Međugorje – 167, 26 ottobre 2001

               "Cari figli, anche oggi vi invito a pregare con tutto il cuore e ad amarvi gli uni gli altri. Figlioli, voi siete scelti per testimoniare la pace e la gioia. Se la pace non c’è pregate e la riceverete. Attraverso voi e la vostra preghiera, figlioli, la pace comincerà a scorrere nel mondo. Perciò, figlioli, pregate, pregate, pregate perchè la preghiera opera miracoli  nel cuore degli uomini e nel mondo. Io sono con voi  e ringrazio Dio per ognuno di voi che con serietà ha accolto e vive la preghiera. Grazie per aver risposto alla mia chiamata." 

25 ottobre 2001

 

IL PASSAGGIO DELLA VITA

 

Il famoso scritto spirituale Phil Bosmans ha scritto: “Alcune cose sembrano delle catastrofi, ma sono delle grazie”. Con questa frase lo scrittore fa riferimento ai pensieri di coloro che considerano la morte come la fine della vita. Credo, o almeno così penso, che neppure tra i cristiani la morte sia ancora profondamente considerata come la nuova nascita della quale ci parla Gesù. Come uomini mortali, pensiamo alla morte soprattutto all’inizio del mese di novembre.

Allora ci ricordiamo dei nostri defunti. Allora le tombe sono abbellite dalle candele. I morti ed i vivi, per un breve periodo, sono nello stesso luogo. Gli uni cercano gli altri, ma gli uni non riescono a raggiungere gli altri. Un’atroce separazione divide i vivi dai morti; i vivi piangono i morti e credo che ancor di più i morti piangano per i vivi che non vivono pienamente la propria esistenza, sebbene respirino, possiedano, mangino, camminino....

E’ bene quando i vivi pensano al momento della propria morte, ma quando questo momento arriva all'improvviso è una vera e propria catastrofe. Essi dimenticano la raccomandazione in base alla quale dobbiamo essere sempre vigili. Costoro, spinti dalle dolcezze di questo mondo, perdono la vera vita. La morte, come dice un teologo, è: “un potente seminatore di discordia”. Sì, proprio così. La morte arriva e dice basta! Distrugge ogni certezza che non si fondi su Dio. Nella mia concezione della morte penso che non varrebbe la pena di vivere se non ci fosse la morte. Non avrebbe senso sopportare le prove e le croci della vita se non ci fosse la morte. Ma la morte non ha un carattere eterno. Noi come cristiani dobbiamo considerarla una rinascita,  un nuovo inizio. Essa rappresenta il passaggio dalla lotta per l’esistenza ad uno spazio nel quale ogni lacrima scomparirà dal volto dell’uomo. Possiamo dunque credere sinceramente a S. Paolo quando dice che per lui la morte è un guadagno. Potremo allora capire più facilmente anche i sogni di S. Francesco che chiama la morte sorella.

fra Mario Knezović

 

 

                                                                     NOTIZIE

 

NUMERO DI COMUNIONI E DI CONCELEBRANTI

Durante il mese di settembre nella parrocchia di Medjugorje sono state impartite 140.000  eucarestie e le Sante Messe sono state concelebrate da 3676 sacerdoti provenienti dal paese e dall’estero.

Ricordiamo le visite dei gruppi di pellegrini provenienti da: Italia, Salvador, USA, Canada, Libano, Argentina, Irlanda Repubblica Slovacca, Germania, Belgio, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Austria, Francia, Slovenia, Repubblica Sudafricana, Danimarca, Repubblica Ceca, Indonesia, Messico, Australia, Svizzera, Lituania, Brasile, Corea Costa Rica, Romania, Ungheria, Croazia e Bosnia - Erzegovina.

 

LA VISITA DEL FAMOSO CANTANTE MESSICANO EMMANUEL A MEÐUGORJE

Nel mese di agosto di quest’anno il famoso cantante latino-americano Emmanuel è venuto in vista a Medjugorje. Ecco le sue impressioni:

“Questa è la quarta volta che vengo a Medjugorje. Sono venuto qui per la prima volta nel mese di luglio 1996 con tutta la mia famiglia. E’ stato un viaggio meraviglioso ed abbiamo avuto la benedizione di Dio. Poi siamo tornati di nuovo nel novembre di quell’anno e nel 1998 in occasione del festival internazionale dei giovani. Ora sono di nuovo qui e sebbene tutti i viaggi in questa terra benedetta siano stati diversi tra loro, sono stati sempre caratterizzati da un sentimento di pace ed accettazione. Questo luogo è un’oasi nel deserto della solitudine del mondo, qui l’uomo si sente difeso da tutto e, nel profondo dell’anima, trova Dio, il suo Figlio Gesù e la nostra intermediaria, la Vergine Maria. Venire a Medjugorje è un esercizio spirituale che aumenta l’energia positiva interiore dell’essere umano, aumenta il sentimento di amore e pentimento, non soltanto per il peccato nella vita quotidiana, ma anche per il fatto di esserci allontanati dal nostro Padre.

Grazie alla presenza di Dio, migliaia di famiglie in tutto il mondo hanno trovato la pace nel proprio cuore, si sono allontanate dalla droga e dall’alcol e, con amore, sono tornate a quella vita che Dio ci ha donato con amore.”

 

IL VESCOVO UCRAINO IN VISITA A MEDJUGORJE

Il vescovo cattolico ucraino, Monsignor Irynei Bilyk, è giunto in visita privata a Medjugorje a metà settembre. Monsignor Bilyk venne per la prima volta a Medjugorje nel 1989, come sacerdote, prima di recarsi a Roma e di essere nominato vescovo segretamente, a causa del regime comunista.

Il pellegrinaggio di quest’anno è stato la sua preghiera di ringraziamento per l’aiuto ricevuto dalla Madonna.

 

LA GIORNATA DELLA COREA A MEDJUGORJE

I pellegrini della Corea del sud, che adorano la statua di marmo della Regina della Pace che, l’8 settembre, è stata solennemente benedetta e collocata nel luogo delle prime apparizioni della Vergine, si sono radunati sulla collina delle apparizioni in occasione della festa nazionale coreana del 20 settembre. Si sono rivolti in preghiera alla Regina della Pace, invocando la suA intercessione per il loro paese diviso. Su loro proposta fra Svetozar Kraljević, che ha guidato la preghiera sulla collina delle apparizioni, il 20 settembre ha celebrato solennemente la giornata coreana a Medjugorje.

 

SUOR BRIEGE MCKENNA PER IL RINNOVAMENTO SPIRITUALE A MEDJUGORJE

Una famosa religiosa americana ed una delle principali rappresentanti al mondo del movimento del rinnovamento carismatico, suor Briege McKenna, ha trascorso una settimana a Medjugorje, dal 15 al 20  settembre 2001.  Durante il suo soggiorno si è ritirata in preghiera sulla collina delle apparizioni,  sul Kri_evac ed in chiesa. Suor Briege McKenna è venuta a Medjugorje con Padre Kevino Scalen ed i membri della sua famiglia.

 

FRA BRANKO RADOŠ NOMINATO SOLENNEMENTE PARROCO DI MEDJUGORJE

            Il 23 settembre, durante una solenne celebrazione, concelebrata da fra Branko Radoš con il vicario della diocesi di Mostar Monsignor don Luka Pavlović, il decano fra Mika Stojić, OFM, ed altri sacerdoti locali, fra Branko Radoš, dell’OFM, è stato solennemente designato parroco di Medjugorje. Nel suo discorso don Luka Pavlovi_ ha sottolineato che il compito del parroco è quello di  amministrare i beni spirituali a materiali a nome della Chiesa che gli affida questo incarico ed ha invitato i parrocchiani ad aiutare il parroco nella sua funzione. Fra Branko ha ringraziato il delegato del vescovo per la fiducia e, dinanzi ai numerosi fedeli presenti, ha solennemente professato la propria fede, in segno di fiducia nella Chiesa cattolica.

 

IL TREDICESIMO INCONTRO DEI CENTRI PER LA PACE DEL TERRITORIO DI LINGUA SPAGNOLA

Il tredicesimo incontro dei centri per la pace sud-americani si è svolto a Medjugorje dal 21 al 25 settembre Questi centri sono sorti in tutta l’America latina come luoghi di incontro di tutti coloro che hanno compreso l’importanza della chiama della Vergine a Medjugorje. La loro attività consiste principalmente nella diffusione del messaggio, nell’organizzazione di gruppi di preghiera e pellegrinaggi. Come abbiamo già detto, si tratta del loro XIII incontro che, per la quinta volta, si svolge a Medjugorje. I  250 partecipanti hanno trascorso 5 giorni in preghiera e meditazione, scambiandosi le esperienze del proprio pluriennale lavoro di diffusione del messaggio di pace della Madonna nel territorio di lingua spagnola. E’ stata messa particolarmente in risalto la necessità della crescita spirituale nel vivere i messaggi della Madonna per ogni individuo, come pure la diffusione del messaggio agli altri, la costituzione ed il mantenimento dei gruppi di preghiera. Si tratta di uno stimolo e di un buon esempio per tutti su come lavorare insieme per la propagazione del messaggio di pace.

            Al termine dell’incontro alcuni dei partecipanti, soprattutto le guide dei centri per la pace e dei gruppi di preghiera, hanno continuato il proprio pellegrinaggio con tre giorni di esercizi spirituali a Medjugorje.

 

MONSIGNOR HERMANN REICH, VESCOVO DELLA PAPUA NUOVA GUINEA, IN VISITA A MEDJUGORJE

Monsignor Hermann Reich, vescovo della Papua Nuova Guinea, di origine austriaca, è giunto in visita privata a Medjugorje dal 21 al 26 settembre 2001. Al termine della sua visita, ha esposto, tra le altre, le seguenti impressioni: 

“Ho sentito parlare di Medjugorje per la prima volta molto tempo fa, ma per la prima volta ho rivolto realmente la mia attenzione ed il mio interesse a questi avvenimenti nel 1990. Mi trovavo in ospedale e mi capitarono tra le mani delle riviste pubblicate dal “Gebetsaktion” di Vienna. Lessi per la prima volta quelle riviste e prestai attenzione ai messaggi. Diedi uno sguardo dall’esterno a Medjugorje: pietre, pietre, pietre. Questo mi colpì profondamente! Mi chiesi: Dio mio, di cosa vive la gente lì? Anche la preghiera mi colpì molto. Tante persone in preghiera con il Rosario tra le mani! Si prega davvero molto qui. La liturgia e la concelebrazione sono ottime. La chiesa è sempre piena, mentre questo non accade nelle chiese del mondo occidentale, soprattutto nel periodo estivo. Qui la chiesa risuona di preghiere e, nonostante tante lingue diverse, tutti si capiscono. E’ incredibile come tutti sentano di appartenere a questo luogo, di non essere stranieri, di poter partecipare alla preghiera, anche se vengono da lontano.

La confessione a Medjugorje è qualcosa di speciale, che si può toccare con mano e questa è una grande cosa. Nel mondo occidentale la fede viene vissuta in modo diverso Tutti vogliono confessarsi insieme, la confessione individuale non viene quasi più praticata Qui tutti vanno a confessarsi e questo è molto importante.

Inoltre ho parlato con alcuni pellegrini che ho incontrato. Tutti erano colpiti ed entusiasti da quello che qui avviene. In questo periodo inquieto penso che Dio e la Vergine ci offrano la pace, ma dipende soltanto da noi se accettare e realizzare questa offerta. Dipende da noi. Se noi non accetteremo, e credo che la Madre di Dio ed il Cielo dovranno accettare la nostra libera volontà, non si potrà fare molto e questo sarà davvero un danno. Ma Dio riesce a scrivere dritto anche su una riga storta. Anche questo fa parte dei suoi piani. Da quando ci sono stati gli attentati negli USA, so che le persone hanno iniziato di nuovo a pregare di più. Si sono svegliate. La pace è molto importante e spero che la pace esista davvero.

Mi ha colpito che nei messaggi la pace sia il tema dominante. Si parla sempre di conversione e di confessione. La Vergine torna sempre sulla preghiera: non dovete stancarvi, pregate, pregate, pregate, scegliete la preghiera, pregate ...Penso che si preghi molto, ma forse non correttamente. Si prega molto, c’è la quantità, ma scompare la qualità. Secondo il desiderio della Madonna, non dobbiamo ridurre la quantità, ma correggere la qualità. Bisogna pregare meglio.

Infine vorrei dire che ho trascorso qui alcuni giorni e sono rimasto meravigliato dal servizio dei francescani, che lavorano con così tante persone. Io non saprei gestire in questo modo i problemi logistici! Sono impressionato dall’impegno e dal lavoro di tutti. Infine vorrei dire: continuate a lavorare in questa direzione. A Medjugorje arrivano continuamente persone nuove che desiderano sentire questo clima, questa pace, questo spirito di Medjugorje. Se i francescani sono pronti a darli, molte persone potranno portare con sé qualcosa di buono e continuare a crescere anche una volta tornati a casa Può trattarsi della formazione di gruppi di preghiera, ma innanzitutto del miglioramento della qualità della preghiera. Non basta che la gente preghi molto. Si corre il pericolo che rimanga una preghiera sterile, che non provenga dal cuore. La qualità della preghiera è estremamente importante: la vita deve diventare preghiera.

Sono fermamente convinto della presenza della Vergine qui a Medjugorje. Se non vi fosse, tutto questo non sarebbe possibile e non ci sarebbero frutti. Sono certo che questa è una sua opera. Ai cristiani di oggi desidero raccomandare: pregate e non smettete di pregare. Anche se non vedete i risultati che vi aspettate, continuate a pregare ed impegnatevi per creare una buona vita di preghiera. Accogliete seriamente i messaggi di Medjugorje e pregate nel suo spirito. E’ questo quello che consiglio a tutte le persone che incontro.”

 

I SEMINARI PRESSO LA “DOMUS PACIS”

Presso la casa di preghiera “Domus pacis”  dal 25 al 29 settembre 2001 si è svolto un seminario di digiuno e preghiera  per un gruppo di pellegrini canadesi. In questo numero del Bollettino riferiamo soltanto alcune delle loro esperienze e possiamo dire che sono comunque comuni a tutti coloro che scelgono di trascorrere una settimana di vita col pane.

“...Il digiuno consente all’uomo di capire che non si vive soltanto del pane terreno e che il digiuno porta all’Eucarestia.  Esso conduce l’uomo alla liberazione interiore, alla purificazione del cuore ed alla scoperta dei veri valori.  Il silenzio permette all’uomo di entrare nel profondo del proprio cuore e lì di incontrare il Signore, di abbandonarsi a lui e di aprirsi all’ambiente ed agli uomini. Questo seminario porta all’unità con Gesù e Maria e permette di entrare nello spirito di Medjugorje. L’esperienza della preghiera invita a pregare di più e meglio ed a prendere le decisioni dopo la preghiera...”

Il seminario è stato guidato da fra Danko Perutina; tutti gli interessati ai seminari di digiuno e preghiera possono rivolgersi a fra Ljubi Kurtović, presso l’ufficio parrocchiale di Medjugorje.

Nella stessa casa le sorelle francescane hanno tenuto un altro dei loro seminari rivolti alle ragazze.

Dal 5 al 7 ottobre una trentina di ragazze tra i 14 ed i 16 anni hanno svolto un rinnovamento spirituale dedicato al tema „Cerca la pace e seguila”. Secondo le parole delle suore che le hanno seguite, con il loro lavoro, con la riflessione e la preghiera le ragazze hanno dimostrato di essere sensibili ai veri valori e la pace è uno dei più importanti.


MONSIGNOR MATTHIAS SSEKAMANYA, VESCOVO DI LUGAZI, IN UGANDA, IN VISITA A MEDJUGORJE 

Monsignor Matthias Ssekamanya, vescovo dell’Uganda, è stato in visita privata a Medjugorje dal 27 settembre al 4 ottobre 2001.  Al termine del pellegrinaggio, ha riferito le sue impressioni:

“Questa è la mia prima visita a Medjugorje, ma ne ho sentito parlare per la prima volta sei anni fa.

Credo che dovrebbe essere un centro di devozione mariana. Da quello che ho visto, tutto è molto affidabile ed all’insegna dello spirito cattolico. Qui le persone possono rinnovare la propria vita cristiana e dovrebbero essere incoraggiate. Ho recitato la via crucis ed il rosario sui monti. La Vergine è apparsa a dei ragazzi. A Lourdes è apparsa a dei ragazzi, a Fatima anche, ed anche qui è lo stesso. Questo è un luogo di pellegrinaggio. Per quanto riguarda il fatto che la Chiesa non l’abbia ancora riconosciuta ufficialmente, non posso dire nulla, perché non ho sentito parlare molto contro Medjugorje Da noi non ci sono molte informazioni su quello che accade qui. Non posso giudicare, ma ritengo che queste forme di devozione dovrebbero essere incoraggiate.  Io ho una grande devozione per Maria. Per me questa è un’occasione speciale per incrementarla. A Medjugorje si sottolinea in modo particolare l’amore di Maria per la pace. Ella invita alla pace ed io cercherò di comunicare agli uomini che Maria desidera che i suoi figli ed il suo popolo vivano in pace e per preparare la via alla pace sono necessarie la preghiera, la riconciliazione e le opere buone. Tutto ciò dovrebbe iniziare all’interno della famiglia.”

 

LA TELEVISIONE BRASILIANA REDEVIDA CONSACRATA ALLA MADONNA DI MEDJUGORJE

In occasione della solennità degli Angeli custodi, il 2 ottobre, al termine del programma di preghiera serale, il direttore della televisione cattolica indipendente brasiliana REDEVIDA,  Joao Monteiro de Barros, insieme con la sua equipe di giornalisti e cameraman, ha consacrato alla Madonna di Medjugorje questo canale televisivo cattolico. Monsignor Antonio Maria Mucciolo, arcivescovo di Botucatu, presidente dell’istituto brasiliano di comunicazione cristiana, si è unito alla preghiera dicendo: ”Madonna di Medjugorje, tu che ispiri e sei l’unica padrona della stazione televisiva REDEVIDA, fa che il CANALE DELLA FAMIGLIA sia uno strumento di comunicazione fondato su principi morali, etici, sociali, civili e cristiani, a servizio del popolo brasiliano. Possa il Tuo Figlio, il nostro Signore Gesù Cristo, benedire e proteggere sempre REDEVIDA al fine di creare la TV di MARIA in Brasile.

Il direttore di questa stazione televisiva,  Joao Monteiro de Barros, ha detto tra le altre cose:

“Siamo felici di poter dire: Vergine, tu sei la padrona di questa televisione. Da oggi la Vergine di Medjugorje, la Regina della Pace, attraverso la nostra televisione, sarà un grande canale di comunicazione tra voi e noi. Noi abbiamo costruito anche un santuario, il Santuario della vita. Al suo interno si trova la Vergine Nera, protettrice del Brasile e della Vergine di Medjugorje. Su questo altare tutti i giorni si celebra la Santa Messa e si prega per Medjugorje. Il vostro paese è meraviglioso. Ho incontrato persone dal cuore grande e dall’amore fraterno. Il vostro è un paese benedetto e ricco di spiritualità, qui si vive il rinnovamento spirituale. Dirò a tutti di venire qui per conoscere la verità. Ho girato tutto il mondo, ma sono particolarmente felice di aver potuto essere qui, il paese prescelto dalla Madonna, dalla Regina della Pace.”

 

IL RITO DELLA MORTE DI SAN FRANCESCO

Il 3 ottobre, alla vigilia della festa di San Francesco d’Assisi, la famiglia francescana in tutto il mondo celebra il rito del passaggio alla vita eterna del suo fondatore,  S. Francesco d’Assisi. A Medjugorje il rito è stato celebrato subito dopo la Santa Messa serale. Vi hanno partecipato i francescani di Medjugorje, le suore francescane, i membri della gioventù francescana ed i terziari. Durante questa liturgia i francescani ed i fedeli ricordano gli ultimi momenti di vita terrena di questo grande amante di Dio, che chiamava la morte sorella ed a lei si era affidato per essere condotto al suo Creatore. Il rito della morte di San Francesco è stato ufficiato da fra Danko Perutina.

                                     

LA VISITA DEI FUNZIONARI DEL MINISTERO DELLA BOSNIA-ERZEGOVINA E DELLA FEDERAZIONE

Funzionari di vari corpi della Federazione della Bosnia ed Erzegovina sono venuti in visita a Medjugorje il 15 ottobre. I funzionari hanno incontrato i rappresentanti della Comunità Turistica di Medjugorje - Bijakovići, e, con il parroco di Medjugorje fra Branko Radoš, hanno parlato del visto di ingresso per la Bosnia ed Erzegovina. Fra Branko  Radoš li ha informati sulla vita e sull’opera pastorale della parrocchia di San Giacomo a Medjugorje, rivolgendo in modo particolare l’attenzione ai pellegrini stranieri che hanno bisogno del visto per venire a Međugorje. Ha pregato tutti i funzionari di fare quanto in loro potere per facilitare l’ottenimento del visto da parte dei pellegrini.

 

SANTA MESSA DI RINGRAZIAMENTO PER I FRUTTI DELLA TERRA

            Nella chiesa parrocchiale di S. Giacomo anche quest’anno è stata celebrata la Messa di ringraziamento per i frutti della terra. Durante la celebrazione eucaristica, i bambini della parrocchia hanno ringraziato il Signore con la preghiera e l’offerta dei frutti, per tutto quello che la terra ci dona grazie all’amore di Dio.