero 387 88 651 988 (ufficio informazioni). Le prenotazioni per l'alloggio possono essere effettuate al numero di fax 387 88 651 888.



I N F O R M A Z I O N I






AVVISO DI PELLEGRINAGGIO

Per l'organizzazione dei pastorali nel santuario e per aiutare i pellegrini, preghiamo gli organizzatori dei pellegrinaggi di comunicarci in anticipo il proprio arrivo a Medjugorje. Comunicate la data esatta del vostro arrivo e partenza da Medjugorje, il numero di pellegrini ed anche l'area linguistica del gruppo, nonché il paese di provenienza.

Inviate le vostre comunicazioni al numero di fax 387 88 651 444 o tramite e-mail all'indirizzo «medjugorje-mir@medjugorje.hr » indicando: per il Centro Informativo MIR.





CAMBIAMENTO INDIRIZZO WWW

Vi comunichiamo che il nostro indirizzo e-mail è cambiato.

Il nuovo indirizzo internet è: http://www.medjugorje.hr

Il nuovo indirizzo e-mail è: medjugorje-mir@medjugorje.hr .




PRESS BULLETIN 75, 08 ottobre 1997.



IL VOLTO DELL'AMORE


L'amore ha un volto? La risposta è così semplice, vero? L'amore è bello, buono, costruisceTutte espressioni una più bella dell'altra. Ma l'amore ha sempre un volto?

I genitori che amano il proprio figlio, amano gli altri e si amano reciprocamente mostrano il volto dell'amore. Supponiamo che non credano in Dio. In questo caso mostrano il volto umano dell'amore. Esso è evidente nelle circostanze quotidiane, ma non si fonda su Dio, si fonda solo su se stesso. Quando termina la vita, cessa di esistere anche questo volto dell'amore. Per dirla semplicemente è univoco, cioè ha solo un volto.

I genitori che fanno quello che abbiamo già detto, ma credono in Dio mostrano anche il volto divino dell'amore. Quanto più grande è questa fede, tanto più evidente è l'amore (naturalmente tutto questo si applica anche agli altri strati della vita umana). L'amore divino ha fatto sì che questo mondo potesse esistere e che un giorno noi iniziassimo ad esistere in esso. Esso continua a preoccuparsi che questo mondo cresca verso quell'idea e verso quella salvezza che si chiama Regno dei Cieli.

La Regina della Pace non è colei che insensibilmente elargisce consigli miracolosi bensì colei che in questa vita ha sperimentato il volto umano e divino dell'amore. Ella li ha uniti così che in Lei l'amore divenisse una gemma preziosa. Ecco perché ci invita ad abbandonare qualsiasi egoismo nell'amore. Ciò è possibile solo se viviamo l'amore di Dio. Questo non ci distruggerà come uomini, ma ci rinsalderà fino in fondo come persone e fino in fondo ci unirà al nostro Dio. Non vi sono forze che possano sconfiggerci. Siamo pronti a superare tutte le nostre difficoltà con l'amore ed a mostrare anche agli altri cosa sia.

Quando gli altri dicono di amarci guardiamo questo amore in faccia e poi tutto ci sarà più chiaro.



Fra Miljenko Stojic

N O T I Z I E

NUMERO DI COMUNIONI E NUMERO DI CONCELEBRANTI

Nel corso del mese di settembre presso il Santuario della Regina della Pace a Medjugorje sono state impartite 114 000 sante comunioni e la S. Messa è stata concelebrata da 2732 sacerdoti provenienti dal paese e da fuori, vale a dire 91 sacerdoti al giorno.

Citeremo solo alcuni dei paesi di provenienza dei pellegrini che durante lo scorso mese hanno visitato Medjugorje: Spagna, Francia, Irlanda, Inghilterra, Slovacchia, Repubblica Ceca, America, Germania, Italia, Portogallo, Polonia, Belgio, Paesi Bassi, Slovenia e naturalmente Croazia.

LA VISITA DI UN ARCIVESCOVO AFRICANO

Già da alcuni anni a Medjugorje incontriamo pellegrini provenienti dallo stato africano del Gabon. Nel settembre 1997 un gruppo di pellegrini ha seguito l'arcivescovo della capitale Libervile, monsignor Andre Fernand Anguile. Egli si è trattenuto a Medjugorje per una settimana. Parlando della sua terra e delle sue impressioni a Medjugorje, tra le altre cose ha detto:

"Spesso sono venuti da me dei pellegrini che erano stati a Medjugorje. Mi hanno parlato delle loro esperienze, mi hanno portato libri ed articoli di giornale. L'anno scorso i pellegrini mi hanno chiesto di accompagnarli. Io però non volevo venire poiché mi era stato detto che Medjugorje non era ancora stata riconosciuta. Quest'anno sono venuto con questo gruppo, l'ho fatto in piena consapevolezza, da privato cittadino. Volevo vedere cosa accadesse. Conosco molti frutti buoni di Medjugorje. Chi è venuto qui, una volta tornato a casa, è diventato un credente consapevole e questo è avvenuto a tutti

i livelli. E ciò è quello di cui abbiamo più bisogno in questo momento. La prima cosa che mi ha colpito profondamente è stato lo spirito di preghiera qui a Medjugorje. Vedo pellegrini provenienti da tutto il mondo. Il programma di preghiera serale dimostra quanto e come si preghi qui. Sia coloro che sono in chiesa, sia coloro che non possono entrare e rimangono fuori, pregano devotamente ed ardentemente. Vedo molti sacerdoti che confessano per ore e pregano in modo più devoto del normale. Mi ha rallegrato in modo particolare la moltitudine di giovani che qui pregano e si confessano. Qui non è difficile avvertire la presenza di Dio e l'opera della grazia e perciò si può credere anche alla presenza di Maria. Ho ascoltato la testimonianza dei veggenti e sono stato presente alla preghiera con Ivan al momento delle apparizioni. Essi ispirano pace e felicità. Parlano in modo semplice e mi ha colpito in modo particolare il loro modo di parlare della preghiera. Ci siamo raccomandati alle loro preghiere ed abbiamo chiesto loro di raccomandare il Gabon, tutto il popolo e la Chiesa alla Vergine. La mia impressione personale al momento è davvero favorevole. Qui viene molta gente che prega sul serio. Si respira pace. Qui non ci sono turisti. Si avverte anche la presenza della Vergine.

Alla domanda: "Cosa ha raccomanderebbe ai fedeli, sacerdoti e vescovi" monsignor Anguile ha risposto: "Le apparizioni della Vergine sono un buon segno per i nostri tempi. Tramite noi e per mezzo di Medjugorje Ella desidera prepararci al terzo millennio e bisogna prestare ascolto a quello che ci dice. Se la ascolteremo, tutto andrà bene ed il mondo avrà la speranza. E' bene che la Vergine appaia qui, i sacerdoti, i veggenti e tutta la comunità cerchino di continuare a credere. Siete diventati un esempio per molti. Qui si fa del bene. Mi raccomando alle vostre preghiere e vi prometto che pregherò per tutti voi. Al mio ritorno a casa dirò che sono stato a Medjugorje ed inviterò i fedeli a pregare e digiunare di più, affinché tutti insieme consentiamo a Maria di portarci verso una nuova epoca."

SEMINARI DI DIGIUNO E PREGHIERA

Nella casa di preghiera "Domus pacis" a Medjugorje, nell'ambito dei preparativi per il Natale, nella settimana dell'Avvento si terranno alcuni seminari di digiuno e preghiera. Il Santo Padre Giovanni Paolo II nella sua Enciclica "Vangelo di vita" ci invita a " tornare al digiuno ed alla preghiera con coraggio ed umiltà" e la stessa Vergine nei suoi messaggi ci ha invitato tante volte al digiuno ed alla preghiera. Una volta ha detto proprio: " con il digiuno e la preghiera si possono fermare anche le guerre". Perciò invitiamo tutti coloro che desiderano prepararsi coscienziosamente alla festività della nascita di Cristo a partecipare a questi seminari, poiché essendo ricchi di esperienze sono una vera occasione. L'organizzatore e colui che guida i seminari è fra Slavko Barbaric. Ci sono ancora posti liberi per due seminari, cioè dal 7 al 12 e dal 15 al 21 dicembre. Per qualsiasi informazione rivolgersi al numero telefonico 387 88 651 333.

 

C O M U N I C A Z I O N I


Informiamo tutti gruppi di pellegrini ed i singoli che vengono in pellegrinaggio a Medjugorje che il programma di preghiera serale in chiesa, nel periodo invernale, si tiene dalle 17 alle 20 (alle 17 il Rosario, alle 18 la Santa Messa, le benedizioni e la terza parte del rosario).

L'adorazione del Santissimo Sacramento dell'Altare si tiene il mercoledì ed il sabato dalle 21 alle 22 ed il giovedì subito dopo la S. Messa serale. L'adorazione e la preghiera dinanzi al Crocifisso si tiene tutti i venerdì in Chiesa dopo la Santa Messa serale. Tutte le domeniche alle 15 si recita il Rosario sulla Collina delle apparizioni e tutti i venerdì alla stessa ora la Via Crucis a Krizevac. Ci si può confessare tutte le sere almeno un'ora prima dell'inizio del programma di preghiera.

Le Sante Messe per i vari gruppi linguistici si tengono nel corso della mattinata previo adeguati accordi

Tutte le informazioni relative al programma di preghiera presso il Santuario della Regina della Pace di Medjugorje, ed anche altre informazioni possono essere richieste all'Ufficio Informazioni, tel. 387 88 65 19 88, dalle 08.00 alle 17.00. Invitiamo quindi tutti gli organizzatori di gruppi di pellegrini di informare i propri partecipanti, al momento dell'arrivo a Medjugorje, della possibilità di richiedere notizie importanti presso l'Uffici Informazioni situato affianco davanti alla casa parrocchiale e non all'Ufficio Parrocchiale.



PRESS BULLETIN 74, 24 settembre 1997.



VIVERE DELLA FEDE

Il cammino dell'esistenza su questa terra è facile o difficile? Questa è una domanda che ci si pone spesso dinanzi agli occhi. Viviamo quotidianamente i nostri giorni e poi ci chiediamo come siano.

Alla suddetta domanda quanti vivono della propria fede risponderanno semplicemente: è facile camminare su questa terra. Mi sembra che ci siano solo due motivi per cui essi risponderanno in tal modo. O a causa della fede i loro occhi sono completamente chiusi oppure, grazie alla fede, i loro occhi sono più aperti di quelli degli altri. Personalmente propendo per questa seconda spiegazione. Chi crede vede più lontano e più in profondità. Ecco perchè dirà che non è difficile camminare su questa terra. In verità anch'egli come gli altri sperimenterà le difficoltà della vita, ma non cederà sotto questo carico, ma lo considererà solo come una condizione per raggiungere la vera casa celeste.

Se l'uomo desidera mantenere questa "leggerezza di vita" è necessario che rimanga costantemente fedele al suo Dio. Ogni mancanza di fiducia sarebbe un cedere ai carichi della vita che spezzano le nostre spalle. Ecco perchè la Regina della Pace ci ripete di continuo di essere fedeli al nostro Dio. Gli strumenti per farlo sono la preghiera, la conversione, il digiuno, la realizzazione della pace, la lettura delle Sacre Scritture, l'adorazione del Santissimo Sacramento dell'Altare, recitare il Rosario... Questi strumenti ci distoglieranno dalle illusioni di questo mondo. Non ci accadrà di non riconoscere Dio e le Sue opere nella nostra vita.

Quindi anche la fede è come la vita: facile o difficile. Dipende da noi.

fra MiljenkoStojic

N O T I Z I E



LA CELEBRAZIONE DELL'ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE

La festività dell'esaltazione della Santa Croce anche quest'anno è stata celebrata sul monte Krizevac il 14 settembre. Alla presenza di più di 50.000 fedeli provenienti da tutto il paese e dall'estero fra Zoran Senjak, guardiano francescano presso il convento di Zagabria, ha celebrato la Messa insieme a 95 sacerdoti. Come ogni anno il fiume di pellegrini si è riversato su Medjugorje a partire già dalla notte. Molti di loro hanno percorso a piedi centinaia e centinaia di chilometri, alcuni addirittura a piedi scalzi.

Il monte Krizevac non attira tanti pellegrini per le sue bellezze naturali, nè per l'importanza della croce innalzata su di esso, bensì solo perchè molte persone sostengono di aver visto, dopo l'inizio delle apparizioni di Medjugorje, vari "segni" luminosi e di altro genere. Tutti li hanno messi in relazione con le apparizioni della Vergine, con il messaggio delle apparizioni di Medjugorje: pace tra Dio e gli uomini ed in mezzo agli uomini. Essi hanno compreso che il cammino verso questa pace passa per la croce. Salutando tutti i fedeli, fra Ivan Landeka, parroco di Medjugorje, lo ha messo in rilievo dicendo: "...come la croce è stata eretta in memoria della passione di Gesù, anche noi oggi siamo in preghiera dinanzi a quella stessa croce di Gesù Cristo in preparazione del terzo millennio..."

SANTA MESSA IN MEMORIA DI MADRE TERESA

Nella chiesa di Medjugorje la sera antecedente la sepoltura di Madre Teresa, il 13 settembre, è stata celebrata una Santa Messa di commemorazione. La Santa Messa è stata celebrata da fra Ljudevit Rupcic il quale, parlando di Madre Teresa, ha detto che ella, esprimendo il desiderio di venire a Medjugorje, aveva davvero riconosciuto la veridicità di questo luogo. Ricordiamo che Madre Teresa lo scorso anno, in cura presso l'ospedale di Birla a Calcutta, aveva ricevuto la visita del funzionario croato in India Stambuk. A nome di tutto il popolo croato, del Presidente della Repubblica di Croazia Franjo Tudjman, del cardinale Franjo Kuharic ed anche personalmente, egli aveva augurato a Madre Terasa una rapida convalescenza e guarigione. Il rappresentante croato disse a Madre Teresa che il cardinale Kuharic, presso il santuario croato nazionale di Marija Bistrica, aveva celebrato una Messa per la sua guarigione e che molti croati pregavano per lei. Madre Teresa aveva ringraziato per i buoni auspici e per le preghiere ed aveva detto a Stambuk che le dispiaceva di non aver visitato Medjugorje. Aveva definito Padre Anto Gabric, un missionario croato sepolto vicino Calcutta, un sant'uomo. Aveva raccomandato al popolo croato di pregare il Signore nelle proprie famiglie perchè "la famiglia che prega insieme rimane unita".



MEDJUGORJE E' UN DONO DIVINO

Non molto tempo dopo le apparizioni della Regina della Pace è emerso all'attenzione dell'opinione pubblica che i sacerdoti diocesani e francescani nella diocesi di Mostar non andavano d'accordo su tutte le questioni di organizzazione dei rapporti. In realtà questo contrasto esiste già da più di cento anni e purtroppo continua anche oggi. A livello locale non sarebbe tanto acceso se la diocesi di Mostar non si trovasse in un luogo in cui fede, cultura e civiltà si intrecciano ed a livello mondiale non se ne saprebbe nulla se non si trattasse della diocesi in cui è apparsa la Vergine. E' fuori di dubbio che influenzi anche la posizione della Chiesa locale e di tutta la Croazia nei confronti delle apparizioni della Madonna. Bisogna ricordare che durante i primi mesi il vescovo del posto Pavao Zanic aveva creduto nell'autenticità delle apparizioni della Vergine e poi, per motivi solo a lui noti, aveva cambiato atteggiamento. Volendo tutelare la cosiddetta collegialità episcopale i vescovi della Chiesa croata da allora in poi cercano di astenersi dal fare dichiarazioni. Sono stati seguiti anche da altri famosi uomini di Chiesa. Tuttavia ci sono sempre state eccezioni significative.

Nel settimanale croato "Globus" del 5 settembre 1997 a pagina 14-16 il Prof. Adalbert Rebic si è espresso su numerose questioni inerenti la Chiesa in Croazia. Attualmente egli è una delle massime personalità pubbliche della Chiesa croata. E' un sacerdote e docente di scienza delle sacre scritture presso la facoltà di teologia cattolica di Zagabria; fino al 1996, con il consenso della Chiesa, è stato presidente dell'Ufficio per i profughi presso il governo croato; ha scritto numerosi testi ed articoli specialistici. Di tutta l'intervista riportiamo solo le domande e le risposte relative agli eventi di Medjugorje:

Cosa può fare il Capitolo per risolvere finalmente il caso dei francescani dell'Erzegovina? Pensa sia possibile un cambiamento del rapporto all'interno della struttura ufficiale della Chiesa nei confronti di Medjugorje?

"Esprimerò la mia posizione personale: in Erzegovina sia gli uni, sia gli altri avrebbero bisogno di un maggiore spirito divino. Ai francescani bisogna riconoscere che, attraverso la storia, hanno fatto moltissimo per quel popolo. Essi hanno tutelato la fede cattolica ed anche la natura croata in Erzegovina. Per anni sono stati affianco al popolo. Ancora adesso a ragione li chiamano "zii". Essi sono parte della famiglia erzegovina. A che scopo rovinare tutto questo, soprattutto con la forza, i decreti, le condanne, le minacce? Credetemi, questo non è nello spirito di Gesù Cristo e del Suo Vangelo.

Se mi chiedete di Medjugorje vi dirò: Medjugorje è un dono di Dio al nostro popolo in queste zone. Non mi addentrerò nella veridicità o nella falsità delle visioni della Vergine. A riguardo ho una mia opnione teologica, come anche a proposito di Lourdes, Fatima ed altri simili santuari. Ma Medjugorje è una cosa di Dio. Ci sono stato alcune volte, soprattutto in veste di funzionario del governo nel periodo della guerra e delle tensioni a Mostar. Medjiugorje è un'oasi spirituale. Qui l'uomo sperimenta la vicinanza a Dio, come sul Sinai. E' qualcosa di particolare, qualcosa che non si può provare nè a Lourdes, nè a Fatima. Ecco perchè qui vengono molte persone provenienti da tutte le parti del mondo. Perchè alcuni nostri vescovi e sacerdoti quardano negativamente a tutto questo? Perchè il fenomeno di Medjugorje rientra nella sfera dei francescani? E' triste! Lì ho visto lo Spirito di Dio all'opera: ci sono Messe, confessioni, preghiere ed espiazione tutti i giorni, per tutto il giorno, dal mattino fino a tarda sera. Come ci può essere del male se qui la gente prega, si confessa, canta, è felice e guarisce spiritualmente...

Penso che alcuni vescovi non comprendano che potere, in senso ecclesiastico, non significa come governare, guidare, bensì su chi, come sia importante servire, amare, aiutare. E' questo il senso del potere nella Chiesa ed anche il significato dell'episcopato: un vescovo deve coordinare, amare, servire, rispettare la dignità di ogni uomo ed i sacerdoti diocesani e francescani.

Pensiamo che non si possa rimanere sordi dinanzi a queste parole profetiche. Esse sono derivate dall'osservazione e dalla sperimentazione di quello che la Regina della Pace ha detto e dice a Medjugorje. Decidiamoci pertanto a pregare per l'unità della Chiesa locale in cui Medjugorje si trova, affinchè essa sia più pronta, insieme a tutta la Chiesa croata, a rispondere all'invito della Vergine. In tal modo sarà stato eliminato un grosso ostacolo all'opera della Madonna.



IL VIAGGIO MISSIONARIO DI FRA SLAVKO BARBARIC

Dietro invito dei pellegrini e degli amici di Medjugorje fra Slavko e la veggente Mirjana Soldo hanno visitato gli Stati Uniti dal 22-24 agosto 1997. Hanno partecipato ad un incontro di preghiera a Modesto in California. In questa città tutti i fine settimana i pellegrini di Medjugorje si raccolgono in preghiera. A seconda delle possibilità, talvolta ad essi fanno visita anche alcuni sacerdoti di Medjugorje. All'incontro sul tema "Fate quello che Lui vi dice" hanno partecipato circa 2000 fedeli. Lungo il viaggio da Los Angeles a Modesto fra Slavko ha avuto altri due incontri a Bakersfield.

Il 25 agosto si è tenuto, presso i carmelitani di Alyesford, il settimo incontro di preghiera. Fra Slavko ha parlato ai presenti del messaggio di pace della Vergine ed anche Jelena Vasilj ha parlato delle proprie esperienze. A questo gruppo di preghiera hanno partecipato circa 600 fedeli e più di 30 sacerdoti.



PRESS BULLETIN 73, 10 settembre 1997.

GLI ULTIMI MOMENTI

Quando la Vergine dice che rimpiangeremo i tempi in cui Ella ci trasmetteva i messaggi di Dio, vuol forse dire che questi momenti sono giunti al termine? Osservando la situazione nel mondo, non sarebbe certo difficile giungere a questa conclusione. Male e disordine, il vero prodotto di una civiltà che si vanta di non credere e di non voler credere in Dio, sono ovunque.

Agli inizi della cristianità alcuni dei cristiani pensavano che l'ultima ora fosse già giunta e per questo motivo non volevano fare nulla e trascorrevano le giornate aspettando l'ultimo minuto. Questo loro comportamente venne rapidamente rifiutato. I primi capi della cristianità compresero che questo concetto dell' "ultimo" sarebbe potuto durare più a lungo di quanto si potesse immaginare.

Non appoggio l'idea che la nuova venuta di Cristo sia molto lontana. Forse Egli sarà qui già tra alcuni giorni. Quello che invece sostengo è che la quotidianità dovrebbe essere vissuta come se questi giorni fossero già dinanzi a noi. Ogni attimo ed ogni ora sono i nostri ultimi. Le parole della Vergine dicono che questo è il nostro tempo di grazia.

Fra Miljenko Stojic

N O T I Z I E

NUMERO DI COMUNIONI E NUMERO DI CONCELEBRANTI

Nel corso del mese di agosto presso il Santuario della Regina della Pace a Medjugorje sono state impartite 181 000 sante comunioni e la S. Messa è stata concelebrata da 3 684 sacerdoti provenienti dal paese e da fuori, vale a dire 123 sacerdoti al giorno.

Citeremo solo alcuni dei paesi di provenienza dei pellegrini che durante lo scorso mese hanno visitato Medjugorje: Romania, Libano, Spagna, Francia, Irlanda, Inghilterra, Corea, Slovacchia, Repubblica Ceca, America, Germania, Italia, Portogallo, Polonia, India, Sri Lanka, Belgio, Ungheria, Paesi Bassi, Slovenia e naturalmente Croazia.

FRA IVAN LANDEKA A L'AIA

Il parroco di Medjugorje fra Ivan Landeka ha fatto ritorno da una visita nei Paesi Bassi, durata alcuni giorni. Nel contesto di questa visita fra Ivan ha incontrato il generale Tihomir Blaskic, accusato dal tribunale de L'Aia. In questa occasione fra Ivan ha confessato il generale Blaskic ed ha celebrato la Santa Messa con lui ed un altro olandese, da tempo pellegrino di Medjugorje. Al suo ritorno fra Ivan ha dichiarato, tra le altre cose:

"Dopo la visita di fra Slavko Barbaric al generale Blaskic, il generale ha avvertito il desiderio che un sacerdote gli facesse visita e che in quella occasione celebrasse con lui la Santa Messa. Dopo la consueta procedura ho ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie. Ho avuto l'impressione che il generale sia in buono stato fisico, spirituale e psicologico, sebbene si trovi in prigione da 15 mesi. Il suo stato d'animo è buono. La cosa interessante è che non accusa nè biasima alcuno. Questo incontro con lui, quest'esperienza con lui in prigione sono per me un grande stimolo. Il generale Blaskic non vive con la famiglia, tuttavia reca con sè consapevolmente quella parte di vità in modo serio da un punto di vista umano, militare e di credente. E' profondamente convinto della sua innocenza. Ha organizzato la sua vita in prigione nel miglior modo possibile. Ogni sua giornata è pianificata e suddivisa tra lavoro, lettura, ginnastica, preghiera e riposo. Tra le altre cose il generale Blaskic ogni giorno recita il Rosario."

IL GIUBILEO D'ARGENTO DI FRA PETAR LJUBCIC

Fra Petar Ljubcic è noto tra i pellegrini di Medjugorje come il sacerdote che per dieci anni ha lavorato nella parrocchia di Medjugorje. Nella sua parrocchia di provenienza Prisoje il 3 agosto 1997 ha celebrato il venticinquesimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale. In questa occasione si sono riuniti molti pellegrini ed amici di Medjugorje che con la loro presenza lo hanno ringraziato per la sua sincera e dedita opera sacerdotale.



C O M U N I C A T O

Poichè alcune persone e presunte Comunità in tutto il mondo raccolgono denaro a nome dell'Ufficio Parrocchiale di Medjugorje, vorremmo informarvi che nessuno è autorizzato a raccogliere denaro, per qualsiasi scopo, a nome del Santuario della Regina della Pace senza l'autorizzazione delle autorità civili e religiose di Medjugorje.

PRESS BULLETIN 72, 27 agosto 1997.

LA FEDELTA'


Penso che non sia molto difficile mettere in pratica una decisione. E' invece molto più complesso rimanere fedeli alla decisione presa. Talvolta ci sentiamo come una foglia che vari venti cercano di portare via. Oppressi dalle voci altrui, analizziamo la nostra decisione, se non ad alta voce, almeno sommessamente e con calma.

Quanti desiderano seguire la strada che la Regina della Pace ci ha indicato con la Sua venuta devono essere persone oneste e leali. Se vogliono seguire questa strada, dovranno rassegnarsi ad un cammino lungo vie meno sicure.

La Vergine non impedisce a nessuno di analizzare se stessi e la propria decisione, anzi questa è una cosa auspicabile, se però quest'analisi è un allontanamento dai sentieri sbagliati che non volendo abbiamo intrapreso. Un'analisi che non sia tale sarà solo un inutile girotondo, mentre ci chiediamo se avremmo dovuto prendere quella decisione.

Anche se talvolta le cose ci sembrano diverse, Dio ci è sempre rimasto fedele fino in fondo nel cammino della nostra vita. Ci osserva incessantemente, ci aiuta a mantenere integra la nostra anima. Se la nostra fede sarà fondata sulla Sua, nulla potrà spezzarla.

fra Miljenko Stojic



N O T I Z I E

LA CELEBRAZIONE DELLA FESTIVITA' DELL'ASSUNZIONE

In occasione della festività dell'Assunzione, il 15 agosto, ci sono stati davvero molti pellegrini. E' praticamente impossibile elencare i loro paesi di provenienza. Possiamo soltanto dire che ce n'erano decine di migliaia provenienti da tutti i continenti. La chiesa di Medjugorje, sebbene grande, in quei giorni sembrava proprio tale. Per la molteplicità dei gruppi linguistici, le Sante Messe sono state celebrate in otto lingue. Bisogna comunque menzionare il fiume di pellegrini locali che, a piedi scalzi, sin dalle prime ore del mattino, sono iniziati ad arrivare a Medjugorje da tutte le zone della Bosnia ed Erzegovina e dal sud della Croazia. Per dare un'idea dell'elevato numero di pellegrini presenti a Medjugorje il 15 agosto basterà dire che una trentina di sacerdoti hanno confessato per quasi tutto il giorno. Il pomeriggio alle 16 si è recitato il Rosario sulla collina delle apparizioni. La Santa Messa serale è stata celebrata da don Jozo Muzic, professore presso la Facoltà di teologia di Spalato, insieme a 55 concelebranti.

IL PRESIDENTE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE GIAPPONESE IN VISITA A MEDJUGORJE

Il Presidente della Conferenza Episcopale giapponese monsignor Stephen Fumio Hamao si è recato nella Repubblica di Croazia in visita al cardinale Franjo Kuharic. Durante la sua permanenza in Croazia, il 16 agosto si è recato in visita anche a Medjugorje al seguito del funzionario della Repubblica di Croazia in Giappone Andjelak Simic. Dopo la visita al santuario l'arcivescovo giapponese ha incontrato e parlato degli avvenimenti di Medjugorje con i francescani della parrocchia di Medjugorje ed altri, che attualmente operano a Medjugorje. Monsignor Hamao si è interessato in modo particolare ai pellegrini provenienti dal Giappone e da altre zone dell'asia meridionale che si recano in visita a questo santuario noto in tutto il mondo. Il parroco di Medjugorje fra Ivan Landeka ha fatto dono all'illustre ospite di una monografia fotografica su Medjugorje e di una corona, ed il direttore del Centro Informativo fra Miljenko Stojic ha illustrato all'arcivescovo giapponese i dati piu significativi relativi agli eventi di Medjugorje degli ultimi 16 anni.

LA VISITA DEL VESCOVO DELL'INDIA

All'inizio del mese di agosto 1997 si è recato in visita a Medjugorje il vescovo indiano monsignor Arokiaswamy, che qui si è trattenuto per una settimana. Una sera ha celebrato la Santa Messa nel corso della quale ha tenuto un'omelia per tutti i fedeli presenti. Riportiamo integralmente l'omelia di monsignor Arokiaswamy.

"Io sono il vescovo dell'India. Sono vescovo da 21 anni e sacerdote da 51.

Mi interessa fare visita ai santuari mariani, a tutti i luoghi in qui si è manifestata la nostra Madre Santissima. A Lourdes, il più famoso dei santuari, sono stato 4 o 5 volte. Ho visitato anche la cappella delle medagliette miracolose. L'anno scorso sono stato anche a Montichiari, nell'Italia settentrionale, in cui Nostra Signora è apparsa come Rosa Mistica. L'anno prima ero stato a Fatima in Portogallo e a Garabandal in Spagna.

Quest'anno ho l'onore di visitare questo santuario della Regina della Pace a Medjugorje, grazie al mio amico tedesco Benedict Meier, che ho incontrato a Montichiari lo scorso novembre. Sono felice di aver potuto trascorre qui alcuni giorni in preghiera. Qui si avverte uno stato d'animo di fede, preghiera e profonda devozione alla Santa Madre, la "Gospa", come la chiamate qui.

Il messaggio di Medjugorje è uguale agli altri: preghiera, penitenza e conversione. Il grande numero di persone che si convertono e tornano a Dio è un grande segno di speranza per il futuro della Chiesa.

In passato e nei secoli precedenti, il razionalismo ha pervaso il mondo. La gente aveva iniziato a dire che non esistevano cose che rientravano nel soprannaturale o miracoloso e che quanto veniva definito miracoloso poteva essere spiegato con cause naturali, con la scienza. In un tale contesto la Vergine si è manifestata a Lourdes ed ha compiuto molti miracoli. Quando gli scienziati hanno iniziato a spiegarli con cause naturali, la Vergine ne ha compiuti altri, anche più grandi, come a voler dire loro: "E cosa dite di questo.... e di questo???" Alla fine gli scienziati hanno dovuto ammettere di non poter spiegare tutti quegli avvenimenti sorprendenti con delle cause naturali e ne hanno dovuto ammettere l'origine soprannaturale e miracolosa. Dio ha voluto allontanare gli uomini dal loro narcisismo per portarli verso di Sè.

La stessa cosa accade anche oggi. Il progresso tecnologico ha portato l'uomo sulla Luna e su Marte. Egli è orgoglioso della tecnologia e pensa di non aver bisogno di Dio. Cerca di trovare gioia in una felicità sfrenata, ma trova in sè il vuoto ed i beni materiali e l'aspirazione alla felicità non lo appagano. Si rende conto che solo Dio può colmare il suo vuoto e donargli la vera felicità e la pace dell'animo.

Dio manda sua Madre in vari momenti ed in luoghi diversi affinchè Ella conduca a Lui l'umanità. Ovunque il messaggio è lo stesso: preghiera, ritorno a Lui nella fede, penitenza e conversione. Sono questi i valori evangelici e non possiamo trovarne altri. Ecco perchè i messaggi fondamentali di tutte le apparizioni di Maria sono identici.

A Medjugorje sono avvenuti molti miracoli per intercessione della Madre Santissima, la Madonna: guarigioni fisiche, conversioni da una vita peccaminosa ad una vera vita cristiana. Il fatto che qui arrivino continuamente pellegrini ed in numero sempre crescente è la prova che qui vengono elargiti doni miracolosi. Se così non fosse, il flusso di pellegrini si sarebbe da tempo interrotto.

Penso che Chesterton abbia detto: "Alcune persone possono essere ingannate per tutto il tempo, tutte le persone possono essere ingannate in qualche momento ma non si possono ingannare tutti e sempre".

Qui la gente continua a venire in numero crescente e va via con la pace nel cuore.

Sono convinto che questi avvenimenti abbiano un'origine soprannaturale. Non dobbiamo aspettare il giudizio "ufficiale" della Chiesa, perchè potrebbero volerci degli anni. Per il giudizio ufficiale della Chiesa su Lourdes si è atteso molto, quasi 50 anni. Gli avvenimenti di Medjugorje hanno avuto inizio 16 anni fa. La Chiesa è lenta, ma non ha proibito i pellegrinaggi.

Quello che mi rattrista maggiormente e che mi fa male è la posizione contraria del vescovo locale, di quello attuale e del suo predecessore. Preghiamo affinchè cambi il suo atteggiamento negativo. Il Papa privatamente incoraggia i pellegrinaggi a Medjugorje e privatamente ha dato la sua approvazione. Per il momento questo ci basta.

Rivolgiamoci alla Madre Santissima affinchè ci plasmi ad immagine del Suo Figlio Gesù, per poter vivere secondo i valori evangelici dell'amore, del perdono e della solidarietà e per poter essere testimoni di Gesù in mezzo agli uomini tra cui viviamo.

Oggi è la festa di S. Lorenzo, famoso diacono e martire della Chiesa. Poichè oggi è domenica non si celebra questa festività. Assistette nell'eucarestia Papa Sisto II (la cui solennità è stata celebrata tre giorni fa). A lui vennero anche affidati i beni materiali della Chiesa e la cura dei poveri.

All'imperatore di Roma era stato detto che la Chiesa possedeva un'enorme ricchezza e questi voleva impossessarsene. Mandò uno dei suoi funzionari a dirgli: "Lorenzo, ho sentito che la Chiesa possiede una grande ricchezza e molti beni. Me li puoi mostrare?" Lorenzo gli disse che glieli avrebbe fatti vedere dopo tre giorni. Il funzionario ne fu molto soddisfatto. Il quarto giorno Lorenzo radunò tutti i poveri di Roma, gli storpi, gli zoppi, i ciechi del circondario e li mostrò al funzionario dicendo: "Questo è il tesoro della Chiesa". Il funzionario si arrabbiò perchè Lorenzo lo aveva ingannato ed ordinò che venisse martoriato su una grata di ferro con del fuoco sotto. Si dice che ad un certo punto Lorenzo disse ai suoi aguzzini: "Un lato è ben arrostito; passato all'altro e mangiate". Morì da martire famoso.

Guardiamo i poveri, vediamo in loro Cristo che soffre ed aiutiamoli, come aiuteremmo Cristo. Gesù ha detto: "Quello che avrete fatto ad uno dei più piccoli, lo avrete fatto a me". Questo è quello che fa Madre Teresa a Calcutta. Ricosciamo Gesù nei poveri che soffrono ed aiutiamoli come possiamo.

La Chiesa prega nelle sue preghiere ufficiali affinchè siamo protetti dalla passione e dalla corruzione, così come Lorenzo è stato protetto dal fuoco.

Possa il nostro Signore, per intercessione della Beata Vergine Maria, liberarci dal fuoco della passione ed aiutarci a vivere una buona vita cristiana."

IN BICI A MEDJUGORJE

In occasione della festività dell'Assunzione un gruppo di 40 giovani provenienti dall'Italia settentrionale si è recato in bici a Medjugorje attraversando tutta la costa adriatica. Dopo Medjugorje hanno proseguito il proprio cammino verso Dubrovnik e Zagabria. I ciclisti, tra i quali c'erano anche sei seminaristi salesiani, sono stati guidati in questo lungo viaggio dal provinciale salesiano don Francesco Cereda.

LA GIORNATA DELLO STUDENTE

Il fondo amici dei talenti, la fondazione che aiuta i giovani studenti, con sede a Medjugorje, ha organizzato per il 17 agosto la giornata dello studente. L'incontro ha avuto inizio alle ore 16.00 con la preghiera del Rosario sulla collina delle apparizioni. Dopo il Rosario i giovani si sono raccolti in chiesa per la confessione comune ed il consueto programma di preghiera serale. La Messa serale è stata seguita da un concerto di musica spirituale. Al concerto hanno preso parte gli studenti dell'accademia musicale, i borsisti del fondo ed i giovani della comunità "Cenacolo", ex tossicodipendenti. All'incontro hanno partecipato circa 150 studenti. In questa occasione è stata inaugurata anche la mostra di pittura degli studenti che hanno preso parte ad un corso, organizzato già tre volte dal fondo, a cura del noto scultore italiano Carmelo Puzzolo.

 

I N F O R M A Z I O N I

 

SEMINARIO INFORMATIVO - DI PREGHIERA

Il seminario informativo- di preghiera per le guide dei gruppi di preghiera, di carità e di pellegrini legati a Medjugorje sul tema "Il movimento spirituale di Medjugorje" si terrà dal 9 al 13 marzo 1998 presso l'hotel "Sunce" a Neum.

Ulteriori informazioni (programma, iscrizione, ecc.) verranno comunicate in seguito.





PRESS BULLETIN 71, 13 luglio 1997.

ED IL TEMPO SCORRE


In linea con quanto la Regina della Pace ha detto sin dai primi giorni delle Sue apparizioni, si potrebbe dire che la condizione dell'umanità sia questa: l'ateismo e lo smarrimento dell'uomo hanno raggiunto livelli allarmanti. Ecco perchè si è reso necessario che Dio iniziasse a parlare in modo evidente all'uomo di oggi. Coloro che, oltre agli occhi fisici, hanno tenuto aperti anche gli occhi dell'anima, avevano già riconosciuto prima l'opera evidente di Dio. Come avrebbe potuto essere Dio se avesse abbandonato il suo popolo.

Un giorno siamo entrati con le nostre gambe sulla scena del mondo. Da quel giorno ha avuto inizio anche la storia della nostra unione con il nostro Dio. Non abbiamo potuto scegliere se venire o meno sulla scena del mondo, ma abbiamo avuto la possibilità di scegliere come comportarci una volta sulla scena. Ci è stato dato del tempo e, indipendentemente da quello che facciamo, esso scorre lentamente. Assomiglia ad una di quelle clessidre che talvolta avremo avuto occasione di vedere.

La Regina della Pace mette continuamente in evidenza che il tempo scorre davvero. In questo modo Ella non vuole minacciarci, ma solo ricordarci la nostra condizione. Se non abbiamo coscienza di questa condizione corriamo il grande rischio di comportarci nello stile del "me ne infischio". E questo è uno stile che grava incessantemente sulla nostra civiltà. Il tempo scorre e per questo desidero trascorrerlo in compagnia di Dio e della Regina della Pace!

fra Miljenko Stojic



N O T I Z I E

NUMERO DI COMUNIONI E NUMERO DI CONCELEBRANTI

Nel mese di luglio presso il Santuario della Regina della Pace a Medjugorje sono state impartite 84 500 sante comunioni e la S. Messa è stata concelebrata da 2895 sacerdoti provenienti dal paese e da fuori, vale a dire 97 sacerdoti al giorno.

Citeremo solo alcuni dei paesi di provenienza dei pellegrini che durante lo scorso mese hanno visitato Medjugorje: Spagna, Francia, Irlanda, Inghilterra, Corea, Slovacchia, Repubblica Ceca, America, Germania, Italia, Polonia, Brasile, Ghana, Belgio, Cile, Costa Rica, Ungheria, Romania, Paesi Bassi, Slovenia e naturalmente Croazia.

LA VISITA DELL'ARCIVESCOVO COLOMBIANO

In occasione del 16° anniversario delle apparizioni, si è recato in visita a Medjugorje anche un arcivescovo colombiano. Ecco quanto ha dichiarato in quella occasione:

"Sono Fabio Betancourt Tirado, arcivescovo di Manizales in Colombia. Sono venuto con un gruppo di pellegrini costituito da 4 sacerdoti, 52 fedeli ed io. Dopo il pellegrinaggio in Terra Santa abbiamo deciso di visitare queste zone ed in modo particolare questo santuario. Siamo in viaggio verso Roma e qui sarò ordinato arcivescovo il 29 giugno. E' la prima volta che vengo in questo luogo, qui avverto la presenza di Dio. E' la stessa presenza che ho sentito in altri santuari mariani, come ad esempio quelli che si trovano nel mio paese, la Colombia, o quelli di altri posti del mondo come Fatima, Lourdes e Loreto. Sento la grazia che Dio dona ai suoi fedeli per mezzo della Sua Santa Madre, la Vergine Maria. Vedo tanti ragazzi, giovani, adulti ed anziani che vengono a pregare la Vergine Maria. A Lei confidano i propri bisogni ed i propri problemi, certi che grazie alla Sua intercessione, possano giungere al Signore.

Non conoscevo totalmente il messaggio di Medjugorje. E' certo che la Vergine ci inviti ad ascoltare il Signore. Ci parla di pace e di conversione e questo è un qualcosa che Dio ha sempre chiesto all'uomo e che continua a chiedere per mezzo della Chiesa. La Vergine cerca la riconciliazione e sarebbe bene che rispondessimo in modo positivo a questo appello. Per mezzo della Vergine Maria il Signore ci chiede ancora una volta di convertirci e di farci portatori di pace.

SEMINARIO PER LE GUIDE

Visto l'interesse di molti a lavorare come guide presso il Santuario della Regina della Pace a Medjugorje, l'Associazione delle guide per i pellegrini della parrocchia di Medjugorje ha organizzato un seminario di formazione tenutosi dal 21 al 24 luglio 1997 con una prova di verifica finale. Quanti porteranno a termine con successo il seminario avranno la possibilità di entrare a far parte dell'Associazione delle guide nonchè la possibilità di lavorare con gruppi di pellegrini. Ciò vuol dire che tutti coloro che desiderano lavorare come guide nel santuraio devono possedere determinate conoscenze, che in futuro serviranno per il loro lavoro, in modo da poter offrire informazioni attendibili ai pellegrini.

I giovani partecipanti al seminario hanno frequentato lezioni su quattro argomenti: i messaggi delle Sacre Scritture (fra Miljenko Stojic), i messaggi cristiani (fra Ivan Tolj), i messaggi della Vergine (far Slavko Barbaric) e turismo e pellegrinaggi legati agli eventi di Medjugorje (Marija Dugandzic).

INCONTRO INTERNAZIONALE DI PREGHIERA GIOVANILE

Dal 31 luglio al 6 agosto si è tenuto l'ormai tradizionale incontro internazionale di preghiera giovanile, giunto alla sua ottava edizione. Il tema dell'incontro è stato "Questo è il figlio mio prediletto".

Vi hanno preso parte circa 5 000 giovani provenienti da tutti i continenti. Ai giovani hanno parlato: suor Elvira, don Cosimo Cavalluzzo, fra Jozo Zovko, padre Gianni Sgreva, padre Jörg Müller, fra Slavko Barbaric e Alberto Bonifacio.



PRESS BULLETIN 70, 30 luglio 1997.



LA TOTALITA'


La matematica può piacerci o meno, ma in quanto persone non dovremmo permetterci di essere delle frazioni. Dobbiamo fare sempre numero compatto, essere personalità forti.

La teologia contemporanea ci dice che siamo fatti di anima, spirito e corpo. Con questo essa non intende dire che siamo frazionati, ma solo che queste sono le parti che ci compongono.

Noi credenti in Dio diciamo che l'anima è il nostro fulcro ed il nostro punto di contatto con Lui. Coloro che non credono lo negano, ma questo è un problema loro. L'anima ci dà un senso di infinito, ci dice che un giorno abbiamo avuto un principio, ma che la nostra fine è nell'eternità. E' lì che Dio ci attende ed insieme vedremo come abbiamo vissuto sulla terra. A seconda del risultato ci sarà o meno la vita eterna e perchè questo accada Dio ci invita incessantemente ad avvicinarci a Lui attraverso la preghiera e le buone opere.

Nel campo dello spirito quanti non credono se la cavano un po' meglio. Lo scherzo ed il riso sono le basi su cui essi fondano il proprio agire. Naturalmente lo fanno anche i credenti. La differenza sta solo nel fatto che i credenti si basano innanzitutto sul proprio Dio ed Egli sa anche scherzare e sorridere. Chi presta attenzione alla propria anima se ne accorgerà facilmente.

Se entriamo correttamente nel campo dell'anima e dello spirito, diventerà per noi più semplice accedere in modo corretto ai campi della nostra natura fisica, che non va vista come la massima espressione della nostra esistenza, ma solo come un bel contorno, nient'altro. E' una questione di educazione preoccuparsi di questa cornice e non consentirle di nascondere l'immagine contenuta al suo interno.

Questo pensiero ci viene in mente naturalmente in estate quando i discorsi sul riposo sono sempre sulla nostra bocca. Il modo in cui lo vivremo dipenderà dal nostro atteggiamento nei confronti di tutta la nostra personalità. In questo modo dimostreremo di aver compreso quello che la Vergine ci ripete già da anni.

fra Miljenko Stojic

N O T I Z I E

LA FESTA DEL SANTO PROTETTORE DELLA PARROCCHIA

La festa di S. Giacomo, protettore della parrocchia di Medjugorje, è stata celebrata in modo solenne il 25 luglio. Alla presenza di una moltitudine di fedeli, la celebrazione ha avuto inizio con la processione della statua del santo dalla chiesa parrocchiale verso il parco e qui fra Mijo Dzolan ha celebrato l'Eucarestia.

In questa occasione sulla facciata della chiesa è stato collocato un rilievo benedetto in pietra con l'effige di S. Giacomo, opera e dono alla parrocchia di Medjugorje di fra Joakim Gregov, un francescano della provincia di Zara, scultore e cappellano militare.

La parrocchia di Medjugorje venne fondata nel 1892. Già allora i parrocchiani decisero di scegliere S. Giacomo, che era già il patrono di tutti i pellegrini, come proprio santo protettore! La vecchia chiesa parrocchiale venne costruita nel 1897. Poichè era stata edificata su un suolo friabile, rapidamente si diede inizio alla costruzione della nuova chiesa parrocchiale. I resti della vecchia chiesa si trovano nel parco, lungo la via crucis accanto alla chiesa. La nuova chiesa venne ultimata e consacrata nel 1969. Per quei tempi e per il numero di abitanti di allora era troppo grande e nessuno riusciva a capire perchè fosse stata costruita così grande. E del resto, nel lontano 1892, nessuno dei parrocchiani avrebbe potuto immaginare che nella loro parrocchia sarebbero giunti milioni di pellegrini e che il protettore della loro parrocchia, San Giacomo, sarebbe diventato anche il protettore di tutti questi pellegrini.

Lettera del Comitato "Regina della Pace" indirizzata a tutti i gruppi di preghiera e centri della Pace di Medjugorie, nel 16mo anniversario delle apparizioni.





Medjugorie, 25 giugno 1997





Cari amici di Medjugorie,



con la lettera che abbiamo sottoscritto in data odierna a Voi indirizzata, noi membri del Comitato "Regina della Pace", abbiamo voluto dare una testimonianza sulla realtà vivente del Movimento spirituale di Medjugorie.

Stiamo preparando una specie di "carta geografica" del Movimento della "Regina della Pace" nato a Medjugorie e diffusosi nel mondo intero. A questo scopo abbiamo bisogno delle Vostre esperienze e testimonianze comunitarie, che avete fatto in questi anni di cammino all'interno della Chiesa locale dove Vi trovate. Mandateci dunque urgentemente le seguenti informazioni:



1. Nome e indirizzo del gruppo di preghiera o centro della Pace;

2. Da quando è nato e quanti membri sono attualmente presenti;

3. Quali genere di attività religiosa svolge il gruppo nella Chiesa locale dove si trova: preghiera, animazione pastorale, volontariato... e con quale frequenza Vi incontrate.

4. Dateci in sintesi alcune testimonianze scelte tra le più significative (conversioni, vocazioni religiose, guarigioni) sui frutti spirituali di Medjugorie, possibilmente firmate dal Vostro Parroco o da un sacerdote.

5. Fateci inoltre sapere dell'esistenza di altri gruppi di Medjugorie che ancora non sono in contatto con noi e fateVi promotori di questa nostra inziativa.



Vi preghiamo di fare arrivare queste informazioni al seguente indirizzo:



Segreteria del Comitato "Regina della Pace":

Gospin trg 1

88266 Medjugorje

fax: +387.88.651444

E-mail: medjugorje-mir@st.tel.hr

Internet: http://www.tel.hr/medjugorje

Medjugorie, 25 giugno 1997



Carissimi amici dei gruppi di preghiera di Medjugorie,

questa lettera esprime il profondo affetto che ci lega al messaggio di Medjugorie e sapendo che molti altri (vescovi, sacerdoti, religiosi e laici) hanno testimoniato più volte la loro gratitudine per i molteplici frutti spirituali scaturiti da questo messaggio, noi attraverso questo scritto volevamo farvi partecipi di una testimonianza comune che vuole anche essere un contributo per la difesa di questa opera di Maria che si è diffusa nel mondo intero e che da più parti continua ad essere minacciata.

Nessuno può negare - anche se di fatto c'è chi cerca di farlo - che il Movimento spirituale della Regina della Pace è una realtà viva nella Chiesa, suscitata da uno spirito di preghiera e non da iniziative umane. Questo fiume di luce, di vita, di pace e di amore per la Madre di Dio, ha generato gruppi di preghiera ovunque, ha ispirato conversioni, continua a guarire e consolare i cuori di tutti quei fedeli che hanno trovato nella semplicità del messaggio della Regina della Pace una direzione autentica per riscoprire il Vangelo e per ritornare nel cuore della Chiesa. Non si contano più oramai le conversioni avvenute a Medjugorie e grazie a quel messaggio tanti che avevano lasciato la Chiesa sono ritornati e tanti altri hanno imparato ad amarla di più.

Un giudizio definitivo non è stato ancora dato da parte delle competenti Autorità ecclesiastiche su queste apparizioni iniziate nel 1981 e che ancora continuano. E' un fatto però innegabile che questo Movimento spirituale della Regina della Pace sorto intorno ai Suoi messaggi è uno dei più grandi e autentici movimenti di preghiera di questo ventesimo secolo. Un Movimento che vive nella Chiesa e per la Chiesa poiché coinvolge i fedeli, il clero, i religiosi e i vescovi, che hanno dato e continuano a dare in vari modi, una pubblica testimonianza sui molteplici benefici spirituali che Medjugorie ha portato nella vita di tanti fedeli, non ultimo quello del ritorno alla vita di preghiera.

Decine di milioni sono i pellegrini che si sono recati a Medjugorie per pregare. Migliaia sono i sacerdoti e centinaia i vescovi che hanno lì celebrato la Santa Messa e ascoltato a lungo confessioni di penitenti come trasformati dalla grazia materna di Maria Santissima. Molti di loro sono ritornati nelle loro diocesi dando un'unanime testimonianza: "a Medjugorie la gente si converte." Conversioni che colpiscono l'attenzione dei Pastori perché sono "conversioni durature". La gente che ha sperimentato lì la presenza di Maria non si conta più, come non si contano più le storie delle personali conversioni, delle guarigioni spirituali e anche corporali, delle vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata nate dalla grazia di Medjugorie. Questi sono alcuni tra i principali frutti spirituali che hanno portato molti a concludere che la Regina della Pace è veramente presente a Medjugorie e che questa Sua presenza spiega la diffusione così rapida del Movimento di preghiera a Lei legato in tutto il mondo.

In ogni continente sono oggi tanti i gruppi di preghiera che hanno trovato nel messaggio della Regina della Pace una luce di speranza e di consolazione. Essi sono una presenza cristiana viva ed operante nella Chiesa. Si pensi ad esempio a tutti gli aiuti di carità che tanti gruppi di preghiera di Medjugorie hanno mandato dal mondo intero nella Bosnia-Erzegovina e in altri paesi, durante e dopo la guerra. Nessun'altra organizzazione umanitaria ha fatto così tanto per aiutare i tribolati della guerra come il volontariato della Regina della Pace. E questo lo diciamo per rendere gloria a Dio.



Diocesi, parrocchie, istituti e ordini religiosi, seminari e conventi, scuole e ambienti di lavoro, focolari domestici e numerosi altri luoghi nella Chiesa e nel mondo sono stati toccati dalla grazia di Medjugorie, dalla presenza - noi lo crediamo insieme a tanti altri - della Regina della Pace, che in quel luogo si è manifestata la prima volta il 24 giugno del 1981 e continua a farlo ai nostri giorni. Questa presenza materna ci fa ricordare quello che è avvenuto a Guadalupe, a Lourdes, a Fatima e in altri luoghi di apparizioni mariani: dove prima c'era come un deserto spirituale, dopo la visita materna di Maria è fiorita la vita, è ritornata la speranza, si è chiesto perdono ed è tornata la pace.

Per svalutare la realtà spirituale di Medjugorie non manca chi affermi: "in ogni luogo dove si prega ci sono conversioni." Ci sia però permesso di obbiettare: perché allora sempre di meno si prega oggi nelle parrocchie, nei seminari, nelle scuole, nelle fabbriche, nelle famiglie...? Perché a Medjugorie si prega così tanto? Come è possibile che la parrocchia francescana di un piccolo villaggio sia diventata per il mondo intero un così grande ed efficace richiamo alla preghiera?

Secondo la convinzione di molti, quell'oasi di pace è diventata per grazia di Dio uno dei luoghi di culto mariano nella Chiesa dove più si prega e ci si converte. Certamente nel dire questo non si pretende di imporre una fede nelle apparizioni di Medjugorie, ma si vuole semplicemente dare una serena testimonianza nel pieno rispetto di chi la pensa diversamente. Sull'albero di Medjugorie non è cresciuta nessuna eresia, ne ai pellegrini sono stati imposti modi di pensare o di agire contro la morale o la liturgia cattolica, o contro i sacramenti, ne sono stati trasmessi insegnamenti che hanno scandalizzato i credenti, come invece purtroppo avviene da altre parti.

Ci dispiace dirlo ma fa soffrire molto l'atteggiamento di coloro che si abbandonano a giudizi di condanna contro Medjugorie, lasciando tanti fedeli perplessi e disorientati. Anche lo scorso anno affermazioni ambigue, diffuse in modo a volte distorto da una certa stampa, hanno voluto far credere che ci sia stata una condanna ufficiale da parte della Chiesa sulle apparizioni, o che almeno esistano gravi sospetti nei loro confronti.

Per questo, nell'agosto del 1996, è dovuto intervenire il portavoce ufficiale del Santo Padre, Dr. Navarro Valls, per ribadire che "riguardo a Medjugorie non è intervenuto nessun fatto nuovo". Tale pronunciamento ufficiale era stato reso necessario dal momento che si erano diffuse notizie sulla stampa di tutto il mondo che il Vaticano vietava i pellegrinaggi a Medjugorie. Invece proprio quel provvidenziale comunicato del Vaticano riaffermava che tutti potevano recarsi in pellegrinaggio privato a Medjugorie, cioé che i laici possono continuare a organizzare i loro pellegrinaggi in quel luogo di preghiera.

La Regina della Pace è venuta in Bosnia-Erzegovina non per seminare zizzania o generare contese all'interno della Chiesa ma per proporre un messaggio di pace e di riconciliazione a dei popoli che qualche anno dopo venivano gettati nell'inferno di una guerra che in poco tempo avrebbe massacrato quelle terre. La Sua voce aveva gridato come in un deserto. Ella veniva per avvertire, ammonire e supplicare i suoi figli che senza la conversione del cuore non ci sarebbe stata la pace vera. La pace che c'era nel 1981 era solo apparente: dieci anni dopo infatti scoppiava la guerra. Ma questo nessuno quaggiù lo sapeva. Al tempo delle prime apparizioni non si capiva perché in un paese dove c'era la convivenza pacifica, la Signora dell'apparizione parlava della necessità di un urgente ritorno a Dio per aver la vera pace. Il 26 giugno del 1981 Lei si mostrava piangente dinanzi ad una grande croce. Il 26 giugno del 1991 cadevano le prime bombe sull'aeroporto di Ljubljana in Slovenia.

La Vergine Maria è venuta proprio per aprire i cuori alla pace, per formare le coscienze a dare e a ricevere il perdono. Riferendosi a questa straordinaria opera mariana di riconciliazione, l'allora Arcivescovo di Spalato, Monsignor Frane Franic, disse: "la Regina della Pace ha fatto più Lei in 6 anni di apparizioni a Medjugorie che tutti noi vescovi in quarant'anni di pastorale nelle nostre diocesi". Nessuno infatti come la Regina della Pace aveva tanto operato per la pace in Bosnia-Erzegovina. Quando è scoppiata la guerra, quella frase di Mons. Frane Franic è risultata più vera che mai. Con le bombe che cadevano tutto intorno a Medjugorie senza mai colpire quel villaggio debole e disarmato, la portata profetica del messaggio della Regina della Pace risuonava più potente che mai. E improvvisamente ci si rendeva drammaticamente conto che quel messaggio mariano non era stato sufficientemente creduto e accolto.

Medjugorie come Kibeho, in Ruanda (Africa). Anche qui la Vergine si manifestava nel 1981 per ammonire e richiamare i cuori dei suoi figli alla conversione prima che fosse troppo tardi. Qualche anno dopo venne una tremenda guerra civile che colpì come un flagello apocalittico quelle popolazioni africane. Medjugorie come Fatima, dove ai tre pastorelli, - oggi tanto lodati ma a quel tempo anche tanto ostacolati - la Regina del Rosario già nel 1917 parlò dell'avvento di una guerra più grande della prima e del castigo che dalla Russia si sarebbe abbattuto sul mondo intero se l'umanità non si fosse convertita consacrandosi al suo Cuore Immacolato. Purtroppo anche per il messaggio di Medjugorie, che come quello di Fatima parla di pace e di conversione, il cammino nella Chiesa non è facile, ha lo stesso destino di quello dei profeti: tante conversioni ma anche tante persecuzioni, tanta grazia ma anche tanta lotta, e come per i profeti solo dopo tante sofferenze e tribolazioni, gli uomini arriveranno a capirne veramente l'importanza.

Sono in tanti in effetti coloro che tra i vescovi, il clero e i fedeli del mondo intero hanno già riconosciuto in questo messaggio mariano proveniente dall'est, un'autentica ammonizione materna alla conversione tra le più efficaci per la Chiesa del ventesimo secolo. Un messaggio profetico di speranza e di pace che oggi alla luce del recente passato di guerra e di disperazione non può che commuovere tutti noi. Non è forse evidente il legame tra la guerra devastante scoppiata in Bosnia-Erzegovina e il messaggio edificante di Medjugorie? La guerra distruttrice non ha neanche scalfito il luogo che Dio ha scelto per diffondere questo straordinario messaggio di pace e di conversione. Medjugorie per grazia di Dio risplende oggi ancor più bella e grande che mai! Un messaggio che ha valicato i confini dell'est - a quel tempo ancora separato dall'ovest -, per colmare di speranza cuori dei fedeli di ogni nazione con il dono pasquale della Pace. "Mir, Mir, Mir", quelle parole della Regina della Pace sono anche oggi più attuali che mai.

Medjugorie, testimonia nella Chiesa, ancora una volta, il ruolo di Mediatrice e Avvocata che la "Donna vestita di Sole" ha per Volere di Dio nella Storia della Salvezza. Ella è riuscita ad avvicinare l'Est all'Ovest, non con la diplomazia, ma con la preghiera e la riconciliazione, con il potente annuncio evangelico che ci viene ricordato da Medjugorie: l'amore alla Croce di Cristo è l'unica strada per vincere il Male.

Aver fatto memoria di questi eventi era un dovere di onestà nei riguardi del messaggio di Medjugorie. E proprio alla luce di questi "segni dei tempi" ci sembra così urgente di ritornare a meditare e a vivere con un nuovo entusiasmo i messaggi della Regina della Pace. Messaggi semplici, e apparentemente ripetitivi, ma che contengono l'accorato appello di una Madre che non ha mai mancato di far sentire la Sua voce nel corso dei secoli. Una voce e una presenza materna che ha ammonito i popoli, li ha richiamati alle verità essenziali proclamate dalla Chiesa ed infine li ha ricondotti nel suo grembo come nazioni riconciliate al loro Padre e Creatore.

L'evento Medjugorie si colloca in un periodo della storia dell'umanità particolarmente minacciato dalle forze del Maligno. Basti pensare che le apparizioni di Medjugorie seguono di un mese circa l'attentato del Papa. Come avrebbe potuto la Regina della Pace rimanere indifferente dinanzi all'odio e alla violenza devastante di Satana, che preparava nell'oscurità uno degli attacchi più violenti che la storia conosca e di cui Sarajevo è oggi città simbolo? Se il messaggio di Medjugorie non ci fosse stato ci dovremmo meravigliare, non c'è ragione di turbarsi per il fatto che esiste Medjugorie! Non c'è ragione di scandalizzarsi se, grazie a Dio, come a Fatima anche a Medjugorie ha brillato la luce di Dio in mezzo alle tenebre di questo fine secolo. Questo messaggio di luce i sei veggenti di Medjugorie, in tutti questi anni, lo hanno concordemente testimoniato e trasmesso senza mai contraddirsi, malgrado tutti gli ostacoli, le sofferenze che i comunisti, e non solo i comunisti, hanno loro causato. Come avrebbero potuto resistere senza una speciale grazia da Dio?

"Medjugorie è la continuazione di Fatima" questo disse il Santo Padre Giovanni Paolo II al vescovo Paolo Maria Hnilica SJ, nel 1984. Quante volte il Papa ha parlato favorevolmente di Medjugorie con cardinali, vescovi, sacerdoti, gruppi di fedeli, che si sono recati a renderGli visita e lo hanno informato su Medjugorie. Il Vicario di Cristo così attento al corso della storia, non ha mai esitato a manifestare il suo amore e la sua gratitudine per il messaggio di Medjugorie. "Proteggete Medjugorie", il Papa lo disse anche al francescano Padre Jozo Zovko che aveva pagato con il carcere la sua fedeltà alle apparizioni di Medjugorie quando vi era parroco nel 1981. Non solo Giovanni Paolo II ha manifestato la sua benevolenza verso Medjugorie ma ha anche espresso più di una volta (come recentemente ha testimoniato il Presidente croato) il suo desiderio di recarsi in visita a Medjugorie.

La presenza della Madre di Dio a Medjugorie in questo anno consacrato al Suo Figlio, unico Salvatore del mondo, continua a incoraggiarci a seguire il Papa, il Vicario di Cristo, ovunque egli vada. Medjugorie è diventato come Fatima un centro internazionale di preghiera e di sostegno spirituale per la Chiesa universale e in modo particolare per il ministero di Giovanni Paolo II. La Regina della Pace è scesa in campo a Medjugorie anche per confermare il "Totus tuus" del Santo Padre e aiutarlo così a portare a termine l'immenso compito che il Signore gli ha affidato, che come lui più volte ha ricordato é quello di introdurre la Chiesa nel Terzo Millennio. Chi più di Lui infatti è stato preparato dalla sofferenza ad aprire la Porta Santa nel Natale del 1999 e spalancare così le porte della Misericordia infinita di Dio per introdurvi la Chiesa intera?

Cari fratelli e sorelle dei gruppi di preghiera di Medjugorie, noi anche siamo chiamati a fare quello che il Papa ha chiesto nel suo ultimo viaggio in Polonia: metterci in ginocchio per implorare da Dio la grazia che Giovanni Paolo II possa guidare la Chiesa nel Terzo Millennio. Fatima agli inizi del secolo e Medjugorie alla fine del Millennio manifestano quella speciale presenza materna che viene in aiuto alla Chiesa, al Santo Padre, ai popoli di tutto il mondo in particolari momenti di bisogno.

Il Movimento spirituale di Medjugorie, che vive nella Chiesa di questo fine Millennio, sta sperimentando da anni una vita spirituale che scaturisce dall'incontro con il Cuore Immacolato di Maria. Come Elisabetta anche noi abbiamo risentito la gioia che la presenza della Vergine infonde nei cuori dei semplici che ricorrono alla Sua intercessione materna. Lei viene per rivelarci tutta la bellezza di appartenere a Cristo: Via, Verità e Vita! E questa vita nuova Lei l'ha portata anche a Medjugorie per risanare le ferite di tanti all'interno della Chiesa che si trova oggi in un particolare bisogno di rinnovamento nello Spirito Santo. Senza l'incontro con la Madre di Gesù non c'è vita soprannaturale e questa vita è sempre minacciata, c'è sempre Erode che cerca di sopprimerla.

Noi tutti pellegrini di Medjugorie abbiamo quindi la grande responsabilità di far fruttificare il dono della preghiera che la Regina della Pace è venuta a portare a Medjugorie. L'arma per combattere Satana e i suoi seguaci è la preghiera del cuore e la penitenza che ci fanno camminare nella Verità del Vangelo. I messaggi di Medjugorie, senza alcuna imposizione hanno suscitato un Movimento di preghiera che spontaneamente si è diffuso in tutto il mondo per aiutare ogni uomo di buona volontà a camminare nella Verità! Oggi nella Chiesa è purtroppo tanto diffusa la frenesia dell'azione. Medjugorie ci ricorda che la Chiesa è più che mai attiva nel Cenacolo, perché lì gli apostoli sono "assidui e concordi nella preghiera con Maria, la Madre di Gesù" (Atti 1,14).

Non dobbiamo permettere che questo spirito di comunione e di preghiera che anima da anni il Movimento di Medjugorie venga soffocato da polemiche, disaccordi, divisioni e condanne gratuite. Bisogna ritornare a vivere i messaggi e il loro più urgente appello continua ad essere quello di sempre: "pregate, pregate, pregate". Il Movimento spirituale di Medjugorie è nato per restare fedele a questo appello della Regina della Pace. Questo messaggio ci ha condotto ad adorare Gesù realmente presente nella Santissima Eucarestia, ad attingere da Lui la Luce dello Spirito Santo per comprendere e amare la Parola di Dio e per avere così la forza e il coraggio di vivere la Verità del Vangelo, di perdonare e trovare la pace.

E' solo la nostra conversione che decide le sorti dell'umanità futura. Non sono i programmi, i convegni, le parole che alla fine cambieranno il mondo. La Regina della Pace ci ha indicato la Via Maestra per arrivare alla conversione del cuore. E' la Via che conduce al Cenacolo dove per mezzo della preghiera in comunione con Maria, la Sposa dello Spirito Santo, noi riconoscendo i nostri peccati facciamo penitenza e ci convertiamo. Ecco perché Medjugorie non ci chiede grandi programmi, ma le cose semplici che troviamo nei suoi messaggi, esse sono come cinque sassolini: "l'Eucarestia, la Parola di Dio, la Confessione mensile, il rosario, il digiuno". E anche a noi come a Davide ci viene promessa così la vittoria su Golia.

Non dobbiamo stupirci se Satana tenta molte strade per distruggere i frutti soprannaturali maturati all'interno del Movimento spirituale di Medjugorie. Noi per difenderci dobbiamo autenticamente amare, servire e imitare la nostra Regina e Madre della Pace, vivendo i Suoi messaggi che ci invitano alla conversione attraverso la preghiera, il digiuno, l'abbandono in Dio per aver la pace. Non dobbiamo avere paura delle menzogne che vengono diffuse su Medjugorie, noi dobbiamo rispondere con la verità della nostra vita cristiana. La nostra devozione mariana deve diventare sempre di più vera imitazione mariana. Lei vivrà così la Sua vita in noi. Se vogliamo conoscere il Figlio di Dio andiamo dalla Madre! Giovanni Paolo II ci da l'esempio. Lui, il Papa, va da Maria, per conoscere Gesù, Le dice : "Totus tuus".

Il Movimento di Medjugorie è un camminare incontro a Maria e insieme a Lei scoprire il Figlio Suo. Questo cammino spirituale, considerato da moltissimi una grande benedizione per la Chiesa, non crea confusione. La confusione è opera del Maligno. La Regina della Pace nei suoi messaggi non disorienta ma orienta alla Verità evangelica e Medjugorie stesso è diventato per innumerevoli pellegrini un luogo di riconciliazione con la Chiesa e non di separazione dalla Chiesa. Il Movimento vive nella Chiesa e per questo ama la Chiesa locale dove è presente con i suoi gruppi di preghiera. Quanti Pastori - come il defunto cardinal Siri di Genova - hanno reso grazie a Dio per la presenza rinnovatrice dei gruppi di Medjugorie nelle loro diocesi e nelle loro parrocchie!

Lo sappiamo bene che ci sono anche voci contrarie a Medjugorie ma non è la prima volta che intorno ad un intervento soprannaturale ci siano nella Chiesa pareri discordanti anche tra gli stessi vescovi. Ma innanzitutto noi vogliamo fidarci del discernimento del Supremo Pastore, di Giovanni Paolo II che in merito agli eventi di Medjugorie non ha mai mostrato di avere dei dubbi sulla loro origine soprannaturale.

"Il mondo sta perdendo il soprannaturale, la gente lo trova a Medjugorie attraverso la preghiera, il digiuno e i sacramenti" questo disse il Santo Padre alcuni anni fa dopo l'incontro con una commissione di medici dell'associazione Arpa, che insieme al vescovo Hnilica riferivano al Papa dei risultati scientifici a cui la stessa commissione era pervenuta dopo aver esaminato le estasi dei sei veggenti. Essi conclusero che quei fenomeni erano inspiegabili dal punto di vista naturale. Era la prima volta che strumenti scientifici "misuravano" il fenomeno delle estasi simultanee dei sei veggenti durante le apparizioni a Medjugorie.

Carissimi amici, uniamo i nostri cuori al Cuore Immacolato di Maria. Tanti di noi avvertono chiaramente che questi sono i Suoi tempi, i tempi annunciati a Fatima, confermati dal messaggio di Medjugorie! Sono i tempi del "Totus tuus" universale che attraverso il pontificato di Giovanni Paolo II si sta diffondendo in tutta la Chiesa, ma che trova oggi così forti resistenze.

Ci piace concludere proprio con le parole del nostro amato Santo Padre che nell'Angelus del 7 marzo 1993, riferendosi alla guerra in Bosnia-Erzegovina, diceva:

"Bisogna tornare a Dio: riconoscere e rispettare i diritti di Dio! Chiediamo alla Vergine Santa questa rinnovata consapevolezza. La sua presenza ammonitrice e materna tante volte si è fatta sentire, anche nel nostro secolo: sembra quasi che ella voglia avvertirci dei pericoli che incombono sull'umanità. Alla forza oscura del male, Maria ci chiede di rispondere con le pacifiche armi della preghiera, del digiuno, della carità: ci addita Cristo, ci porta a Cristo. Non deludiamo le attese del suo cuore di Madre."

Non sono queste parole del Papa come una sintesi meravigliosa dei messaggi della Regina della Pace che da Medjugorie si sono diffusi nel mondo intero?

La Regina della Pace ci vuole uniti nella preghiera in fiduciosa attesa di una Nuova Pentecoste che rinnovi la faccia della terra. Così il Papa e la Madre di Dio ci vogliono preparare al Grande Giubileo. In cammino con Lei andiamo incontro al Signore!

Uniti dallo stesso amore per la nostra Madre e Regina della Pace,

+ Monsignor France FRANIC - Arcivescovo emerito di Spalato

+ Paolo Maria HNILICA SJ - vescovo titolare di Rusado

 

P. Tomislav PERVAN - Provinciale Francescani di Erzegovina

P. Ivan LANDEKA - Parroco di Medjugorie

P. Jozo ZOVKO - Francescano

P. Slavko BARBARIC - Francescano

P. Leonard OREC - Francescano



PRESS BULLETIN 69, 16 luglio 1997.



UFFICIALE


Nella lingua croata esiste un termine interessante per il comando militare: "casnik",che vuol dire ufficiale.L'etimologia di questa parola implica che chi ricopre questo ruolo debba essere una persona morigerata.

Non ho fatto ricerche su come lo stesso concetto venga espresso in altre lingue,ma so che la lingua croata ha ragione.Se non si è persone morigerate,non si può difendere la propria patria.Questo non vale solo per il campo militare.Anche se non siamo dei soldati,ognuno di noi deve essere un ufficiale,una persona i cui passi sono guidati dalla moralità.In questo modo i nostri comportamenti renderanno onore a noi ed al nostro popolo.

La Vergine dice qualcosa di simile,ma con altre parole.Ella dice che dovremmo essere portatori pace.Leggendo anche altri messaggi da Lei inviati,ci rendiamo conto che questo suo invito non é un richiamo di moda,ma qualcosa da accogliere molto seriamente.Oggi la pace é davvero in pericolo,che noi lo ammettiamo o meno.L'uomo d'onore non perderà questa occasione.

Il mondo che la Regina della Pace intende costruire non é un mondo di violenza,bensì un mondo in cui sia possibile per tutti vivere liberamente.Spero che questo sia il mondo per ognuno di noi.Ancora una cosa:la parola della Vergine è sempre la parola di un cuore aperto e sincero!

 

Fra Miljenko Stojic



N O T I Z I E


NUMERO DI COMUNIONI E NUMERO DI CONCELEBRANTI

Nel mese di Giugno presso il Santuario della Regina della Pace a Medjugorie,sono state impartite 143.000 sante comunioni e la S.Messa è stata concelebrata da 3.504 sacerdoti provenienti dal paese e da fuori, vale a dire 117 sacerdoti al giorno.

Citeremo solo alcuni dei paesi di provenienza dei pellegrini che durante lo scorso mese hanno visitato Medjugorie: Spagna, Francia, Irlanda, Inghilterra, Corea, Slovacchia, Repubblica Ceca, America, Germania, Italia, Polonia, Brasile, Ghana, Belgio, Cile, Costa Rica, Ungheria, Romania, Paesi Bassi, Slovenia e naturalmente Croazia.

VIAGGIO IN MISSIONE DI FRA SLAVKO BARBARIC

Oggi non ci sono particolarmente paesi che non siano interessati da una crisi religiosa.Alcuni paesi l'avvertono in modo più forte, altri in modo più debole. I Paesi Bassi sono uno dei paesi scossi da una profonda crisi religiosa. Tuttavia ci sono stati e continuano ad esserci pellegrini provenienti da questo paese a Medjugorie.Col passare del tempo sono diventati testimoni dei messaggi della Vergine nel proprio ambiente e desiderano diffonderli ad altri credenti nel proprio paese. Ecco perchè hanno chiesto a fra Slavko ed alla veggente Vicka di far loro visita.Per tre giorni i due hanno incontrato un gran numero di fedeli che hanno preso parte al programma di preghiera. E' stato interessante vedere come un movimento spirituale di Medjugorie abbia portato nuova luce nel cuore degli uomini perché ..."solo chi é stato a Madjugorie é pronto a pregare,adorare e prendere parte regolarmente alla Santa Messa..." ha dichiarato il parroco di una delle parrocchie presso le quali si sono tenuti gli incontri.

In occasione della sua visita nei Paesi Bassi fra Slavko, insieme a Vicka ed amici,hanno fatto visita al generale Croato processato dal tribunale internazionale de L'Aia Tihomir Blaskic. Con questa sua visita egli non intendeva naturalmente pregiudicare la decisione della corte, ma visitare un uomo che da oltre un anno attende la sentenza e confortarlo spiritualmente. Un prigioniero ha diritto a questo,che sia colpevole o meno non importa. Blaskic si é spontaneamente rimesso al giudizio della corte poiché é convinto della propria innocenza e del diritto del popolo croato di difendersi da ogni attacco,anche quando i nemici sono di numero nettamente superiore.Gli era stato garantito che il suo processo avrebbe avuto inizio nel giro di due mesi. Con grande stupore di tutti, un accordo non é stato raggiunto. Ciò ha scosso l'opinione pubblica croata e tutti i mezzi con i quali, a livello internazionale, si cerca in ogni modo di mettere sullo stesso piano aggressore e vittima, già dai primi attacchi armati alla Croazia.

IL PELLEGRINAGIO MILITARE

Con una grande processione serale, durante la quale più di mille soldati croati insiema a qualche migliaio di pellegrini, hanno percorso Medjugorje portando candele accese fino alla statua della Vergine, si è concluso il quarto pellegrinaggio militare al Santuario della Regina della Pace a Medjugorje.

Il pellegrinaggio dei militari è iniziato con l'incontro davanti alla chiesa di San Giacomo e proseguito con una grande processione alla Collina delle appariyioni, dove hanno recitato il Rosario per la pace. Dalla chiesa alla Collina la preghiera è stata guidata da fra Ivan Bradvica. Al ritorno dalla Collina delle apparizioni molti sacerdoti attendevano i militari per la confessione. Prima dell'inizio della celebrazione della S. Messa il parroco di Medjugorje fra Ivan Landeka ha salutato tutti i presenti. La celebrazione eucaristhica, alla quale hanno partecipato 50 sacerdoti provenienti dal paese e dall'estero, tra cui anche il parroco Ivan Landeka ed il cappellano militare fra Miljenko Stojic, è stata guidata da fra Joakim Gregov, cappellano militare, scultore ed appartenente alla provincia francescana di Zara. Nella sua omelia, tra le altre cose egli ha detto: "... Dovete proteggere e difendere la vostra patria, con il solo aiuto di Dio. Affinchè la vostra terra sia santa, proteggela dal maligno. Iniziate e concludete le vostre giornate con la preghiera, nel nome di Dio. Avete calpestato questo santo suolo, di recente siete stati anche a Lourdes e questo dimostra quanto il soldato abbia bisogno della preghiera e sia desideroso di pregare..."

Neppure in questa occasione i militari hanno dimenticato di pregare per il proprio generale Tihomir Blaskic.

SEMINARIO PER I SACERDOTI

Circa 120 sacerdoti provenienti dall'Inghilterra, Germania, Francia, Italia, Romania, Polonia, America, Spagna e Croazia si sono incontrati all'inizio di luglio presso il Santuario della Regina della Pace a Medjugorje in occasione di un seminario durato quattro giorni. Durante il seminario i sacerdoti hanno ascolatato lezioni, riflettuto, pregato, celebrato insieme lìEucaristia e si sono recati sui monti di Medjugorje. Il seminario dal tema "I sacerdoti alla scuola di Maria" è stato organizato e guidato da fra Slavko Barbaric e dn Cosimo Cavalluzzo, un sacerdote italiano che si occupa soprattutto di predicazione e contribuisce all'arganizzazione de vari seminari.



A V V I S O


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PRESS BULLETIN 68, 02 luglio 1997.





IL NOSTRO CAMMINO


Per tutti gli anniversari delle apparizioni della Regina della Pace a Medjugorje arriva un gran numero di persone. Giungono in vari modi da tutte le parti del mondo.

Sono molto interessanti coloro che vengono a piedi. Spesso il loro cammino è lungo centinaia di chilometri. Se la pioggia non li bagna, sicuramente il sole li scotta e la polvere li copre. Fisicamente stanchi, ma riposati nello spirito, vengono alla Regina della Pace per farsi consigliare su come camminare su questa terra.

Il loro esempio insegna che se non si conosce quello che davvero si vuole, nella vita non si arriva da nessuna parte. E' sbagliato trascorrere giorni e giorni alla ricerca di quello che non porta ad alcun risultato. Il tempo che i santi hanno trascorso alla ricerca nel deserto era un tempo in cui essi sapevano cosa volevano e, attraverso un duro cammino nel deserto, sono riusciti a raggiungerlo.

La Regina della Pace ci invita a prepararci alla nostra missione col nostro cammino. Esso sarà talvolta duro, ma ci condurrà alla meta desiderata solo se lo vorremo. A noi quindi avviarci e procedere a testa alta.

Fra Miljenko Stojic

N O T I Z I E


IL 16 ANNIVERSARIO DELLE APPARIZIONI DELLA VERGINE NELLA PARROCCHIA DI MEDJUGORJE

Nel corso degli ultimi 16 anni la presenza della Vergine in questa parrocchia si è diffusa in tutto il mondo grazie ai pellegrinaggi. Nonostante la guerra che ha colpito il nostro paese, il messaggio di pace della Vergine ha raggiunto anche le zone più remote del mondo facendo di Medjugorje una parrocchia mondiale. Lo conferma la presenza di circa 100.000 fedeli che hanno visitato Medjugorje in occasione del sedicesimo anniversario. E' praticamente impossibile elencare i paesi da cui essi sono partiti per recarsi in pellegrinaggio dalla Regina della Pace. Basti dire che in soli due giorni, il 24 ed il 25 giugno, sono state impartite 40.000 sante Comunioni. Una moltitudine di pellegrini provenienti dal paese, gran parte dei quali scalzi, è giunta a Medjugorje per rendere grazie a Maria per la pace ricevuta. La Santa Messa serale nel giorno dell'anniversario, a cui hanno partecipato più di 50.000 fedeli, è stata celebrata da Fra Gabrijel Jurisic. Con lui hanno concelebrato 212 sacerdoti provenienti da 31 paesi. Nella giornata dell'anniversario presso il santuario sono state celebrate Messe per gruppi di varie lingue, circa 15.

In occasione del sedicesimo anniversario delle apparizioni della Vergine a Medjugorje sono giunti anche tre importanti rappresentanti della Chiesa: l'arcivescovo di Spalato in pensione Frane Franic, il vescovo in Italia Paolo Hnilica e l'arcivescovo dell'arcidiocesi di Manizales in Columbia Fabio Betancur Tirado, in viaggio verso Roma dove incontrerà Sua Santità Giovanni Paolo II. Hanno celebrato la S. Messa insieme ai pellegrini e reso testimonianza della propria convinzione della presenza della Vergine nella parrocchia di Medjugorje.

Il 24 giugno, alla vigilia del sedicesimo anniversario delle apparizioni della Vergine, si è tenuta la sesta edizione della "Marcia della Pace". Ha avuto inizio alle 6,45 con la preghiera e la benedizione dei pellegrini dinanzi al convento francescano a Humac. I circa 7.000 pellegrini si sono messi in cammino alla volta di Medjugorje verso le 7,00. Dopo l'arrivo a Medjugorje i fedeli si sono raccolti dinanzi alla chiesa per una breve preghiera comunitaria. L'idea della "Marcia della Pace" venne ai fedeli ed amici di Medjugorje nei momenti più duri della guerra, nel 1992. Questa marcia di preghiera lunga 13 km è una risposta alla discordia, alla violenza ed all'odio ed uno stimolo alla vera pace e riconciliazione.





LA REGOLARE APPARIZIONE DELLA VERGINE ALLA VEGGENTE IVANKA

La veggente Ivanka Ivankovic Elez ha avuto la regolare apparizione annuale il 25 giugno 1997. Secondo la testimonianza degli stessi veggenti, i quattro (Vicka, Marija, Ivan e Jakov) continuano ad avere apparizioni giornaliere, mentre Mirjana ed Ivanka hanno un'apparizione l'anno. Durante la sua ultima apparizione quotidiana ad Ivanka il 7 maggio 1985, affidandole il 10 segreto, la Vergine disse a Ivanka che, per tutto il resto della sua vita, avrebbe avuto una visione l'anno in occasione dell'anniversario delle apparizioni. E cosi è stato anche quest'anno. Ivanka ha avuto l'apparizione, durata sei minuti, a casa dei genitori. Dopo l'apparizione Ivanka ha detto: "La Vergine mi ha parlato del quinto segreto ed ha pronunciato il seguente messaggio: Cari figli, pregate col cuore affinchè sappiate perdonare ed essere perdonati. Vi ringrazio per le preghiere e l'amore che mi donate."

LA VISITA DEL VESCOVO DELLA TANZANIA MONSIGNOR DAMIANO KYARUZI

Alla fine di maggio si è recato in visita a Medjugorje il vescovo neo-eletto della Tanzania, Monsignor Damiano Kyaruzi. Durante il suo viaggio a Roma, dove sarà ordinato vescovo, egli ha fatto visita anche a Medjugorje. Ecco cosa ha dichiarato in questa occasione:

Sono un sacerdote della diocesi di Bukoba in Tanzania. Fino ad ora sono stato vicario generale della mia diocesi ed ora sono stato nominato vescovo della diocesi di Sumbawanga. Sono sacerdote già da 29 anni. Sarò consacrato vescovo in occasione dell'anniversario della mia ordinazione sacerdotale, il 29 luglio 1997. Questa è la prima volta che vengo a Medjugorje. Sono venuto qui per pregare prima di essere ordinato vescovo. Qui ho trovato un luogo e delle persone che pregano molto in chiesa, a Podbrdo e a Krizevac. Ho notato una profonda devozione nei confronti di questi monti. Questa è un'esperienza importante per me poichè mi fa comprendere che la gente è disposta a pregare quando viene loro data l'occasione e quando è ben guidata. Ma questo non è solo un luogo di preghiera, ma un luogo dove si può imparare molto. Ho capito una cosa importante: tutti noi siamo pellegrini. I pellegrini che vengono qui scoprono il dono della vita e Dio qui li cura; essi tornano a Dio, comprendono le leggi della vita e divengono messaggeri di pace. Ho intenzione nella mia opera di parlare alla gente e dire loro di non aver paura di accettare la vita, anche se so che non è facile. Salendo sui monti di Medjugorje possiamo comprendere queste difficoltà. Questa esperienza la si può vivere soprattutto a Krizevac. A Krizevac si impara questa lezione: bisogna accettare tutto quello che nella vita si riceve e portare a compimento il proprio compito. Bisogna solo guardare e seguire la via della croce di Gesù. Mi auguro che tutti i pellegrini qui accolgano il proprio pellegrinaggio di vita con Dio e con Maria."

LA VISITA DEL VESCOVO DEL CAMERUN

Monsignor ADALBERT HDZANA, vescovo della diocesi di Mbalmayo in Camerun è venuto in visita a Medjugorje a metà giugno. Ecco cosa ha dichiarato in quella occasione:

"Faccio visita con piacere agli importanti luoghi mariani di pellegrinaggio. Sono già stato due volte a Lourdes e a Fatima. Sono molto felice e soddisfatto di essere venuto qui. Mi sembra che Medjugorje sia il proseguimento di Fatima. Lo ha già detto qualcuno prima, ma quello che vedo qui è un proseguimento di Fatima perchè vedo una realizzazione del Vangelo confacente all'attuale situazione ed all'uomo di oggi. La Vergine parla in modo molto semplice. Nei messaggi non ci sono minacce nè paure per il cuore dell'uomo. Qui si mette l'accento sulle cose importanti: l'amore e la fiducia in Dio. Però il peccato si oppone alla vita che Dio ci offre qui. Tutto quello che la Vergine ci dice qui è contenuto nel Vangelo ed i metodi ai quali ci invita sono quelli evangelici e della tradizione della Chiesa. Qui si parla di vita mentre nel mondo si vive la morte. I sacramenti sono i canali attraverso i quali ricevere la vita divina. Anche la Vergine ci invita ad accogliere i sacramenti ed a viverli. Si tratta soprattutto del sacramento della riconciliazione e, al centro, si trova l'eucarestia.

Mi sembra che qui tutto accada in modo molto semplice e che si metta l'accento sulle cose più importanti. Credo che la Chiesa debba essere molto ragionevole verso questi avvenimenti. Può prendere tutte le precauzioni poichè gli avvenimenti qui non sono ancora terminati, ma qui accadono cose buone, e già da tempo, e questo deve aiutarci a capire di cosa si tratti. Penso che quello che ho appreso qui mi aiuterà a tornare più al pastorale, come ci ha detto anche il Papa, per poter fare di tutto per prepararci bene al Giubileo del 2000. La cosa che più mi sta a cuore di Medjugorje, che dirò ai miei, è la conversione e la consacrazione. La Vergine ci ripete continuamente di liberarci dal peccato e di aprirci all'amore di Dio. Al mio ritorno metterò di nuovo l'accento sulle cose che qui ho udito e vissuto. E' questa la re-evangelizzazione. Invito tutti ad approfittare di questo tempo di grazia che Dio ci concede per mezzo di Maria. Dio vi benedica. Pregherò per voi tutti e voi pregate per me e per il mio paese.

 

 

PRESS BULLETIN 67, 18 giugno 1997.



LA CULTURA DELLA SOLIDARIETA'

Non sono stato io ad ideare questo titolo. L'ho preso in prestito da un simposio al quale ho partecipato poco tempo fa. Questo simposio è stato uno dei modi tramite i quali i francescani croati si preparano al terzo millennio, in armonia con l'iniziativa della Chiesa del "Giubileo 2000".

Riflettendo su tutto questo sono giunto alla conclusione che già qualcuno nella nostra epoca ha parlato di queste cose: è stata la Vergine, che ha iniziato a parlare al mondo in modo particolare il 25 giugno 1981. Manifestandosi in uno stato comunista, Ella ha incoraggiato tutti i popoli oppressi ed ha invitato i cosiddetti "stati democratici" ad essere solidali con gli altri. La Sua intenzione era quella di unificare le genti e di rendere tutti davvero fratelli e sorelle.

La Vergine è riuscita nel proprio intento con tutti coloro che hanno voluto ascoltarLa e questo cerchio si allarga di giorno in giorno sempre più. Mi pare che abbiamo letto innumerevoli testimonianze di quanti, grazie alle parole della Vergine, sono riusciti a cambiare la propria vita. Ma se ci limitassimo alla sola lettura, non avremmo fatto un granchè e neppure il sovracitato simposio scientifico avrebbe fatto molto se si limitasse solo alla propria "scienza". Abbiamo bisogno anche di opere, oltre alle esperienze di cui leggiamo o sentiamo parlare. La Vergine ce lo promette e ci invita a seguire incessantemente le vie del Signore. Solo allora riusciremo a realizzare una vera cultura della solidarietà, senza la quale è impossibile vivere su questa terra.

Per il Santuario della Regina della Pace a Medjugorje sono passate dieci milioni di persone, che sono diventate portavoce e messaggeri di una nuova cultura: la cultura della solidarietà. E tu cosa fai?

Fra Miljenko Stojic

NOTIZIE



NUMERO DI COMUNIONI E NUMERO DI CONCELEBRANTI

Nel mese di maggio presso il Santuario della Regina della Pace a Medjugorje sono state impartite 107.500 sante comunioni e la S. Messa è stata concelebrata da 2.883 sacerdoti provenienti dal paese e da fuori, vale a dire 93 sacerdoti al giorno.



IL 16" ANNIVERSARIO DELLE APPARIZIONI DELLA VERGINE NELLA PARROCCHIA DI MEDJUGORJE

Il 25 giugno presso il Santuario della Regina della Pace verrà celebrato il 16° anniversario delle apparizioni della Vergine. Fino ad oggi il santuario di Medjugorje è stato visitato da più di dieci milioni di persone provenienti da tutte le parti del mondo che, nei loro paesi e nelle loro parrocchie, si sono fatte portavoce dei messaggi di pace della Vergine rivolti all'individuo ed alla collettività.

I primi a rendere testimonianza della presenza della Vergine nella parrocchia di Medjugorje furono i veggenti di Medjugorje. Secondo la testimonianza di sei giovani parrocchiani, dal 24 giugno 1981 la Beata Vergine Maria appare quotidianamente nella parrocchia di Medjugorje. Quel giorno i veggenti ebbero paura dell'apparizione della Vergine e fuggirono. Il giorno seguente, il 25 giugno, risposero all'invito della Madonna e si recarono sulla collina delle apparizioni e qui pregarono e parlarono con Lei.

Per questo motivo si celebra questo giorno come l'anniversario delle apparizioni della Regina della Pace, ovvero la data in cui Ella si è manifestata.

Come ogni anno, in occasione dell'anniversario, riportiamo in breve alcune informazioni sulla vita dei veggenti al momento di quelle apparizioni.

Ivanka Ivankovic è nata nel 1966. Ha avuto apparizioni giornaliere dal 24 giugno 1981 fino al 7 maggio 1985. Quel giorno, rivelandole il decimo mistero, la Vergine le ha detto anche che per tutto il resto della sua vita avrebbe avuto l'apparizione una volta l'anno, in occasione dell'anniversario del 25 giugno. Fino ad ora le cose sono andate così.

Mirjana Dragicevic- Soldo è nata nel 1965. Ha avuto apparizioni giornaliere dal 24 giugno 1981 fino al 25 dicembre 1982. Il giorno dell'ultima apparizione la Vergine le ha detto anche che per tutto il resto della sua vita avrebbe avuto l'apparizione una volta l'anno, il giorno del suo compleanno, il 18 marzo. Dal 2 agosto 1987, il secondo giorno di ogni mese, sente la voce della Vergine e prega insieme a Lei per coloro che non credono. Anche a Mirjana la Vergine ha rivelato il decimo mistero.

Vicka Ivankovic è nata nel 1964. La Vergine le è apparsa per la prima volta il 24 giugno 1981. Continua ancora ad avere apparizioni tutti i giorni. La Vergine le ha rivelato nove misteri.

Marija Pavlovic-Lunetti è nata nel 1965. La Vergine le è apparsa per la prima volta il 25 giugno 1981 ed ancora oggi continua ad avere quotidianamente delle apparizioni. Tramite lei il 25 di ogni mese la Vergine invia un messaggio alla parrocchia ed al mondo. Fino ad ora la Vergine le ha rivelato nove misteri.

Ivan Dragicevic è nato nel 1965. Dal 24 giugno 1981 la Vergine gli appare quotidianamente ed anche a lui ha rivelato nove misteri.

Jakov Colo è nato nel 1971. Dal 25 giugno 1981 ha apparizioni quotidiane. La Vergine gli ha rivelato nove misteri.

Tutti i veggenti vivono nella parrocchia di Medjugorje ad eccezione di Marija Pavlovic, che vive in Italia e che di tanto in tanto viene a Medjugorje.



INCONTRO CON L'ARCIVESCOVO SLOVENO

Su invito dei pellegrini e degli amici di Medjugorje, fra Slavko ha visitato alcune parrocchie in Croazia e Slovenia nel mese di maggio 1997 trasferendo ai fedeli, nelle loro chiese, il messaggio di pace della Vergine e lo spirito del programma di preghiera di Medjugorje. A tutti gli incontri hanno partecipato numerosi fedeli e durante uno di questi in Slovenia, fra Slavko ha incontrato anche l'arcivescovo Franco Rodeo. Durante il loro colloquio molto aperto fra Slavko gli ha chiesto se era a conoscenza del fatto che molti sloveni si recano a Medjugorje e gli ha anche chiesto qual è la sua posizione a riguardo. La risposta è stata: "Una volta il vescovo di Pescara ha chiesto al Papa come comportarsi con i fedeli che vanno a Medjugorje ed il Papa ha replicato: cosa fa lì il popolo? Ed il vescovo gli ha risposto: Prega, si confessa e fa penitenza! Ed il Papa ha replicato: Allora lasciate pure che la gente vada!" Fra Slavko ha chiesto all'arcivescovo se condividesse quest'opinione ed il vescovo con un simpatico sorriso ha detto: "Sì".



L'ARCIVESCO FRANIC ALLA PRESENTAZIONE DELLA MONOGRAFIA FOTOGRAFICA SU MEDJUGORJE

E' stata presentata a Spalato la monografia fotografica su Medjugorje, di cui abbiamo parlato nello scorso numero del bollettino, quello del 3 giugno 1997. Alla presenza di molti fedeli ed esponenti del mondo culturale, religioso e dell'opinione pubblica di questa città, monsignor Frane Franic, arcivescovo in pensione della diocesi di Spalato- Makarska, ha presentato per primo il libro. Ecco quanto ha dichiarato in quell'occasione: "Le apparizioni della Vergine devono essere considerate come un ulteriore intervento nella storia dell'uomo, che potrà essere compreso solo nel lungo periodo. Io ho sentito di persona la voce della Vergine, sebbene non l'abbia mai vista. Nei frutti di Medjugorje, la preghiera, il digiuno e l'amore fraterno, vedo i segni di una preparazione all'incontro con Dio. Con la Dichiarazione del 1991 i nostri vescovi hanno ribadito che Medjugorje è un luogo di pellegrinaggio e di preghiera e tale è diventato per i fedeli di tutto il mondo.

 


PRESS BULLETIN 66, 04 giugno 1997.



QUAL E' IL VERO PROBLEMA


Poichè ci consideriamo credenti, ci arrabbiamo se qualcuno ci dice che non preghiamo. Allo stesso tempo, nel profondo del nostro animo, sappiamo che questa è la verità. Vogliamo però mantenere intatta la nostra faccia di credenti.

Invece di cercare di salvare la faccia, sarebbe meglio pensare al perchè non preghiamo. Le nostre esperienze quotidiane ci mostrano che una delle risposte più frequenti è: non ho tempo. La stessa risposta viene data sia quando si tratta di pregare da soli, sia quando si tratta di pregare in famiglia. Elencheremo migliaia di cose per giustificare che effettivamente non abbiamo tempo. Si tratta di motivi seri ed importanti e la conclusione del non avere tempo sembrerà giustificata.

Ha quindi torto la Vergine che ci invita incessantemente a pregare singolarmente e collettivamente. Se anche Lei dovesse andare in ufficio, prendersi cura dei bambini, guardare la televisione, ascoltare le notizie, lavorare al computer, preoccuparsi di pagare le bollette... forse parlerebbe diversamente.

La Vergine ha torto? Sicuramente sì, se consideriamo la preghiera come una delle cose che dobbiamo fare nel corso della giornata. Se invece intendiamo la preghiera come un pilastro attorno al quale ruota tutta la nostra giornata, allora la Vergine ha ragione. Pertanto la prima cosa che faremo al mattino non sarà bere in fretta e furia una tazzina di caffè o qualcosa di simile, bensì pregare, da soli e collettivamente. A quel punto avremo tempo e per le altre cose... si vedrà dopo aver pregato.

Fino a quando la preghiera non sarà al primo posto, verrà messa da parte, e noi con lei. Continueremo a rimandarla per qualcosa di "più importante" e perchè per noi sarà sempre causa di inquietudine. Allora non siamo forse noi il problema, e non la preghiera?

Fra Miljenko Stojic

N O T I Z I E


I VESCOVI UGANDESI A PROPOSITO DI MEDJUGORJE

Come comunicato nel Press Bulletin n. 65, dall'8 al 15 maggio hanno fatto visita al santuario della Regina della Pace a Medjugorje tre vescovi ugandesi: Frederick Drandua, Deogratias Byabazaire e Joseph Oyanga. Nello scorso numero abbiamo riportato integralmente l'interessante omelia di Monsignor Drandua ed in questo numero riportiamo le brevi dichiarazioni dei tre vescovi.

MONSIGNOR DEOGRATIAS BYABAZAIRE, vescovo di Hoima, ordinato sacerdote nel 1969 e vescovo nel 1990. A proposito della sua esperienza di Medjugorje dice: "Ho trascorso a Medjugorje una settimana e mi sono reso conto che c'è un'atmosfera piena di preghiera, pace ed amicizia. Ho incontrato molte persone che davvero pregano e cercano la preghiera. Mi sono recato a Krizevac e a Podbrdo. Ho visto molte persone pregare. Io avevo paura di andare su, ma quando sono arrivato in cima mi sono sentito davvero felice. Entrambi i monti sono stati per me una bella esperienza. Ho pregato molto ed ho visto molte persone che camminavano scalze e pregavano. Sono rimasto profondamente colpito dalla S. Messa serale. La Chiesa era piena tutte le sere e molte persone ascoltavano la Messa fuori. Sebbene non capiscano la lingua, tutti sono raccolti in preghiera. Tuttavia, il momento più bello del programma di preghiera serale è l'adorazione del Santissimo Sacramento dell'Altare. Ho visto tantissimi sacerdoti che confessavano ed una moltitudine di credenti desiderosi di confessarsi.

Sono stato presente anche alle apparizioni. Sono profondamente convinto che sia stato un vero incontro. Parlando con i veggenti ho capito che sono persone mature e sincere.

Quando tornerò a casa dirò che le parole della Vergine sono semplici così come la semplicità con la quale entra nel cuore dei suoi figli."

MONSIGNOR FREDERICK DRANDUA, vescovo di Arua, ordinato sacerdote nel 1970 e vescovo nel 1986.

A proposito della sua esperienza a Medjugorje dice: "Questa è davvero una grande esperienza per me, soprattutto con la preghiera. Non posso dire che la Vergine non appaia. I veggenti continuano a ripeterlo da 15 anni e parlano sempre dello stesso messaggio, senza cambiare nulla. Il messaggio è semplice: pregare, digiunare, credere, confessarsi, adorare. Proprio per questo motivo deve trattarsi di avvenimenti sovrannaturali, poichè essi sono fedeli ad un messaggio. La gente arriva e la loro vita cambia. Molti si confessano. In quanto vescovo, in questi 10 anni non ho confessato quasi mai. Qui la gente mi ha pregato incessantemente di essere confessata ed ho confessato molto. In questi giorni ho confessato più di 100 persone. Sono sicuro che il Signore si serva di questo luogo per la conversione dei popoli. Quando farò ritorno a casa dirò di recitare il Rosario e raccomanderò ai sacerdoti di riservare un giorno della settimana all'adorazione."

In occasione della propria visita a Medjugorje i tre vescovi ugandesi hanno incontrato anche Monsignor Ratko Peric, il vescovo del posto. Ecco quanto ha dichiarato Monsignor Drandua a proposito di questo incontro: "Il vescovo Peric mi ha detto che per lui Medjugorje non è un problema, poichè qui la gente prega. Il problema per lui sono i francescani che, a suo avviso, vogliono essere indipendenti. Io gli ho detto: Medjugorje parla costantemente di pace. La Vergine invita a cambiare il proprio cuore ed alla pace nel cuore. Non può dire che i francescani siano cattivi. Deve accettare il fatto che anche lei deve cambiare. Allora anche i francescani cambieranno e la pace sarà possibile. Il messaggio di pace si manifesta all'interno della sua parrocchia ed ha cambiato sia lei, sia i francescani. Abbia la forza di umiliarsi dinanzi al Signore e di iniziare a pregare per la pace. La prego, caro fratello, si impegni per la pace. Chiami i francescani! Forse ne verranno solo alcuni. Non tutto può avvenire in un giorno. Lei deve andare da loro, perchè Lei è il pastore. Dica loro: Caro figlio, vieni, ti prego: vieni. Se lo farà, sono sicuro che ci riuscirà". Ed egli ha risposto: "Ci proverò!" Mi ha detto che i francescani non accettano nè il generale, nè Roma. Ed io ho detto: "No, Roma vuole che ci sia la pace e Lei qui si deve impegnare concretamente."

MONSIGNOR JOSEPH OYANGA, vescovo di Lira, sacerdote già da 33 anni e vescovo da otto.

A proposito della sua esperienza al Santuario della Regina della Pace dice: " Questo è un luogo di meditazione, di preghiera. Tutte le persone che vengono qui realizzano una comunione reciproca. Ho visto gente proveniente dall'Europa, dall'America, dal Giappone, dall'Australia. Tutti si sentono simili e questo mi ha colpito profondamente. Qui si prega davvero. Io non ho avuto la possibilità di recarmi sui monti, ma mi ha colpito molto quando una pellegrina mi ha portato una pietra presa lì. L'adorazione è un'esperienza speciale, qualcosa di unico. Ho visto la gente digiunare. Nella casa in cui ho alloggiato i pellegrini non mangiavano niente a cena, solo un po' di insalata e di pane. Questo è uno spirito di penitenza, di sacrificio che non vedevo da tempo. Questa esperienza mi darà la forza di parlare della Vergine alla gente. Ora mi sembra di non averLe prestato sufficiente attenzione. Lei ci è vicina. E' questo il messaggio principale di questo luogo."



PRESENTAZIONE DI UNA MONOGRAFIA FOTOGRAFICA SU MEDJUGORJE

L'11 maggio 1997 nei locali dell'ufficio parrocchiale di Medjugorje è stata presentata una nuova monografia fotografica su Medjugorje, edita dal Centro Informativo "MIR" di Medjugorje. Gli autori delle foto, di questa opera eccezionale, sono maestri della fotografia croata contemporanea. Oltre ad alcuni testi introduttivi, la ricchezza di questo libro sta nella molteplicità di fotografie. Tutte queste fotografie catturano sulla carta un momento vissuto nel santuario della Regina della Pace, sia che esso riguardi i singoli individui, i gruppi o tutto un insieme di fedeli. Esse costituiscono un vero album per i pellegrini di Medjugorje, evocando il ricordo della chiesa e dei monti di Medjugorje. Il libro è stato pubblicato in quattro lingue: croato, inglese, tedesco ed italiano e si può acquistare presso la libreria dell'ufficio parrocchiale.



PER NON DIMENTICARE - IN MEMORIAM

Quattro anni fa, il 29 maggio 1993 sono stati uccisi a Gornje Vakuf Fabio Moreni, Sergio Lana e Guido Puletti. Portavano da mangiare alle famiglie affamate di N. T. e Zavidovic ed al loro ritorno avrebbero portato con sè alcune famiglie musulmane di Zavidovic e le avrebbero sistemate presso delle famiglie cattoliche di Brescia. Affinchè non si sbiadisca il ricordo di questi martiri dell'amore cristiano, li ricordiamo con gratitudine e riportiamo due importanti testimonianze.

Alcuni giorni prima della sua morte Fabio aveva detto in un gruppo di preghiera di Cremona: "Durante il viaggio ci consola il fatto di riuscire a recitare insieme il Rosario grazie alla radio che abbiamo installato sulle nostre vetture. Siamo sempre riusciti a fare una visita, anche se breve, a Medjugorje e qui, ve lo posso assicurare, l'animo si riempie e si consola con la pace e la gioia, che sono senza dubbio dono della Madre celeste, che lì appare come Regina della Pace."

La mamma di Sergio, Franca, nel giugno 1993 ha scritto una lettera dal contenuto sconvolgente: "Mi rivolgo a chi ha ucciso mio figlio. Era figlio unico e potete immaginare quanto lo amassi...Vi scrivo perchè voglio dirvi che non provo alcun odio verso chi lo ha ucciso. Lo perdono. Mi hanno detto che nel gruppo c'era anche una donna. Non so, forse anche lei è una mamma. Desidero che il Signore tocchi il suo cuore e quello delle persone che erano con lei, affinchè comprendano che la vita di ogni uomo è sacra. Per questo bisogna rispettare ogni vita e solo se vogliamo bene a tutti ed amiamo tutti potremo offrire la pace al mondo ed averla nei nostri cuori."


PRESS BULLETIN 65, 21 maggio 1997.



LA SAGGEZZA DELLA PREGHIERA


Sin dall'inizio delle apparizioni della Vergine, la parrocchia di Medjugorje è stata visitata anche da numerosi alti prelati. Comprendiamo che per loro non deve essere stato assolutamente semplice. Essi hanno infatti una grande responsabilità e tutti prestano attenzione a quello che diranno. Da questo punto di vista, noi possiamo commettere errori, ma loro no.

La visita degli alti prelati a Medjugorje ha rinsaldato la convinzione di molti a proposito della veridicità degli avvenimenti che qui si verificano. Avendo visto ed ascoltato, i rappresentanti "ufficiali" della Chiesa sono sicuri che Dio parli in modo particolare al proprio popolo in questa nostra epoca.

Tuttavia, la convizione dell'operato di Dio non si fonda, nè deve fondarsi, su parole umane; essa deve invece fondarsi su frutti evidenti. Sia i prelati, sia altri componenti del popolo di Dio lo ammettono e non per la propria saggezza, bensì per la saggezza della preghiera. Allora i prelati saranno pronti ad esprimere un verdetto e noi ad accoglierlo. Questa è la saggezza della Vergine e di coloro che nella preghiera hanno cercato una risposta a quanto si verifica a Medjugorje.

Fra Miljenko Stojic

TRE VESCOVI UGANDESI A MEDJUGORJE

Vescovi provenienti da varie parti del mondo continuano ad arrivare al Santuario della Regina della Pace a Medjugorje. Dall'8 al 15 maggio 1997 sono venuti in visita i vescovi dell'Uganda Frederick Drandua, Deogratias Byabazaire e Joseph Oyanga. Hanno dichiarato che, prima di partire, avevano chiesto al nunzio papale in Uganda Luis Robles Diaz, cosa pensasse di questo viaggio. Egli aveva loro detto: "Il Papa non parla pubblicamente di Medjugorje, ma è favorevole. Andate!"

Sperimentando la spiritualità di Medjugorje essi hanno deciso insieme ai pellegrini di celebrare la S. Messa serale del 12 maggio. Uno di loro, Frederick Drandua, durante la Messa ha anche tenuto l'omelia. La riportiamo qui integralmente poichè è stata molto interessante.

"Cari fratelli e sorelle!

Mi fa molto piacere celebrare insieme a voi questa S. Messa stasera. In una delle sue lettere S. Paolo chiedeva alla comunità se avesse accolto lo Spirito Santo. Stasera anch'io vi chiedo: avete accolto lo Spirito Santo? Ve lo chiedo perchè in questo momento io sto parlando in inglese. Mi comprendete quando parlo? Se dite di sì, allora capite il mio inglese. Io vi garantisco che ho lo Spirito Santo e lo Spirito Santo ha solo una lingua chetutti noi possiamo comprendere. Volete naturalmente sapere quale sia questa lingua. Ve lo dirò subito: è la lingua della preghiera. Comprendete la preghiera? Dio ha la sua lingua. Non ci sono altre lingue, ad eccezione di quella della preghiera. Sia che preghiate in croato, o nella mia lingua madre, l'inglese, o in qualsiasi altra lingua, questa è la lingua della preghiera. Tutti siamo venuti qui per pregare ed abbiamo lo Spirito Santo, lo spirito della preghiera. Tutti siamo riuniti attorno all'altare per pregare. Tutti parliamo la stessa lingua, tutti ci capiamo a vicenda perchè tutti insieme parliamo al Padre Nostro celeste. Non è meraviglioso?

Vengo da un paese lontano, l'Uganda, e molti di voi probabilmente non sanno neppure dove si trovi, ma sono venuto qui per pregare e parlare a voi tutti e tutti mi comprenderete. Sono quindi felice di essere venuto qui, in questa scuola della preghiera. E' stata fondata dalla nostra adorata madre, la nostra Vergine e Lei ha voluto che frequentassimo la scuola della preghiera.

E' interessante che Lei abbia fondato questa scuola proprio qui, in territorio croato. Da tutto il mondo veniamo a questa scuola della preghiera. Quello che qui accade è importante anche per voi croati che avete la scuola qui. Non dimenticate che proprio i bambini che vivono vicino a scuola vengono poi bocciati. Essi infatti prendono questo impegno alla leggera pensando che non sia necessario studiare visto che la scuola è così vicina e che avranno sempre tempo. Coloro che vengono da lontano e che forse devono stabilirsi vicino alla scuola vanno meglio e riescono a conseguire il diploma.

Forse potrei dirvi che ho conseguito il diploma prima di voi ed il veggente Ivan l'altra sera me ne ha dato conferma. Mi ha detto che la Vergine ha detto di essere molto felice perchè noi vescovi siamo qui. Ci ha benedetti, come ha fatto con tutta la nostra diocesi, ed ha aggiunto che ci sono grandi speranze per tutta la nostra diocesi. Io definisco tutto questo come un diploma o un certificato che ho ricevuto dalla Vergine. Devo complimentarmi con me stesso per essere stato un bravo studente, visto che ho già conseguito il diploma. Voi croati, e voi altri pellegrini, avete conseguito questo diploma? Se non lo avete ricevuto vi dovete impegnare un po' di più.

Voi pellegrini giunti fin qui da lontano e che siete arrivati qui per impegnarvi duramente ed imparare, avete ricevuto un qualche certificato della vostra scuola? I vostri sforzi sono tali che dovreste ottenere un attestato della vostra presenza a scuola. Possono ottenere questo certificato tutti coloro che vengono a lezione, ovvero tutti coloro che vengono qui a pregare, che salgono sul monte e che ascoltano i messaggi della Vergine. Se non lo avete ancora fatto e siete venuti fin qui, temo che non otterrete l'attestato di frequenza. Siete sicuri di voler tornare a casa senza questo attestato? Credo sarebbe un vero peccato se voi non conseguiste questo certificato.

E voi figli che vivete in questa zona: vi esorto ad emulare tutti coloro che vengono da lontano, affinchè possiate dimostrare che anche voi siete bravi studenti, che venite regolarmente a lezione in questa scuola della preghiera. Se non lo farete sarà una catastrofe. Sarebbe sbagliato non accogliere la grazia che Dio concede a questa scuola della preghiera e la grazia di colei che ha fondato questa scuola. Pensate: cosa accadrebbe se non superaste l'esame? Voi che abitate qui vi dovete impegnare per superare l'esame alla scuola della Vergine insieme a noi che veniamo da lontano.

Io che vengono dall'Uganda ho ancora bisogno di impegnarmi molto. Devo andare a parlare di questa scuola, la scuola della preghiera. Questa è la scuola di tutti i cristiani. Chi vuole vivere la propria cristianità deve iscriversi a questa scuola. Qui si trova l'amore della madre verso i figli. Questo è un grande amore ed una madre non farà mai nulla di sbagliato per i propri figli. Ricordate le parole di Gesù: quando un bambino vi chiede del pane, gli dareste una pietra e se vi chiede del pesce, perchè dargli un serpente? Gesù in modo molto sarcastico poi aggiunge: se voi peccatori sapete scegliere i doni per i vostri figli, quali doni pensate che concederà Dio stesso? Pensiamo quindi ai doni che potrebbe offrire la Vergine, che ha fondato questa scuola.

Vi prego quindi: quando farete ritorno alle vostre case cercate altri studenti che vogliano studiare alla scuola della Vergine. Quando io tornerò a casa so che molti cristiani e molti sacerdoti verranno da me. Mi chiederanno cosa ho di buono da dire o da offrire loro. Ed io dirò loro che qui si possono ottenere due cose buone: se ne può accettare una, o l'altra o entrambe. Sapete quali sono queste cose? La cosa più importante è la preghiera e la seconda l'amicizia dei croati, la loro ospitalità. Io penso che le prenderò entrambe: la preghiera e l'ospitalità. Qualcuno forse è venuto qui solo per la preghiera o solo per l'ospitalità, il divertimento. Cari pellegrini, vi esorto a prendere entrambe le cose e non solo una.

Vorrei ringraziare voi, parrocchiani croati, per la vostra amicizia ed ospitalità, ma anche per la preghiera. Vi siete impegnati perchè noi potessimo cogliere sia l'una, sia l'altra cosa. Incessantemente ci invitate a venire qui da lontano affinchè tutti possiamo portare a termine la scuola della preghiera e conseguire il diploma.

Se qualcuno non riesce a diplomarsi, io lo pregherei di prendere almeno l'attestato di frequenza a questa scuola. Non è importante se siete del posto o se venite da lontano. Possano Dio e la Madonna benedirvi copiosamente.

 

PRESS BULLETIN 64, 07 maggio 1997.



PENSIERI NOSTRI QUOTIDIANI

Alcuni mesi fa leggevo il primo numero di una rivista che sul frontespizio recava la seguente dicitura: "giornale informativo". Non mi piaceva, ma era importante che piacesse proprio a me? Del resto, anch'io potrei non piacere loro.

La cosa che attirò la mia attenzione fu che, nell'articolo di fondo, si diceva che non si sarebbero occupati nè di politica nè di esporre le idee di qualcuno, ma solo della ricerca della verità e dell'etica. Questo mi piaceva, ma gli altri testi non erano proprio così e questo mi spinse ad essere cauto. I numeri seguenti confermarono che avevo avuto ragione.

Tutta la falsita della rivista è stata scoperta in un articolo intitolato: "L'etica del cavallo di Troia" recentemente pubblicato. Citerò solo una frase riportata a grandi lettere nel testo: "Numerosi professori ritengono che l'obiettivo dell'etica, introdotta due anni fa nelle scuole medie, sia solo un tentativo del Ministero dell'Istruzione di introdurre di soppiatto la religione obbligatoria per gli atei". Innanzitutto dubito che questo sia stato affermato da "Numerosi professori" e poi mi chiedo se gli atei non debbano almeno essere etici, visto che non sono religiosi, e se qualcuno non dovrebbe insegnarglielo.

Un tale pensiero non è purtroppo tipico solo di questa rivista. Si è cercato di diffonderlo utilizzando tutti i mezzi di comunicazione sociale. Distaccandosi da Dio il Creatore, di cui parla la Vergine nel Suo messaggio, è divenuto l'unità di misura per tutte le cose. Per questo si definisce internazionale. Ciò potrebbe significare che ama tutti gli uomini e che si avvicina a loro con amore e con un sentimento di fratellanza totale, ma se gli uomini non vengono guidati dalle leggi di Dio o almeno da quelle etiche, tratte dalla natura umana (non dimentichiamoci che Dio ne è il creatore), per quale motivo l'uomo dovrebbe poter amare gli altri e vivere degnamente su questa terra?

Non illudiamoci e non facciamoci illudere. Osserviamo i nostri pensieri quotidiani. In quale direzione procedono?

Fra Miljenko

NOTIZIE

NUMERO DI COMUNIONI E NUMERO DI CONCELEBRANTI

Nel mese di aprile presso il Santuario della Regina della Pace a Medjugorje sono state impartite 91.000 sante comunioni e la S. Messa è stata concelebrata da 2.351 sacerdoti provenienti dal paese e da fuori, vale a dire 78 sacerdoti al giorno.

MEDJUGORJE ALLA LUCE DELLA VISITA DEL SANTO PADRE A SARAJEVO

Il Papa è stato a Sarajevo e non è venuto a Medjugorje come molti speravano, nonostante la sua evidente benevolenza verso gli avvenimenti nella parrocchia di Medjugorje. Ricordiamo che anche il Presidente croato Franjo Tudjman, immediatamente prima dell'arrivo del Papa a Sarajevo, aveva dichiarato dinanzi ad un gruppo di politici e sacerdoti che Sua Santità Giovanni Paolo II, in occasione del loro ultimo colloquio, gli aveva detto che in occasione della visita a Sarajevo avrebbe voluto recarsi anche a Medjugorje. A questa testimonianza era presente anche il vescovo locale Ratko Peric, che non ha proferito parola.

Si ignora e presumibilmente si continuerà ad ignorare che il Papa dietro le quinte ha parlato agli alti prelati riuniti a Sarajevo. Si sa invece che ha chiesto chi fosse il provinciale francescano della provincia dell'Erzegovina in cui si trova la parrocchia di Medjugorje. Si sa anche che ha menzionato con un sorriso il nome di Medjugorje al suo arrivo a Sarajevo, in occasione della cena presso il Seminario Cattolico e della sua partenza da Sarajevo. Ma non si è levata molta polvere attorno a tutto questo.

Gli animi si sono invece riscaldati dopo la consueta udienza generale del Papa del mercoledì subito dopo la visita a Sarajevo. Come rivelano i dispacci di agenzia, il Papa in quella occasione ha dichiarato tra le altre cose: "Durante la guerra non si sono arrestati i pellegrinaggi dei credenti ai santuari mariani, nè in Bosnia ed Erzegovina, nè in altre parti del mondo, in modo particolare a Loreto, per chiedere alla Madre dei popoli ed alla Regina della pace di intervenire in questa regione martoriata". Queste parole del Papa sono state intepretate da molti come un suo diretto riconoscimento degli avvenimenti di Medjugorje.

E' difficile dire come agirà la Chiesa a breve ed a lungo termine relativamente agli eventi di Medjugorje. Con lo scioglimento della Conferenza Episcopale Jugoslava non esiste più una commissione che, insieme ad essa, si occupi di seguire gli eventi nella parrocchia di Medjugorje. La Chiesa dovrà fare qualcosa a riguardo. Nel frattempo Medjugorje seguirà il proprio corso e si realizzerà l'affermazione delle Sacre Scritture secondo cui l'albero si riconosce dai suoi frutti.

PROPOSTA DELL'ARCIVESCOVO FRANE FRANIC

Gli avvenimenti nella parrocchia di Medjugorje sono entrati attraverso tutti i pori nella vita della Chiesa. Una delle persone che all'inizio erano contrarie, e che dopo aver fatto visita si è convinto con tutto il cuore di quanto accadesse ed ha iniziato a fare propaganda, è l'arcivescovo di Spalato (attualmente in pensione) Frane Franic. Egli è stato una delle più eminenti personalità del Concilio Vaticano II. Insieme ad altri 500 vescovi si è impegnato per la condanna dell'ateismo marxista, sebbene il Concilio si sia schierato non su una posizione di aperta condanna, ma solo di una presentazione positiva della dottrina cristiana. Questo suo impegno è stato un atto di grande coraggio personale, poichè partiva dalla Croazia, occupata dalla Jugoslavia comunista. Il Concilio al termine della seduta nella propria costituzione pastorale "La Chiesa nel mondo contamporaneo", al punto 21 ha dichiarato, condannandolo, che l'ateismo marxista è la forma di ateismo più radicale che si sia mai manifestata nella storia dell'umanità.

Per tutti i suoi meriti gli è stato conferito un premio dalla parrocchia della zona di Spalato-dalmata per le opere compiute. In questa occasione il quotidiano croato "Slobodna Dalmacija" ha pubblicato il grande discorso dal titolo "Il comunismo distrugge tutto quello che è buono" (19 aprile 1997). Egli ha risposto anche alla seguente domanda: "Sebbene abbia ricevuto un premio per le sue opere, le sue idee ancora oggi richiamano abbastanza l'attenzione dell'opinione pubblica civile ed ecclesiastica. Una delle proposte è che anche la nostra chiesa celebri le solennità dell'Anno Santo (Giubileo 2000) organizzandole nel Santuario della Regina della Pace a Medjugorje." La risposta è stata: "Sì. Ho scritto in "Chiesa nel mondo" (rivista telogica croata) che nel 2001 i nostri vescovi, con l'approvazione della Santa Sede, e papa Giovanni Paolo II è a favore, potrebbero organizzare una cerimonia di ringraziamento alla Vergine di Medjugorje per tutti i doni che abbiamo ricevuto, ed in modo particolare per il dono della libertà che può essere solamente opera di Dio per intercessione della Vergine."

I vescovi croati non hanno ancora risposto pubblicamente alla suddetta proposta. Sicuramente questo sarebbe un grande evento non solo per la Chiesa croata, ma per la Chiesa tutta.

IL VIAGGIO MISSIONARIO DI FRA SLAVKO BARBARIC

Su invito dei pellegrini e degli amici di Medjugorje e di benefattori, Fra Slavko Barbaric a fine aprile ha fatto visita ad alcune parrocchie dell'Italia centrale e di San Marino. Ai sette incontri, che si sono tenuti nel corso di tre giorni, hanno partecipato molti fedeli. In questa zona dell'Italia la statua della Beata Vergine Maria della "Madonna del giro" viene portata in una delle parrocchie e vi resta per un anno. Il parroco di una di queste parrocchie, don Alceo, insieme ai suoi fedeli ha voluto dare inizio alla visita della Vergine presso la sua parrocchia con una particolare preparazione spirituale. Così nella chiesa parrocchiale ed in tutte le chiese del territorio si è tenuto un programma di preghiera simile al programma serale di Medjugorje. Il programma ha avuto inizio con la processione della statua della Vergine. Su un colle sopra una di queste chiese c'è una grande croce e l'immagine della Vergine che di notte risplende illumina il cammino di coloro che salgono in preghiera sul monte. I fedeli dopo il programma serale sono saliti sul monte pregando, come si fa salendo sui monti a Medjugorje. Tra i fedeli c'era anche Carmelo Puzzolo che, ai piedi della croce, ha dato la propria testimonianza. Nella parrocchia di questo grande artista ed amico di Medjugorje ci sono le stazioni della via crucis come quelle di Krizevac, essendo opera dello stesso maestro. Molte persone si sono raccolte in segno di devozione alla via crucis e sembravano le persone in preghiera sul Krizevac a Medjugorje. Nella chiesa parrocchiale si è tenuto il programma di preghiera di Medjugorje. A San Marino Fra Slavko si è unito in preghiera ai pellegrini di Medjugorje e ai benefattori che nel corso di questa guerra sono stati davvero molti, anche per una terra così piccola.

PRESS BULLETIN 63, 23 aprile 1997.





LA PUREZZA


Siamo stati entusiasti quando la Vergine è apparsa a Medjugorje. Forse all' inizio eravamo un po' titubanti, ma poi tutto ha iniziato a scorrere bene, come un fiume. Se è vero che ce ne siamo resi conto tardi, è vero anche che ci è dispiaciuto non essercene resi conto prima. Gli avvenimenti si sono susseguiti e noi liabbiamo assorbiti col passare dei giorni e degli anni.

Mi sembra che sia giunto il momento di fermarsi un po' a riflettere su quello che accade da noi. Gli avvenimenti di Medjugorje scorrono in noi limpidi come i fiumi di montagna oppure come fiumi che gli uomini hanno inquinato in tutti i modi lungo il loro corso? Abbiamo dimenticato che la parola di Dio è più forte di qualsiasi parola umana e che la Sua saggezza non va confusa con quella degli uomini? Chi sostiene che sia possibile ricondurre gli avvenimenti di Medjugorje a modelli umani che noi potremmo poi manipolare a nostro piacimento?

Solo colui che sa fermarsi e lanciare uno sguardo alla propria vita passata può percepire cosa sia la purezza e viverla come sole che riscalda. Al contrario, chi non sa cosa sia la purezza brancola nel buio e pensa di aver scoperto tutto, quando in realtà ha perso tutto. Con la sua ignoranza, questi disorienta anche chi lo circonda.

Gli avvenimenti nella parrocchia di Medjugorje sono un grande sprazzo du purezza in questo mondo odierno. Non sarebbe bene intralciarlo con chissà quali buoni propositi.

Fra Miljenko

N O T I Z I E


IL PAPA IN BOSNIA ED ERZEGOVINA

Sua Santità Giovanni Paolo II il 12 e 13 aprile si è recato in Bosnia ed Erzegovina e a Sarajevo. Il Santo Padre è certamente il più importante pellegrino per la pace dei nostri tempi. Durante le sue omelie e le sue preghiere ha più volte ricordato ed invocato da Dio la pace per i popoli di questi territori sfiniti dalla guerra. Non possiaamo non ricordare la sua visita in Croazia nel settembre 1994, quando circa un milione di croati, cioè un quarto di tutta la popolazione croata, lo attendevano a Zagabria. Già in quella occasione il Santo Padre annunciò la sua visita a Sarajevo. Questa visita era precedentemente programmata, ma è stata effettuata solo ora.

Durante il suo incontro con i cattolici della Bosnia ed Erzegovina il Santo Padre ha inviato un messaggio di speranza e di pace, invitando alla coesistenza ed alla tolleranza in questa comunità multinazionale. All' incontro col Santo Padre hanno preso parte 250 parrocchiani di Medjugorje e circa 300 pellegrini stranieri che per l' occasione erano giunti da varie parti del mondo. Forse può sembrare strano che delle persone arrivino dall' America o da qualche paese europeo a Sarajevo per potersi incontrare col Santo Padre, ma non c'è nulla di strano in tutto questo. Si tratta di persone che hanno compreso l' importanza e la forza dell' invito del Papa alla pace, quello stesso appello che la Vergine ha iniziato a rivolgere al mondo in quel lontano 1981. Alla Santa Messa hanno partecipato circa 50. 000 persone. In molti hanno pensato che questo numero potesse essere pericoloso per la propria sicurezza personale. La città di Sarajevo ha accolto il Papa con fredezza. Ora questa città è infatti profondamente islamizzataa mentre prima della guerra era multi-nazionale e multi-confessionale.

La parrocchia di Medjugorje e tutti i suoi pellegrini si sono preparati con la preghiera alla gioiosa e fortunata visita del Santo Padre in questi territori riflettendo sul messaggio del 25 agosto 1994. La Vergine aveva inviato questo messaggio prima dell' arrivo del Papa in Croazia. Anche noi vogliamo qui ricordarlo: "Cari figli! Oggi sono vicina a voi in modo particolare e prego per il dono della presenza del mio amato figlio nel vostro paese. Pregate, figlioli, per la salute del mio adorato figlio che soffre e che io ho scielto per questo tempo. Prego ed intercedo dinanzi al mio Figlio Gesù affinchè si realizzi il sogno dei vostri padri. Pregate, figlioli, in modo particolare perchè satana è forte e vuole annientare la speranza nei vostrio cuori. Vi benedecio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!"

PAPA, MEDJUGORJE E PROVINCIALE DELL' ERZEGOVINA

In occasione della visita del Santo Padre in Bosnia ed Erzegovina il 12 - 13 aprile 1997 molti speravano in una sua visita a Medjugorje, poichè egli ha più volte manifestato questo desiderio. Purtroppo le cose non sono andate così. Il Papa però non ha dimenticato Medjugorje.

Il 12 aprile presso l' aeroporto di Sarajevo hanno dato per i primi il loro benvenuto al Papa tre vescovi e due provinciali. Quando il provinciale della Bosnia fra Petar Andjelovic, il primo dei provinciali, si è avvicinato al Papa per salutarlo, il Papa gli ha rivolto la domanda: "Medjugorje?". Egli ha fatto cenno a fra Tomislav Pervan, provinciale dell' Erzegovina, il quale ha detto : "Sono di Mostar e Medjugorje". Il Papa ha annuito con soddisfazione ripetendo due volte: "Medjugorje, Medjugorje". La scena è stata vista da tutti coloro che hanno seguito per televisione l' arrivo del Papa.

Mentre pregava con le persone convenute nella cattedrale di Sarajevo il Papa due volte ha pregato la Regina della Pace per la Bosnia ed Erzegovina. Molti dei presenti hanno interpretato questo gesto come rivolto alla Regina della Pace di Medjugorje.

Dopo la cena presso il seminario cattolico di Sarajevo fra Tomislav ha colto l' occasione per consegnare personalmente al Papa l' ultimissima mongrafia fotografica su Medjugorje inviatagli dai francescani che operano nella parrocchia di Medjugorje. Per un po' hanno anche parlato di Medjugorje. Il Papa ha accolto entrambe le cose in silenzio ma, a giudicare dall' espressione del suo viso, con gioia ed interesse.

Al momento della partenza del Papa dall' aeroporto di Sarajevo fra Tomislav Pervan, salutandolo, gli ha detto: "Sua Santità l' attendiamo a Medjugorje". Il Papa con un sorriso, che si è visto anche sui teleschermi, ha risposto: "Medjugorje, Medjugorje".

I VESCOVI MOGED ELHACHEM E FRANCO HILLARY A MEDJUGORJE

Papa Giovanni Paolo II nel suo viaggio a Sarajevo, che fino all' occupazione turca del 1463 veniva chiamata col nome croato Vrhbosna, è stato accompagnato da 11 alti funzionari accreditati presso la Santa Sede, giornalisti vaticani, rappresentati della segreteria di stato e dai vescovi Moged Elhachim e Franco Hillary. Questa delegazione composta da una trentina di persone durante il viaggio si è recata in visita anche al Santuario della Regina della Pace a Medjugorje.

La Santa Messa è stata celebrata dal vescovo Moged Elhachim il quale ha anche fatto l' omelia. Nel corso di questa ha detto che erano venuti tutti a Sarajevo per incoraggiare il Santo Padre e per dare con le proprie preghiere un modesto contributo alla pace a Sarajevo, in Bosnia ed Erzegovina ed in questi territori.

Dopo la celebrazione della Santa Messa fra Ivan Bradvica li ha condotti sulla Collina delle apparizioni. Qui tutti insieme hanno pregato e parlato degli avvenimenti nella parrocchia di Medjugorje.

Al momento della partenza il vescovo Elachem ha detto che era venuto per pregare per la pace nella sua patria tormentata, il Libano. Il vescovo Franco Hillary di New York ha detto che quella era la sua seconda visita a Medjugorje e che vi si reca sempre con piacere, poichè sente la presenza della Vergine nella sua esistenza e nella sua opera. L' ambasciatore croato presso la Santa Sede sig. Ivo Livljanic, al tempo stesso anche a capo della visita, ha dichiarato che in questi nostri tempi è già un grande miracolo che tante persone vengano a Medjugorje per pregare. Ha aggiunto anche che gli ambasciatori sono stati i principali fautori e promotori del viaggio a Medjugorje.

LA VISITA DEL VESCOVO MILITARE TEDESCO

Nei giorni scorsi ha fatto visita a Medjugorje anche un vescovo militare tedesco, monsignor Johanes Dyba, vescovo della città tedesca di Fulda. E' venuto a fare visita ai reparti tedeschi del SFOR che si trovano in Bosnia ed Erzegovina. "In questo viaggio non potevo non venire a Medjugorje" ha dichiarato monsignor Dyba, il quale ha visitato il Santuario della Regina della Pace con un gruppo di ufficiali e soldati tedeschi. Dopo la visita al Santuario si è trattenuto per un lungo e cordiale colloquio con i francescani di Medjugorje che lo hanno messo al corrente degli avvenimenti legati all' apparizione della Madonna in questa parrocchia.

UNA DELEGAZIONE MILITARE IN VISITA A MEDJUGORJE

Il 10 aprile hanno fatto visita a Medjugorje: l' ambasciatore della CSCE Gen. Morton Kraznai, il Ge. Christiansen, un gruppo di ufficiali dell' HVO (forze armate croate), dell' esercito della Bosnia ed Erzegovina e delle forze armate della repubblica serba assieme alle forze internazionali di stanza in Bosnia ed Erzegovina. Durante la breve visita al Santuario della Regina della Pace essi hanno mostrato interesse per la storia del luogo e del Santuario. In modo particolare si sono interessati ai motivi per cui persone di ogni parte del mondo si siano sentite spinte a venire a Medjugorje anche durante i momenti più difficili della guerra.

LE OPERE BUONE DI BUONA GENTE

Una coppia di pellegrini italiani, amici di Medjugorje, Tommaso e Alessandro, uno cieco e l' altro con gravi menomazioni fisiche, hanno preso l' iniziativa di rinnovare l' asilo a Odzak, in Bosnia ed Erzegovina. Seguiti da una troupe televisiva sono venuti a Sarajevo per incontrare il Santo Padre. Dopo Sarajevo sono andati a Odzak per continuare nella propria opera.

IL VIAGGIO MISSIONARIO DI P. SLAVKO BARBARIC

Dopo i numerossi inviti giunti dal continente africano p. Slavko Barbaric, insieme alla veggente Vicka, per 25 giorni ha fatto visita a numerosi paesi dell' Africa merdionale. Numerosi sono stati gli incontri e interesse vivo. Per mancanza di spazio non possiamo purtroppo fornire un resoconto completo. Cercheremo di dirvi le cose più importanti. Fra Slavko e Vicka hanno incontrato sacerdoti, religiosi e religiose, anziani nelle case di riposo, bambini negli orfanotrofi e credenti nelle chiese. Ci sono stati complessivamente 30 incontri. Hanno inoltre inconmtrato 7 vescovi ed aalcuni di essi hanno anche celebrato la Messa durante il programma serale (come quello di Medjugorje) cioè il Rosario, la S. Messa, la preghiera per le guarigioni e poi la testimonianza di Vicka. Talvolta gli incontri si sono tenuti all' aperto, in croato e in una delle lingue africane accompagnato di viva musica africana. Durante questa visita il responsabile del Centro di pace di Lusaka nello Zambia ha ufficialmente invitato p. Slavko e Vicka a visitare anche quella perte dell' Africa. In molte zone dell' Africa ci sono gruppi di preghiera che operano già da 10 anni, stimolati dagli eventi di Medjugorje.

Su invito degli amici di Medjugorje e dei pellegrini che vi si recano, subito dopo il viaggio in Africa p. Slavko ha visitato il Belgio e gli emigrati croati in Svizzera raccolti nella missione cattolica croata.





PRESS BULLETIN 62, 09 aprile 1997.





LA RESURREZIONE IN NOI


Non è semplice percorrere le strade di questo mondo: ce lo insegna la nostra vita quotidiana. Difficoltà di ogni genere e l'incomprensione degli altri ci fanno soffrire. Vorremmo star bene con noi stessi e con gli altri.

Con la Sua resurrezione Gesù Cristo ci offre una via d'uscita da questa situazione. Ci dice semplicemente che non è difficile camminare lungo le strade di questo mondo. Bisogna soltanto prendere con decisione l'esistenza nelle proprie mani. Questo non ci deve spaventare, bensì ci deve aiutare a comprenderLo ed a capire il mondo intorno a noi, naturalmente senza lasciare Dio fuori da tutto ciò. Prendere l'esistenza nelle proprie mani senza di Lui sarebbe un suicidio, un cammino senza speranza.

Se talvolta, per un qualsiasi motivo, non siamo pronti a riconoscere Dio che cammina insieme a noi, procederemo come gli apostoli di Gesù in cammino verso Emmaus e disorientati da tutti gli avvenimenti che Lo riguardavano. Non si aspettavano che sarebbe accadduto proprio a loro. Tuttavia, riconosciuto il proprio errore, vi hanno immediatamente posto rimedio e non hanno perseverato in esso.

Grazie al loro pentimento, gli apostoli sono risorti insieme a Gesù. Hanno compreso che quando si è soli, si è nella tomba.

E noi siamo soli o viviamo la resurrezione in noi? Questa domanda arde come fuoco dinanzi i nostri occhi.

Fra Miljenko Stojic

N O T I Z I E




NUMERO DI COMUNIONI E DI CONCELEBRANTI

Nel mese di marzo presso il Santuario della Regina della Pace a Medjugorje sono state distribuite 49 000 Comunioni e la Santa Messa è stata concelebrata da 1046 sacerdoti provenienti dal paese e dall'estero, vale a dire 35 sacerdoti al giorno.

LA PASQUA A MEDJUGORJE

Durante la Settimana Santa ed il giorno di Pasqua a Medjugorje sono giunti continuamente nuovi gruppi di pellegrini desiderosi di prepararsi e celebrare insieme a Medjugorje la fondamentale festività cristiana della Pasqua. Circa diecimila pellegrini hanno celebrato la Pasqua nel Santuario di Medjugorje. Proprio per il gran numero di fedeli, la liturgia del Giovedì Santo e le celebrazioni del Venerdì e Sabato Santo sono state organizzate in nove lingue, quelle dei gruppi linguistici presenti. Tra i pellegrini provenienti dall'estero, particolarmente numerosi sono stati: austriaci, tedeschi, italiani, americani, francesi, argentini, polacchi, cechi, spagnoli e slovacchi. Numerosissimi in questi giorni anche i fedeli provenienti da varie zone della Croazia e dalle parrocchie circostanti, giunti a Medjugorje per la confessione pasquale. Il gran numero di pellegrini giunti a Medjugorje durante i giorni di Pasqua è testimoniato anche dal fatto che ogni sera in media circa venti sacerdoti eseguivano le confessioni durante il programma di preghiera serale della durata di circa tre ore.

SEMINARI DI PREGHIERA

Durante la Quaresima presso la casa di preghiera "Domus pacis" si sono tenuti tre corsi di preghiera e digiuno che hanno visto la partecipazione di circa 150 pellegrini provenienti dal paese e dall'estero. I seminari di digiuno e preghiera sono divenuti una consuetudine nel periodo dell'Avvento e della Quaresima, al punto che tutti i posti disponibili erano già stati occupati già prima dell'inizio dei seminari.

L'organizzazione "Help", che fornisce assistenza ai bimbi abbandonati e minacciati nella zona di Spalato, organizza regolarmente un rinnovamento spirituale a Medjugorje per i bimbi che si prende cura. I seminari per loro e le loro guide vengono organizzati e guidati dai francescani di Medjugorje.

Nella stessa casa le suore francescane tengono seminari per giovani ragazze di varie età. Durante un anno scolastico si svolgono circa 10 seminari.

Ogni mese i francescani organizzano anche seminari per chierici e giovani di varie età.

LE FAMIGLIE DEI DIFENSORI DELLA CROAZIA MORTI O SCOMPARSI IN VISITA A MEDJUGORJE

Le mamme, i papà, le mogli, i figli ed i parenti dei difensori del paese, provenienti dalla Croazia e Bosnia ed Erzegovina, ora scomparsi, morti o fatti prigionieri, si incontrano regolarmente presso il Santuaio della Regina della Pace a Medjugorje. Lo hanno fatto anche durante il periodo di Pasqua. Nella vicinanza con Maria essi cercano la pace, la consolazione e la forza per portare la propria croce. Sono trascorsi già sei anni da quando si ricercano numerosi componenti delle loro famiglie scomparsi o fatti prigionieri.

CARMELO PUZZOLO ALLA GUIDA DELLA SCUOLA DI PITTURA

L'artista italiano Carmelo Puzzolo è il primo pittore d'Italia ed un grande amico di Medjugorje. Già da alcuni anni, grazie alle sue creazioni, ha lasciato una traccia indelebile della propria arte figurativa nella zona di Medjugorje. Le stazioni della via Crucis sul Krizevac, le stazioni del Rosario sulla collina delle apparizioni e la statua di S. Leopoldo accanto alla chiesa sono opera di Puzzolo. Nei giorni scorsi è venuto in visita a Medjugorje su invito della fondazione "Amici dei Talenti". Si tratta di un'associazione umanitaria con sede a Medjugorje che opera già da alcuni anni. L'associazione è presieduta da Fra Slavko Barbaric e si pone come obiettivo quello di consentire a giovani dotati di talento e con possibilità economiche limitate di ottenere una formazione universitaria. Nei giorni scorsi la fondazione ha organizzato presso la casa di preghiera "Domus pacis" un corso di pittura al quale hanno preso parte una ventina di giovani artisti che hanno potuto beneficiare della professionalità e del supporto di un grande e noto artista italiano, m soprattutto di un grande amico di Medjugorje. Ai lavori ha preso parte anche la pittrice suor Milena Tomas, che attualmente vive ed opera a Medjugorje.



A N U N N C I


Si comunica a tutti i pellegrini che, da soli o in gruppo, si recano a Medjugorje che nel periodo estivo il programma serale quotidiano in chiesa si tiene dalle 18 alle 21 (alle 18 il S. Rosario, alle 19 la Santa Messa, le litanie e la terza parte del Rosario).

L'adorazione del Santissimo Sacramento dell'altare si tiene il mercoledì ed il sabato dalle 22 alle 23 ed il giovedì subito dopo la Santa Messa serale. Tutte le domeniche alle 15 si recita il Rosario sulla collina delle apparizioni e tutti i venerdì, alla stessa ora, la via crucis sul Krizevac. Tutte le sere, un'ora prima dell'inizio del programma di preghiera o al momento della liturgia nella propria lingua, è possibile confessarsi.

Le Sante Messe per i vari gruppi linguistici si tengono nella mattinata, previo opportuno accordo.

Tutte le informazioni relative al programma di preghiera presso il Santuario della Regina della Pace a Medjugorje ed altre informazioni possono essere richieste presso l'ufficio informazione di Medjugorje.



PRESS BULLETIN 61, 26. marzo 1997





R I F L E S S I O N E


Solitamente diciamo che la famiglia odierna é in crisi. Possiamo addurre mille motivazioni. In famiglia non si prega più come una volta, non si digiuna, si dialoga poco. Per dirla in poche parole è crisi piena. Ma in questo caso chi si trova alle strette?

Io preferirei dire che siamo noi, i singoli, ad essere in crisi. La famiglia è una comunità e rispecchia quello che sono i suoi componenti. Se questi ultimi seguano la retta via, anche la famiglia lo farà, ma se procedono lungo la strada sbagliata, anche la famiglia li seguirà. Quindi mettiamoci in cammino noi per primi.

Fra Miljenko

N O T I Z I E


L'APPARIZIONE ANNUALE DI MIRJANA

La veggente Mirjana Dragicevic - Soldo ha avuto la sua regolare apparizione annuale il 18 marzo 1997. La Vergine ha smesso di apparirle regolamente il 25 dicembre 1982. In quella occasione la Vergine, affidandole l'ultimo segreto, il decimo, le promise che per tutto il resto della sua vita avrebbe avuto un'apparizione il 18 marzo e così è stato anche quest'anno.

L'apparizione è avvenuta alle 13,50 ed è durata sei minuti. La Vergine non ha parlato di segreti ed ha consegnato il seguente messaggio:

"Cari figli! In quanto madre vi prego: non seguite la strada che avete intrapeso. E' una strada senza amore verso il prossimo, verso il mio Figlio. Lungo questa strada troverete solo la durezza ed il vuoto del cuore e non la pace che tutti desiderate. Avrà la pace vera solo chi, nel suo prossimo, vede ed ama il mio Figlio. Solo se in questo cuore domina il mio Figlio, esso conosce la pace e la tranquillità.

Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

IL PRESIDENTE CROATO, MEDJUGORJE ED IL PAPA

Secondo l'accordo di Dayton, la Repubblica di Croazia e la Federazione di Bosnia ed Erzegovina dovrebbero oggi instaurare un rapporto confederale. Uno dei motivi principali per il raggiungimento di questo obiettivo è il legame economico. Per questo motivo il Presidente Franjo Tudjman il 15 marzo 1997 ha preso parte all'inaugurazione di una fabbrica di alluminio locale.

Dopo la celebrazione a Mostar, dietro sua esplicita richiesta, il Presidente croato è venuto a far visita al Santuario della Regina della Pace di Medjugorje. Al suo arrivo è stato accolto dal provinciale della provincia francescana dell'Erzegovina, Fra Tomislav Pervan, e dal parroco della parrocchia di Medjugorje, Fra Ivan Landeka. Commosso dall'incontro col santuario e dall'esultanza della folla costituita da più di 30.000 persone provenienti da tutte le parti della Bosnia ed Erzegovina qui convenute per salutarlo, il Presidente ha avuto un colloquio con i sacerdoti presenti. Erano presenti non solo i sacerdoti che operano nella parrocchia, ma anche quelli di parrocchie limitrofe. Come a Mostar, erano presenti il vescovo locale Ratko Peric ed una quindicina dei maggiori funzionari della Repubblica di Croazia e della Federazione della Bosnia ed Erzegovina.

Tra le altre cose Franjo Tudjman ha anche detto: "Vorrei ripetere che, in occasione del nostro ultimo colloquio, Papa Giovanni Paolo II mi ha detto che durante la visita in Bosnia ed Erzegovina vorrebbe visitare anche Medjugorje."

Secondo le ultime notizie, il Papa non visiterà Medjugorje il 13 aprile, ma è bene sapere che lo desidera.

SEMINARIO FORMATIVO DI PREGHIERA

Come già annunciato nell'ultimo numero del Press Bulletin, riportiamo la Dichiarazione congiunta adottata dai partecipanti al seminario tenutosi a Neum dal 24 al 28 febbraio 1997.

DICHIARAZIONE


Noi, le guide dei gruppi di preghiera e dei centri per la pace e gli organizzatori di pellegrinaggi, 130 persone in rappresentanza di 21 paesi, abbiamo dedicato il nostro IV incontro internazionale di preghiera tenutosi a Neum dal 24 al 28 febbraio 1997 alla discussione sulla spiritualità della famiglia. Ascoltanto le lezioni, parlando con i gruppi, scambiandocile esperienze, pregando e celebrando l'Eucarestia, abbiamo compreso ancora di più che la famiglia:

- è profondamente radicata nel piano di realizzazione divino;

- è incarnazione della sua famiglia;

- nella cristianità è consacrata al sacramento del matrimonio.

Siamo divenuti più consapevoli del fatto che la famiglia di oggi sia in crisi, ma che ci sono speranze sia per la famiglia, sia per il mondo. Di questa speranza bisogna rendere testimonianza a tutti gli uomini di buona volontà. A quanti onorano la Regina della Pace raccomandiamo di cercare di vivere i Suoi messaggi:

- pregando con la famiglia;

- leggendo le Sacre Scritture;

- partecipando alla Santa Messa comunitaria.

Se Dio ottiene il posto che Gli spetta all'interno della famiglia, la famiglia stessa, la Chiesa ed il mondo si rinnoveranno. Saremo così pronti a partecipare con gioia ad una nuova incarnazione con rinnovata speranza.

A tutti coloro che diffondono i messaggi della Vergine nel mondo raccomandiamo di rimanere al servizio della verità e di non diffondere idee non in armonia con questi messaggi, in nome di Medjugorje. Raccomandiamo quindi la comunicazione reciproca e quella col centro informativo "MIR" di Medjugorje.





GLI INDIANI IN VISITA A MEDJUGORJE

Quattordici capi di tribu del Canada e degli Stati Uniti si sono recati in pellegrinaggio presso il santuario della Regina della Pace a Medjugorje nei giorni scorsi. Insieme ai capi sono arrivate anche le loro famiglie, parenti ed amici. Hanno colto l'occasione della loro venuta a Medjugorje anche per prendere parte al seminario di rinnovo spirituale di quattro giorni, che per loro è stato guidato da Fra Jozo Zovko. Alcune tribù indiane lo hanno proclamato loro guida spirituale dopo che lui, per alcune volte, si è recato in visita presso le loro riserve ed ha celebrato con loro la S. Messa.

Il capo della tribù Manitobe Ken Wood è stato a Medjugorje sette volte. Prima di venire qui era un alcolizzato e viveva da ateo. Dopo la visita a Medjugorje smise di bere, imparò a pregare, ad amare ed a perdonare gli altri. Ha riferito le sue impressioni su Medjugorje ad una televisione locale, così che nella riserva tutti avessero la possibilità di conoscere il messaggio di Medjugorje.

Dopo la S. Messa nella chiesa di Medjugorje, gli indiani hanno danzato in circolo dinanzi alla statua della Vergine per celebrare "i nuovi amici". Ogni loro visita a Medjugorje prevede l'ascesa alla collina delle apparizioni ed al Krizevac, l'incontro con alcuni veggenti e la visita alla comunità Cenacolo, dove si trovano in cura giovani tossicodipendenti.

Gli indiani affermano di vivere a Medjugorje una profonda esperienza di pace che ricolma i loro cuori e le loro anime. In occasione della loro visita hanno detto che Medjugorje sarà la nuova meta del pellegrinaggio del secolo.

A N N U N C I


Considerando il gran numero di notizie che vogliamo comunicarvi, il Press Bulletin non avrà sempre due pagine, com'è stato fino ad ora. La sua lunghezza quindi dipenderà dal numero e dall'urgenza delle informazioni in quel momento in nostro possesso.




PRESS BULLETIN 60, 12. marzo 1997



N O T I Z I E


NUMERO DI COMUNIONI E NUMERO DI CONCELEBRANTI

Nel mese di feebraio presso il santuario della Regina della Pace di Medjugorje sono state impartite 20.000 sante comunioni e la SantaMessa è stata concelebrata da 580 sacerdoti, locali e stranieri, ovvero 19 sacerdoti al giorno.

SEMINARIO FORMATIVO - DI PREGHIERA

La settimana scorsa a Neum si è tenuto il seminario formativo - di preghiera per quanti guidano i gruppi di preghiera e di pellegrini, come pure i Centri della pace presenti in tutto il mondo. Ai lavori del seminario sul tema " La spiritualità della famiglia" hanno partecipato 130 persone in rappresentanza di 21 paesi. L'obiettivo di seminari come questo, che si tengono già da quattro anni consecutivi, è l'approfondimento della conoscenza ed uno scambio di esperienze tra coloro che lavorano con i pellegrini, sia a Medjugorje, sia nelle proprie sedi.

Alla fine del seminario si è giunti ad una Dichiarazione congiunta. Sarà pubblicata nel prossimo numero del Press Bulletin.

E' VENUTO A MANCARE FRA JANKO BUBALO

Il 21 febbraio è venuto a mancare Fra Janko Bubalo, appartienente alla provincia francescana dell' Erzegovina. Era nato nel 1913. All'epoca del comunismo venne sottoposto a pesanti torture e sofferenze. Fu il primo sacerdote in Croazia ad essre accolto all' interno dell' Associazione dei Letterati croati. Scrisse numerose opere letterarie. Era noto ai pellegrini di Medjugorje poichè per molti anni era stato un indefesso confessore. E' stato sepolto a Humac il 22 febbraio 1997.

IMMAGINE DELLA MADONNA

In molti, ed in molti modi, hanno interrogato i veggenti sull'aspetto della Vergine e su quanto in generale accade nella parrocchia di Medjugorje. In tutto questo è riuscito particolarmente bene Fra Janko Bubalo appartenente ai francescani dell'Erzegovina e letterato. Ha seguito fin dall'inizio le apparizioni a Medjugorje. Per anni è venuto a Medjugorje a confessare ed ha quindi acquisito esperienza sulla spiritualità di Medjugorje, come testimonia la pubblicazione del suo libro "Mille incontri con la Vergine a Medjugorje" (1985). Ha riscosso successi e premi a livello mondiale. Come già detto, ha parlato più volte con i veggenti dell'aspetto della Madonna e nulla è stato pubblicato che essi non avessero preventivamente approvato.

E' trascorso del tempo e si sono moltiplicati i tentativi di rappresentare l'immagine della Vergine. Numerosi tentativi sono risultati in contrasto con quello che i veggenti avevano detto. Per far ordine in tutto questo Fra Janko, nonostante la sua età (è nato nel 1913), ha deciso di fare un altro tentativo. Ha consegnato a tutti i veggenti un elenco di domande che riguardano l'immagine della Vergine. La maggior parte dei veggenti ha accettato il tentativo di Fra Janko (Ivan Dragicevic, Vicka Ivankovic, Marija Pavlovic, Ivanka Ivankovic (Elez) e Mirjana Dragicevic (Soldo). Tutti hanno controfirmato le proprie risposte il 23 luglio 1992. Jakov Colo non ha risposto al questionario per giustificati motivi, ma è d'accordo con quello che hanno detto gli altri veggenti e non ha nulla da aggiungere.

Riportiamo di seguito l'elenco di domande ed in breve le risposte dei veggenti.

1. Innanzitutto ditemi: Voi che La vedete di persona quanto ritenete che sia alta la Vergine?

Circa 165 cm - tanto quanto me (Vicka)

2. Vi sembra slanciata o...?

Sembra slanciata.

3. Quanto potrebbe pesare?

Circa 60 kg.

4. Quanti anni Le dareste?

Da 18 a 20.

5. Quando è insieme al Bambin Gesù sembra più vecchia?

Sembra sempre la stessa, uguale

6. Quando la Vergine è con voi è sempre presente o ...

E' sempre presente!

7. Dove si trova?

Su una piccola nube

8. Di che colore è questa nube?

La nube è biancastra.

9. L'avete mai vista in ginocchio?

Mai! (Vicka, Ivan, Ivanka...).

10. Naturalmente la vostra Madonna ha un viso. Com'è? Tondo o allungato - ovale?

E' piuttosto allungato - ovale - normale.

11. Di che colore è il Suo viso?

Normale - è bianco e roseo sulle gote.

12. Di che colore è la Sua fronte?

Normale - bianca come il Suo viso.

13. Come sono le labbra della Vergine - carnose o sottili?

Normali - belle - piuttosto sottili.

14. Di che colore?

Rosate - un colore naturale.

15. La Vergine ha delle fossette in viso, così come tutti gli altri uomini?

Solitamente non ne ha - forse un po' quando sorride (Mirjana)

16. Normalmente si nota un sorriso sul Suo viso?

Forse - si tratta piuttosto di una beatitudine indescrivibile - il sorriso sembra come un qualcosa sotto pelle (Vicka).

17. Di che colore sono gli occhi della Madonna?

Sono meravigliosi! Spiccatamente azzurri (tutti).

18. Normali o...?

Normali - forse un po' più grandi (Marija)

19. Come sono le Sue ciglia?

Delicate - normali.

20. Di che colore sono le sue ciglia?

Normali - non sono di un colore particolare.

21. Sottili o...

Regolari - normali.

22. Naturalmente la Madonna ha anche un naso. Com'è? Appuntito o ...?

Bello, piccolo (Mirjana) - normale, proporzionato al viso (Marija)

23. E le sopraciglia della Madonna?

Le sopraciglia sono delicate - normali - nere.

24. Com'è vestita la vostra Madonna?

Indossa un semplice abito da donna.

25. Di che colore è il Suo abito?

L'abito è grigio - forse un po' grigio-azzurro (Mirjana).

26. L'abito è stretto intorno al corpo o cade liberamente?

Cade liberamente

27. Fin dove arriva il Suo abito?

Arriva fino alla nuvola su cui si trova - si perde nella nuvola.

28. E fino a che punto attorno al collo?

Normale- fino all'inizio del collo.

29. Si vede una parte del collo della Vergine?

Si vede il collo, ma non si vede nulla del suo busto.

30. Fin dove arrivano le maniche?

Fino alle mani.

31. L'abito della Vergine è orlato?

Non, non lo è.

32. La vita della Madonna è cinta da qualcosa?

No, nulla.

33. Per quello che voi potete vedere, sul corpo della Vergine si scorge la femminilità del Suo corpo?

Naturalmente sì! Ma nulla di particolare (Vicka)

34. La Vergina ha qualcos'altro oltre all'abito appena descritto?

Ha un velo sul capo.

35. Di che colore è questo velo?

Il velo è bianco.

36. Tutto bianco o....?

Tutto bianco.

37. Cosa le copre il velo?

Il velo Le copre il capo, le spalle e tutto il corpo, la schiena ed i fianchi.

38. Fin dove Le arriva?

Fino alla nuovola, come l'abito.

39. E davanti fin dove La copre?

Le copre la schiena ed i fianchi.

40. Il velo sembra più consistente dell'abito della Vergine?

No - è simile all'abito.

41. Su di esso ci sono gioielli?

No, nessun gioiello.

42. E' bordato?

Non, non lo è.

43. La Vergine indossa gioielli in generale?

Nessun gioiello.

44. Ad esempio sul capo o attorno al capo?

Sì, sul capo ha una corona di stelle.

45. Ha sempre le stelle attorno al capo?

Normalmente le ha - le ha sempre (Vicka)

46. Anche quando appare con Gesù?

Anche allora.

47. Quante stelle la circondano?

Dodici

48. Di che colore sono?

D'oro - dorate.

49. Sono unite tra loro?

Sono unite in qualche modo - come se fossero ferme (Vicka).

50. Si vedono i capelli della Vergine?

Si vedono un po' di capelli.

51. Dove si vedono?

Un po' sopra la fronte - sotto il velo - sul lato sinistro.

52. Di che colore sono?

Neri.

53. Si vedono le Sue orecchie?

No- non si vedono mai.

54. Come mai?

Il velo Le copre le orecchie.

55. Cosa guarda di solito la Madonna durante le apparizioni?

Solitamente guarda noi - talvolta qualcos'altro, quello che indica.

56. Come tiene le mani?

Sono libere, liberamente aperte.

57. Quando tiene le mani giunte?

Quasi mai - forse qualche volta durante il "Gloria al Padre".

58. Le muove o gesticola durante le apparizioni?

Non gesticola, a meno che non indichi qualcosa.

59. Quando le Sue mani sono aperte, com'è rivolto il palmo?

I palmi solitamente sono rivolti verso l'alto - anche le dita sono distese.

60. Si vedono anche le unghia?

Si vedono in parte.

61. Come sono - di che colore?

Un colore naturale - bianche candide.

62. Avete mai visto i piedi della Madonna?

No - mai - sono nascosti dall'abito.

63. Ed infine, la Vergine è davvero bella come dite?

In realtà non ti abbiamo detto niente a riguardo- la Sua bellezza è indescrivibile - non è una bellezza come la nostra - è qualcosa di paradisiaco - qualcosa di celeste - qualcosa che vedremo solo in Paradiso - e questa è una descrizione molto limitata.



PRESS BULLETIN 59, 26. febbraio 1997





R I F L E S S I O N E



A causa dello sviluppo incontrollato dell' industria, l' ambiente in cui viviamo è divenuto incredibilmente sporco. Il sole si riscalda corraggiosamente, la pioggia cerca di lavare via il sudichiume, passeggaiamo lungo le rive di fiumi di uno strano colore, i nostri boschi sono fragili e malati... Potremmo continuare all' infinito ad elencare i 'segni' dello sviluppo della civiltà contemporanea. Naturalmente non è necessario, ma è indispensabile svincolarsi da questo abbraccio.

Abbiamo bisogno di pulizia. Non possiamo vivere senza. In quanto uomini desiderano che il nostro ambiente torni a essere bello come era prima. Vogliamo piogge pulite ed un sole amico, fiumi azzuri e boschi verdi. Lo desideriamo in quanto uomini. Ed in quanto cristiani lo desideriamo anche di più. La nostra anima deve essre limpida. E' la nostra perla più preziosa e non vogliamo che sia circondata da un indegno involucro.

La Vergine ci ha parlato di tutto questo. In un Suo messaggio ci ha invitati a camminare nella natura ed a purificare la nostra anima, come pure ci ha chiamati ad una vita col creato e col nostro Dio. Purificati nell' esistenza potremo un giorno degnamente presentarci al cospetto del nostro Dio.



fra Miljenko

N O T I Z I E




IL CARDINALE TONINI A PROPOSITO DI MEDJUGORJE

La prefazione di un libro di recente pubblicazione dal titolo "Parola di Maria", dell' autore italiano Luciano Moia, è stata scritta dal cardinale Esilio Tonini, arcivescovo emerito di Ravenna. Riportiamo una dichiarazione molto concisa su Medjugorje fornita in risposta ad una domanda formulatagli.

Domanda: In tutti luoghi delle apparizioni, vere o presunte si verificano straordinari fermenti di devozione. Si registrano conversioni, si torna alla preghiera, si riscopre la fede. Chi è stato a Medjugorje racconta che in quel luogo sembra addirittura di respirare la fede, il sopranaturale pare di diventare realtà tangibile. E questo, in una società come la nostra, fredda e indiferente, non potrebbe già essere considerato un piccolo o grande miracolo?

Risposta: Si, so che tutto ciò si verifica. A Medjugorje arrivano migliaia di pellegrini, si prega, si riscopre la fede. E' un grande un dono e ne ringraziamo il Signore. La Chiesa però, prima di pronunciarsi, attende ancora. E' una cautela giusta. Ogni dubio deve essere esaminato, ogni incertezza risolta. Presonalmente ritengo che le perplesità dell' episcopato locale, con tutte le sfumature delle diverse posizioni, debbano essere motivo di riflessione. Sarà indispensabile comunque attendere il pronunciamento ufficiale del Vaticaano. Mi fido della promessa fatta da Cristo agli apostoli e ai loro successori in eterno: il giudizio della Chiesa che sarà pronunciaato in nome di Cristo sarà quello che mi convincerà della credibilità di un' apparizione o di un' evento sopranaturale."

Luciano Moia: "Parola di Maria", (Edizioni Segno, Udine, 1996, pag.13)



IL FONDATORE DELL' "OASI DELLA PACE" IN VISITA A MEDJUGORJE

Il sacerdote italiano p. Gianni Sgreva he di recnte visitato Medjugorje e la comunità "Oasi della pace", della quale è fondatore. Si reca qui in visita più volte all' aanno, quando le circostanze glielo consentono poiché oltre a quella di Medjugorje, ha delle comunità in tutti i continenti.

In occassione della sua ultima visita ci ha detto qualcosa in più a proposito della sua comunità. Per insufficienza di spazio, riportiamo solo in parte la sua dichiaarazione.

"I giovani che si riunivano nei gruppi di preghiera che seguivo, col passare del tempo avvretirono l' esigenza di constituire una comunità che si basasse sui messaggi di Medjugorje e che fosse quindi il frutto diretto di Medjugorje. Al contrario, cercavo di fuggire persino l' idea di una nuova comunità poicé avevo già la mia strada, la mia vocazione ed il mio lavoro di professore. Tuttavia il desiderio e la volontà dei giovani di realizzare i propri bisogno e le proprie aspirazioni erano ogni giono più forti. Cominicai tutto questo alla mia guida spirituale ed al mio provinciale. Essi mi hanno chiesto di seguire il corso degli eventi e così ho fatto. La seguente domanda mi tormentava: 'Come costituire e guidare una comunità legata ad una realtà quale quella di Medjugorje, nella quale si verificano ancora 'Apparizioni inspiegabili'"? Prima di creare la comunità parlai anche anche con cardinale Ratzinger. Egli ascoltò con attenzione e mi disse cosa fare. A proposito di Medjugorje disse: 'Non preoccuparti dell' albero, me preoccupati dei frutti, delle vocazioni e Medjugorje è affidata alle nostre cure.' Parlai anche col Santo Padre . Gli dissi di comunità e delle vocazione legate all' esperienza di Medjugorje. Il Santo Padre mi ascoltò, si avvicinò a me e mi disse all' orecchio, raccomandandosi affinché non lo dimenticassi: 'Si preoccupi delle vocazioni e preghi per me tutti giorni.'

I principi della comunità sono: la vita consacrata e la gratitudine alla Vergine che si serve di noi come strumento di pace. Oltre ai consueti voti la comunità ne ha un altro ' essere pace ' e diffondere la pace nella Chiesa e nel mondo, La comunità conta attualmente circa 140 componenti. Quest' anno vi sono 20 novizi e per il prossimo noviziato ci sono già più di 20. Ci sono davvero molte vocazioni sebbene non ne parli molto."



LA MORTE DI UN SACERDOTE SVIZZERO

Il primo dell' anno nella sacrestia della chiesa di San Giacomo a Medjugorje è deceduto il sacerdote svizzero padre Emil Ritz. Subito dopo l' inizio della Santa Messa della lingua tedesca, è morto per leconseguenze di un attacco cardiaco. Padre Ritz era nato nel 1922 ed era stato ordinato sacerdote nel 1947 nell' ordine di La Salette. Per quasi cinquant' anni aveva seguito i pellegrini di lingua tedesca nel santuario francese di La Salette. Era venuto in pellegrinaggio a Medjugorje più volte e l' ultima volta aveva condotto un gruppo di 250 ragazzi provenienti dalla città tedesca di Ulm. Secondo il suo desiderio, è stato sepolto a La Salette.



PRESS BULLETIN 58, 12. febbraio 1997





R I F L E S S I O N E

E' possibile non credere a Dio? Penso che non sia assolutamente necessario rispondere a questa domanda. La nostra vita ce lo dimostra quotidianamente. E poi è possibile non credere e, al tempo stesso, sostenere di credere? Ebbene purtroppo si! Anche in questo caso la conferma ci viene dalla vita di tutti i giorni, soprattutto quella della fede.

Proprio quando le nostre riflessioni ed i nostri comportamenti si rivolgono a qualcos' altro, piuttosto che a Dio, noi dichiariamo esplicitamente di non credere in lui, nonostante, a parole, sosteniamo qualcosa di diverso.

Se credessimo pienamente in Dio non ci accadrebbe di mettere in dubio qualsiasi cosa, di credere più alla saggezza contemporanea, ai consigli di oggi, che ci vengono dati da giornali di dubia qualità, piuttosto che a chi ci a creati e che ripette continuamente di amarci.

La Vergine è consapevole di questa nostra condizione e per questo motivo nei Suoi messaggi ci dice di non creare un mondo nuovo solo con le nostre forze. Dio desidera crearlo insieme a noi, insegnarci che la felicità è nella vita insieme a lui e non nelle cose che ci circondano e che oggi ci sono ma domani non più. Chi gli crede diventerà un credente.

P. Miljenko

N O T I Z I E


NUMERO DI COMUNIONI E DI CELEBRANTI

Nel mese di dicembre, nel Santuario della Regina della Pace a Medjugorje, sono state distribuite 15 000 comunioni e 563 sacredoti provenienti dalla Croazia e dall' estero hanno celebrato l' Eucarestia, cioé 19 sacerdoti al giorno.

A TUTTI GRUPPI PRO MEDJUGORJE

Grazie alla fondazione del Centro informazioni "MIR" Medjugorje ci siamo messi in collegamento molto più strettamente con i centri di preghiera e di pace di tutto il mondo. Il Press Bulletin che viene pubblicato ogni due mercoledi fornisce regolarmente informazioni sui più recenti avvenimaneti del santuario. Per questo motivo invitiamo quanti diffondono i messaggi della Regina della Pace e forniscono informazioni sugli avvenimenti di Medjugorje a considerare come unica fonte ufficiale di informazioni il CENTRO INFORMAZIONI "MIR" MEDJUGORJE. Tutte le novità relative alle apparizioni di Medjugorje verranno immediatamente rese note dal Centro. In tal modo sarà possibile evitare la diffussione di notizie non attendibili. Tutte le cose urgenti verranno inserite nelle nostre pagine www nella sazione dal titolo "Informazioni". Inoltre le informazioni verranno anche fornite tramite e-mail per gli indirizzi in nostro possesso.

Scriviamo tutto questo per evitare la difusione di voci sensazionalistiche quali quelle che di recente sono circolate tra i gruppi di preghiera di Medjugorje causando numerose incertezze e dispiaceri. Grazie di cuore per tutto quello che fatte per la Madonna.

p. Ivan Landeka, parrocco

INCONTRO DI PREGHIERA INTERNAZIONALE DEI GIOVANNI

L' ottavo incontro internazionale giovanile di preghiera si terrà dal 31 luglio al 6 agosto 1997. Presentiamo intero programma dell' incontro.

Tema d' incontro: "TU SEI IL MIO FIGLIO PREDILETTO"

31. 07. 18, 00 Santo Rosario

19, 00 Santa Messa

22, 00 Presentazione dei gruppi e adorazione

I temi di ogni giorno:

01. 08. MIA ESPERIENZA DI DIO

P. Joerg Mueller, Germania

Preghiera- incontro con Dio, don Cosimo Cavaluzzo

Ivan Dragicevic, fra Slavko Barbaric

02. 08. TU SEI FIGLIO DEL DIO VIVENTE,

DELLA CASA DI DAVIDE

fratello Efraim, fondatore della comunità delle Beatitudini

Battesimo, don Cosimo Cavaluzzo

Mirjana Soldo/ Marija Pavlovic-Lunetti

Dopo la Santa Messa serale la proceSsione eucaristica lungo le vie della parrocchia con rinnovo delle promesse battesimali

03. 08. E VOI CHE COSA DITE CHE IO SIA?

p. Gianni Sgreva, fondatore della comunità "Oasi della pace"

Eucarestia, don Cosimo Cavaluzzo

16, 00 Rosario sulla Collina delle apparizioni con testimonianza di Vicka Ivankovic

04. 08. SONO VENUTO PERCHE' ABBIANO

LA PIENEZZA DELLA VITA

s. Elvira, fondatrice della comunità "Cenacolo"

Confessione, fra Slavko Barbaric

Jakov Colo e ragazzi della comunità "Cenacolo"

Programma di vita della comunità "Cenacolo" - Vieni e vedi 22-24

05. 08. FATE QUELLO CHE VI DICE

p. Jozo Zovko

Servite il Signore nella gioia/famiglia e vita consacrata,

fratello Efraim

16, 00 Quelloche avete fatto ai più piccoli

Giovani cantano alla Madonna e consacrazione comune

06. 08. Krizevac - "QUESTO E' MIO FIGLIO AMATISSIMO, ASCOLTATELO!"

La preghiera del Rosario salendo sul monte Krizevac alle 03, del mattino - Santa Messa alle 05, 00 del mattino

RACCOMANDAZIONI: Per la traduzione simultanea è necessario avere la radio con la frequenza FM con le cuffie. Le presone con gli strumenti classici si rivolgano ad Agostino, responsabile per la musica al n. di fax -- 387 88 651 444. Lì sarà assicurato l' alloggio nella casa di preghiera "Domus pacis". I partecipanti devono avere la Bibbia. I gruppi che parteciperanno agli incontri di preghiera non facciano altri programmi durante il periodo dell' incontro dei giovani. L' adorazione Eucaristica sara' continuata durante tutta la durata dell' incontro.



PRESS BULLETIN 57, 29. gennaio 1997





R I F L E S S I O N E

Il nostro corpo deve essere sano! Questo è una sensazione che abbiamo tutti i giorni. Di questo ci parlano la radio, la televisione, i giornali, i film, le enormi pubblicità lungo le nostre strade... Ci raccomandano di andare in vacanza, di fare ginnasctica, di prendere vari medicinali che guariscono il nostro corpo ammalato. Veramente sono tante le offerte. E poi tutte eccessivamente costose. Alla fine, l' uomo si domanda se ha proprio bisogno di una salute di questo genere o no.

Anche la Madonna ci offre la salute. Però in un altro modo: senza grande pubblicità e completamente gratis. La salute che Lei ci offre non è quella del corpo sano e giovanile , ma dell' anima. Ci dice che dovremmo appririci al nostro Dio e che dovremmo sentire l' invito di Lui e non l' invito dei numerosissime voci che ci circondano. Soltanto così saremmo capaci di avere anche il corpo sano. Capiremo che la bellezza e salute umana non sono di questa vita, ma di quella Eterna. Nello stesso tempo saremmo in grado di capire chedobbiamo già adesso pian piano preparare la nostra Eternità se vogliamo veramente arrivarci un giorno. Facciamolo essendo mentre ci apriamo all' invito di Dio. Di conseguenza la nostra anima ed il nostro corpo saranno sani. Anche la medicina moderna lo afferma. E noi, lo accettiamo, oppure no?

p. Miljenko


N O T I Z I E


NUMERO DI COMUNIONI E DI CELEBRANTI

Nel mese di dicembre, nel Santuario della Regina della Pace a Medjugorje, sono state distribuite 43 000 comunioni e 817 sacredoti provenienti dalla Croazia e dall' estero hanno celebrato l' Eucarestia, cioé 25 sacerdoti al giorno.

Durante il 1996 nella parrocchia di Medjugorje sono state distrtibuite 869 500 comunioni, cioé 2 380 comunioni al giorno e 19 974 sacredoti hanno celebrato l' Eucarestia, cioé 55 sacerdoti al giorno.

Oltre al numero suddetto di sacredoti, un arcivescovo e 5 vescovi hanno visitato Medjugorje.



SESSANTESIMO ANNIVERSARIO DEL SACERDOZIO DELL' ARCIVESCOVO EMERITO MONS. FRANE FRANIC

Nel dicembre dall' anno scorso l' Arcivescovo emerito di Spalato msgr. Frane Franic ha celebrato i sessant' anni di sacerdozio. Nella concattedrale di Spalato colma di fedeli, erano presenti: il nunzio apostolico Giulio Einaudi, il cardinale Franjo Kuharic, l' attuale Arcivescovo di Spalato msgr. Ante Juric, delegato dal Presidente della Repubblica, alcuni vescovi croati e numerosi sacerdoti e suore.

Persone importanti della Chiesa e della società hanno parlato della vita e dell' opera di questo coraggioso testimone della fede nei giorni delle pressioni e persecuzioni più forti dei comunisti. Il Dott. Jure Radic, vicepresidente del governo croato ed emissario del Presidente della Repubblica, don Dante - sacerdote italiano e il dott. fra Ljudevit Rupcic hanno sottolineato: "... i meriti partcolari di msgr. Franic, testimone corraggioso che ha riconosciuto gli avvenimenti di Medjugorje come un segno di Dio e li ha sempre proteTti. Il suo coraggio è stato a volte la ragione per cui è stato anche attaccato, ma msgr. Franic, come ha sempre fatto anche in altre situazioni, ha seguito la voce della propria coscienza e della propria convinzione..."

La sua coraggiosa testimonianza ha aiutato molti ad accettare gli eventi di Medjugorje, che gli hannoaperto il cammino verso la conversione e verso la pace.

L' Arcivescovo stesso, ringraziando tutti , anche in quell' occasione ha dato una forte testimonianza della sua fede nella Regina della Pace di Medjugorje. I presenti, entusiasti delle sue parole l' hanno sostenuto con un forte applauso. Tra l' altro msgr. Franic ha detto anche questo: "... ogni sacerdote deve pregare tre ore, ogni vescovo quattro e i vescovi emeriti cinque ore. Io ho imparato a pregare a Medjugorje con la Regina della Pace... Ringrazio Dio perchè ho potuto seguire lo sviluppo della teologia mistica ed gli eventi mistici, sopratutto a Medjugorje. Accetto l' autenticità dei messaggi della Madonna a Medjugorje ."



SEMINARIO DI PREGHIERA E DI FORMAZIONE

Come abbiamo già annunciato nei numeri precedenti del Press Bulletin, il seminario educativo e spirituale per chi guida i gruppi di preghiera, i gruppi Caritas e i pellegrinaggi legati a Medjugorje, avrà luogo all' hotel "Sunce" a Neum dal 24 al 28 febbraio 1997. Questi seminari che organizziamo una volta all' anno sono di grande importanza per tutti noi: per voi che lavorate alla diffusione del messaggio della Madonna nel vostro ambiente ed anche per noi, per poter creare una migliore collaborazione e per trovare le soluzioni di tutte le difficoltà che incontriamo in questo comune operato con i pellegrini.

Preghiamo tutti coloro che hanno intenzione di partecipare al seminario e che non hanno ancora fatto la prenotazione, di farlo al più presto possibile al numero di fax - 387 88 651 444. Il vostro fax deve essere mandato all'attenzione del Centro Informazione.

Sarà organizzata la traduzione simultanea per ogni gruppo linguistico. Il costo dell'alloggio in camera doppia, del trasferimento e del seminario, è di 275 DM a persona. Il supplemento singola è di 40 DM. Il pagamento viene effettuato in abergo, all'organizzatore del seminario. C'é la possibilità di un trasferimento organizzato dall'aeroporto di Spalato fino all'Hotel "Alga" a Tucepi. Tutti coloro che sono interessati, sono pregati di scrivere l'ora esatta dell'arrivo all'associazione "Medjugorje - Mir" a Spalato, al numero di fax - 385 21 36 13 54. Per l'ultimo giorno sarà organizzato il trasferimento da Neum a Medjugorje. Per la traduzione simultanea è necessario avere la radiolina con le cuffie. Ci sarà la possibilità di acquistarla anche al seminario.Costo 15 DM. Il programma del seminario è stato pubblicato nel n. 50 di Press Bulletin e lo potete anche trovare sulle www pagine di Internet.

Tutte le prenotazioni sono confermate.

Neum si trova sulla strada Spalato - Dubrovnik cca 130 km a sud di Spalato.



INCONTRO DI PREGHIERA INTERNAZIONALE DEI GIOVANI

L' ottavo incontro di preghiera internazionale dei giovanni sarà dal 31 luglio al 6 agosto. Questo è diventato ormai un' occasione e periodo tradizionale per l' incontro dei giovani di tutto il mondo. Il programma dell' incontro sarà pubblicato nel n. 58 di Press Bulletin e già adesso lo potete trovare sulle www pagine di Internet.



PRESS BULLETIN 56, 15. gennaio 1997

M E D I T A Z I O N E





Quando passano le festività, ritorniamo alla nostra vita quotidiana. Le luci si sono spente, non ci sono più le belle parole, ci sono soltanto i nostri impegni che ci chiamano. Ed è questo il tempo in cui possiamo dimostrare la forza delle nostre decisioni. Chi però continua a portare dentro di sè lo spirito della vera festa, non si perderà nella quotidianità. Sa che perseveranza e vita retta alla fine poratno frutto, e possiamo dire allora di aver fatto del bene. C' è forse qualcosa di più bello su questa terra?

Dio in cui crediamo ci invita a vivere una vita serena e non oscura. Ci offre la Sua mano e ci chiede se vogliamo camminare con lui. Allora cambia tutto in noi ed attorno a noi. Vogliamo, dunque incamminarci con lui?

P. Miljenko


N O T I Z I E


LE GUARIGIONI MIRACOLOSE

Durante questi quindici anni numerosi pellegrini che sono venuti a Medjugorje confermano di aver avuto delle guarigioni miracolose nello spirito o nel corpo come frutto della preghiera, voti fatti da loro stessi o dai loro famigliari, oppure come eventi accaduti casualmente. Fin' ora nell' ufficio parrochiale di Medjugorje sono sate registrate circa 400 guarigioni. I medici dalla Croazia e dell' estero stanno esaminando la loro autenticità. Alcune di queste guarigioni hanno attirato un' enorme attenzione in tutto il mondo per la loro miracolosità, oppure perché non c' era la possiblità di spiegarle scientificamente. Una di queste è senz' altro la guarigione della signora Rita Klaus.

Recentemente la signora Klaus è venuta a Medjugorje. E' conosciuta in tutto il mondo perché guarita per l' intercessione della Regina della Pace circa dieci anni fa della sclerosi multipla dopo aver sofferto per più di 26 anni. Da allora viene in pellegrinaggio a Medjugorje tutti gli anni per ringraziare la Madonna. Pur lavorando molto, ha tempo per tutti. Nelle ore serali guida i gruppi di preghiera dando la propria testimonianza di fede, preghiera e penitenza. Spesso sottolinea che nella preghiera non dobbiamo chiedere quello che noi desideriamo ma cercare invece la volontà di Dio.

"Molti desiderano parlare con me e io cerco di essere disponibile a tutti nei limiti delle mie possiblità perché ai seminari a cui partecipo, vengono tanitissime persone. Ogni volta mi meraviglio dell'amore e della misericordia di Dio.

Ho studiato teologia e fislosofia. Quando per la malattia ho dovuto uscire dalla mia comunità religiosa mi sono chiesta: Dio mio, perché tutti quegli studi e fatiche e ora devo lasciare la comunità?

Nulla era per caso. La fede in Dio mi da la forza per superare tutte le difficoltà che incontro nel mio cammino. Lavorando con la gente ho insegnato a molti a pregare il Santo Rosario, li ho avvicinati alla fede con la mia tesimonianza personale. Qunado si cominicia a pregare, succedono cose davvero grandi. Allora la gente comincia a capire che nel proprio cuore è possibile trovare Dio. Con la propria vita e testimonianza possiamo veramente far capire agli altri che Dio è la realtà che fa un felice uomo e lo fa essre un vero uomo e che Maria è una vera madre che cura e protegge i propri figli. " - così ci ha detto la signora Rita Klaus durante la sua ultima visita a Medjugorje.

CONVEGNO DEI PELLEGRINI DI MEDJUGORJE

Dal 21 al 23 ottobre a Leitershofen - Augsburg in Germania si è tenuto un convegno per i pellegrini della Germania ed una parte dell' Austria. Questo convegno è stato organizzato su iniziativa dell' ufficio parrocchiale di Medjugorje, affinchè le associazioni dei pellegrini, i gruppi di preghiera e tutti coloro che diffondono il messaggio della Madonna si trovino insieme per conoscersi meglio e per poter scambiare le proprie esperienze.

Il convegno è iniziato con il saluto e la conferneza di p. Ivan Landeka, parroco di Medjugorje, durante la quale ha parlato delle cose fondamentali del fenomeno e della spiritualità di Medjugorje basati sulle Dichiarzioni dei seminari annuali del 1994, 1995 e 1996. P. Ivan Landeka ha sottolineato che Medjugorje è nata in quella parte della Chiesa cattolica che ha avuto esperienze diverse, alle esperienze storiche della Chiesa occidentale. La Chiesa nella Croazia e soprattutto in Bosnia ed Erzegovina è stata in una sua parte isolata dai movimenti spirituali e teologici e risparmiata da quei tentativi di rinnovamento che poi non hanno avuto successo. Perciò essa non conosce la divisione oggi presente nella Chiesa occidentale. Parlando dei messaggi della Madonna p. Ivan ha detto che non rappresentano una nuova Rivelazione, ma sono fondati sul Vangelo e perciò bisogna proteggerli e non confonderli con altri fenomeni simili.

In seguito ha parlato Dirk Grothues, un sacerdote che ha cominciato a venire a Medjugorje fin dall' inizio delle apparizioni.

Il secondo giorno le associazioni hanno presentato il proprio operato. Hanno parlato del loro lavoro, di come si radunano e come hanno aiutato, e aiutano tutt' ora, il popolo sofferente della Croazia e della Bosnia ed Erzegovina. Alla fine hanno concluso che tutti i gruppi di preghiera si sono fondati già in pullman nel tornare a casa da Medjugorje. Si radunano settimanalmente o mensilmente per pregare come si prega a Medjugorje.

Dietrich von Stockhausen, il sacredote tedesco che sta a Medjugorje da un anno, ha parlato dell' Enciclica papale "Evangelium vitae" di Giovanni Paolo II trovando in essa messaggi e collegamenti con i messaggi che la Madonna da a Medjugorje.

L' ultimo giorno p. Leonard Orec ha parlato dell' attività dell' Associazione "Medjugorje - Mir" presentando i dati degli aiuti e sacrifici notevoli che hanno fatto i pellegrini e amici di Medjugorje al popolo bisognoso della nostra patria.

Durante tutti e tre i giorni i partecipanti hanno pregato e celebrato l' Eucaristia come si fa a Medjugorje.

Un convegno simile si è tenuto a Medjugorje alla fine di ottobre per gli organizzatori della lingua francese.

Tutti questi incontri dimostrano quanto è importante radunarsi per poter aiutare insieme i pellegrini che vengono a Medjugorje a cercare la pace e la propria strada verso Dio.

Anché l' anno prossimo saranno organizzati degli incontri a livello nazionaale. Invitiamo tutti gli organizzatori degli altri gruppi linguistici che non l' abbiano fatto fin' ora, a farlo e noi offriamo tutto il nostro aiuto e partecipazione. Sarebbe utile organizzare gli incontri al livello nazionale nell' autunno, per poi radunarsi in primavera tutti quanti insieme ai seminari annuali organizzati dal Centro informazioni "MIR" - Medjugorje.



PRESS BULLETIN 55, 1. gennaio 1997

M E D I T A Z I O N E



L' Anno Nuovo lo vediamo sempre come un inizio. Sia che abbiamo la fede in Dio oche non l'abbiamo, desideriamo sempre lasciare le nostre cattive abitudini e desideriamo diventare persone nuove, e lo facciamo in diversi modi.

Coloro che in questi giorni hanno seguito i mass media hanno potuto notare che essi ci stavano quasi imponendo la convinzione di voler trovare la felicità nell' Anno Nuovo nel benessere materiale. Ci hanno spiegato di meno però che cosa dovrebbe guidarci nel conquistare le cose materiali.

Qui a Medjugorje invece tutto è chiaro. Anche qui si parla di benessere, ma di un benessere spirituale. Soltanto così si può diventare ricchi anchè materialmente. Allora il benessere materiale non ci distruggerà, ma ci sarà di aiuto, sia per noi stessi, che per il nostro prossimo. L' Ultimo dell' anno a Medjugorje non si festeggia in ristoranti e alberghi costosissimi, ma inginocchiati nella chiesa. Con questo vogliamo affermare che ogni inizio ha senso, se è legato a Dio.

Non so come ciascuno di noi abbia iniziato questo nuovo periodo. Se non lo abbiamo iniziato con il pensiero rivolto al nostro Dio, facciamolo adesso. E' tardi soltanto allora, quando diciamo che è tardi.

fra Miljenko


N O T I Z I E



VISITA DELL' AMBASCIATORE CROATO A MADRE TERESA DI CALCUTTA



L' ambasciatore croato in India sig. Stambuk ha vistato Madre Teresa che è ricoverata nell' ospedale di Birla a Calcutta. In nome di tutto il popolo croato, in nome del Presidente della Repubblica della Croazia Franjo Tudjman e del cardinale croato msgr. Franjo Kuharic e in nome proprio ha fatto a Madre Teresa sinceri auguri per una pronta guarigione.

L' ambasciatore ha detto a Madre Teresa che il cardinale Kuharic ha celebrato la Santa Messa per lei nel santuario nazionale croato di Marija Bistrica, dicendole che tutto il popolo croato prega per lei. Ringraziando per gli auguri, Madre Teresa ha detto a dott. Stambuk che le dispiace di non aver visitato Medjugorje. Ha detto anche che p. Ante Gabric, missionario croato sepolto vicino a Calcutta, era un santo uomo. Ha detto di dire al popolo croato di pregare nelle famiglie perché "la famiglia che prega insieme, resta insieme".



LA BBC E MEDJUGORJE

In molti sono venuti o passati per Medjugorje in questi quindici anni. Tra di essi anche la BBC, che ama definirsi indipendente ed alla ricerca della verità. Non intendiamo soffermarci suquesto, ma quando si tratta dei croati e di Medjugorje, le cose stanno diversamente.

Nel mese di ottobre 1996, la BBC ha girato un documentario su Medjugorje. Il filmato è stato mandato in onda in questi giorni nel Regno Unito, suscitando l'amarezza deo cattpòoco do qiestp èaese-

I cattolici croati non si sono sorpresi per questo film. Dall'inizio della guerra nella ex-Jugoslavio comunista si è sempre più o meno pensato che la BBC fosse indipendente ed alla ricerca dellaverità. In quel momento si è capito che non era così. Invece di aiutarli a difendersi da quanti li aggredivano, la BBC fornisce una versione distorta della verità e con il proprio contributo cerca di sminuire i torti degli aggressori e di individuare un colpevole. Basterà ripensare all'esempio di Vukovar del 1991. La BBC aveva cercato di sminuire e di tacere quanto più possibile quell'evento che sconvolse il mondo intero. Una città bellissima completamente distrutta. I suoi abitanti croati che non erano ancora morti e che attendevano gli aggressori sono stati uccisi e condotti negli accampamenti. Oggi le Nazioni Unite indagano sulle conseguenze di quell'atrocità. Nella città di Vukovar viene rinvenuta una tomba di massa nella quale si trovano i feriti che gli aggressori avevano portato via vivi dall'ospedale di Vukovar. Erano 250 persone.

La BBC si è preparata a lungo per il film su Medjugorje. Quello che ora sappiamo con certezza è che le loro equipe hanno soggiornato a Spalato (tra i membri dell'IFOR), Medjugorje ed il suo circondario nei mesi di maggio e giugno 1996 mentre preparavano il materiale per il filmato. Quanti sono venuti a contatto con queste equipe sono rimasti colpiti dai principi sui quali si fondavano. Tutti ripetevano la stessa cosa: voi dite che qui a Medjugorje appare la Vergine e che Lei è la Regina della Pace. Com'è possibile che il popolo croato al quale Lei si manifesta sia in guerra? Dopo queste domande è rimasto solo il dolore.

Il titolo del film è: "Tutti i disperati alla ricerca della Vergine". La telecamera segue 250 pellegrini provenienti da Manchester che si recano a Medjugorje. All'arrivo a Spalato all'improvviso sull'autobus sale un ufficiale inglese il quale comunica agli stupiti pellegrini che si stanno recando in una zona piena di mine, che non dovranno toccare nulla perchè potrebbe facilmente verificarsi un'esplosione e che Medjugorje è un vero campo di battaglia. I pellegrini si spaventano, ma decidono all'unanimità di proseguire il viaggio. All'arrivo a Medjugorje la telecamera inizia a seguire solo un gruppo di quattro pellegrini apartenenti a quel gruppo. Questi "pellegrini" trascorrono il proprio tempo a Medjugorje alla ricerca di una sensazione, fissando il sole per ore, aspettando che accada qualcosa di insolito. Si comportano allo stesso modo dinanzi alla croce a Krizevac ed in altri luoghi, alla ricerca di una sensazione. Con questa predisposizione d'animo aquistano anche dei souvenir, aspettando che si verifichi qualcosa di insolito. La narrazione del filmato è interrotta da frammenti di colloqui con persone presenti agli avvenimenti di Medjugorje. Tutti insieme cercano di portare lo spettatore alla conclusione che tutto si basa sul guadagno e che il popolo croato è ugualmente, se non maggiormente, colpevole per gli avvenimenti della ex-Jugoslavia comunista.

Subito dopo la sua proiezione il film ha messo in subbuglio gli animi. Le proteste sono iniziate a piovere da tutte le parti del Regno Unito. La BBC si è difesa dicendo che il film ha preso questa posizione casualmente, da solo. Essi dicono di aver solo preso nota di quanto hanno visto. Tutto ciò non ha soddisfatto la comunità cattolica e le proteste sono state inviate per iscritto anche al governo inglese.

Naturalmente ognuno ha il diritto di girare un documentario, ma bisognerebbe fare attenzione alla verità. Se non altro, è almeno l'etica professionale che lo richiede.